time_traveler
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domenica 25 settembre 2011
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spiriti in carne e ossa
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Una troupe televisiva si reca in un ospedale psichiatrico abbandonato da anni: l'intento è quello di cercare, più o meno onestamente, prove dell'esistenza di spiriti che infestino l'edificio. Così, dopo aver posizionato la strumentazione, il custode, su richiesta della troupe stessa, li chiude nell'istituto e tornerà l'indomani mattina a riaprire le porte. Quando però le presenze iniziano a manifestarsi in modo violento e improvviso, la tropue si renderà conto di trovarsi in un labirinto senza uscita. Un film che, pur non essendo per nulla originale, riesce a regalare qualche soddisfazione: sarà il mix di Rec, Paranormal activity e 1408 che renderà il tutto più credibile.
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Una troupe televisiva si reca in un ospedale psichiatrico abbandonato da anni: l'intento è quello di cercare, più o meno onestamente, prove dell'esistenza di spiriti che infestino l'edificio. Così, dopo aver posizionato la strumentazione, il custode, su richiesta della troupe stessa, li chiude nell'istituto e tornerà l'indomani mattina a riaprire le porte. Quando però le presenze iniziano a manifestarsi in modo violento e improvviso, la tropue si renderà conto di trovarsi in un labirinto senza uscita. Un film che, pur non essendo per nulla originale, riesce a regalare qualche soddisfazione: sarà il mix di Rec, Paranormal activity e 1408 che renderà il tutto più credibile. Il film infatti, prende diversi caratteri distintivi dei suoi precursori e amalgamandoli più o meno correttamente, ne risulta un prodotto comunque accettabile. Da film parodia dell'orrore invece sono gli effetti con cui sono state realizzate le apparizioni degli spettri, eccessivamente poco realistiche. Un film che non eccelle in nulla. Il solito brodo!
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mockup
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domenica 5 giugno 2011
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scenario perfetto, trama scadente
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Ci si aspetta molto, sopratutto per la molta pubblicità che si è fatta sul web, ma risulta deludente già dalle prime scene. Andiamo con ordine.
La regia vuole riproporre un effetto "video amatoriale" (già visto da un capostipite del genere come The Blair Witch Project o in altri come Rec, Paranormal Activity) ma in questa pellicola la videocamera si muove davvero troppo. In aggiunta agli effetti zoom repentini riesce quasi a dare la nausea. Quasi si spera nella messa in funzione di telecamere fisse, che arrivano. Scontato. (-1)
Anche se il fenomeno casa/luogo infestato non ha nulla di nuovo, il film propone uno scenario perfetto: un manicomio, molte stanze, altrettanti corridoi e scale.
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Ci si aspetta molto, sopratutto per la molta pubblicità che si è fatta sul web, ma risulta deludente già dalle prime scene. Andiamo con ordine.
La regia vuole riproporre un effetto "video amatoriale" (già visto da un capostipite del genere come The Blair Witch Project o in altri come Rec, Paranormal Activity) ma in questa pellicola la videocamera si muove davvero troppo. In aggiunta agli effetti zoom repentini riesce quasi a dare la nausea. Quasi si spera nella messa in funzione di telecamere fisse, che arrivano. Scontato. (-1)
Anche se il fenomeno casa/luogo infestato non ha nulla di nuovo, il film propone uno scenario perfetto: un manicomio, molte stanze, altrettanti corridoi e scale. Prevedibile e scontato, oserei dire banale, il farsi chiudere all’interno con una catena. Serviva un escamotage per dare l'effetto "senza via d'uscita". Poteva essere evitato, anche considerando lo scenario che si propone una volta riaperta la porta. (+3 per l'effetto labirinto)
C'è davvero molto poco di nuovo nella trama. Situazioni già viste e spesso esiti prevedibili.
Dopo la scomparsa di Matt White che si avventura da solo nel rimuovere le telecamere (assolutamente prevedibile) i protagonisti se ne dimenticano, o quanto meno se ne preoccupano poco (non umano). La protagonista Sasha Parker chiede esplicitamente al gruppo di non dividersi: nella scena dell’ascensore Lance Preston inspiegabilmente si avventura da solo alla ricerca di un oggetto incontrando (ovviamente) qualcuno. La nebbia fa scomparire magicamente uno dei protagonisti. Insomma, accade ciò che ci si aspetta o tutto ciò di cui si era parlato nelle prime scene. (-2)
A volte scade nel comico, viene da ridere in scene che dovrebbero aumentare la tensione. Ricorda, non volutamente, in alcuni tratti Scary Movie o Shriek. (vedi alcune battute dei protagonisti T.C Gibson o Houston Gray) (-2)
Com'era prevedibile le migliori scene sono mosse o sfocate. Poco definite per un problema di interferenza (scontato e visto già troppe volte) con il paranormale. (-1)
Effetti speciali da video amatore. I demoni fantasmi, oltre ad modificare il proprio volto non fanno nulla. (interagiscono, con esiti ridicoli, con Houston Gray). (-1)
Come al solito è tratto da una presunta storia vera, non verificata. (-1)
Dubbi sulla durata effettiva di torce/videocamere/batterie/luci in genere e su come siano pervenute a “noi” le varie registrazioni effettuate dalla troupe dei protagonisti (seguendo la premessa che siano registrazioni vere).
Lo scenario è perfetto, ciò che accade all’interno è scadente.
C'erano i presupposti per farne uscire un capolavoro psicologico/horror ma sono troppi i punti che lo fanno diventare un ennesimo horror mediocre.
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[+] i veri fenomeni paranormali?ma chi li produce?
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zozner
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domenica 5 giugno 2011
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cercasi paura.
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La troupe di un programma televisivo sui fenomeni paranormali, dichiaratamente falsi e fondamentalmente increduli, decidono di girare l'ultima puntata in un ospedale psichiatrico abbandonato. Esagerano, si fanno chiudere dentro e si organizzano come un picnic a passare la notte. Non l'avessero mai fatto. Ben presto si accorgeranno che non si scherza con i morti, se poi erano matti, i guai sono sicuri. Film banale, disturbato e disturbante. Non dice niente di nuovo. Già tutto scontato e già visto fin dall'inizio. Unica emozione: la noia.
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aeromate
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lunedì 13 giugno 2011
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niente male...
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Bel film .. sicuramente pauroso e interessante per gli appassionati di "fenomeni paranormali" consiglio la visione... ciao a tutti...
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andaland
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giovedì 16 giugno 2011
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la paura in diretta
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La trama ricorda molto Rose Red di Stephen King, la realizzazione riprende l'idea, ormai non più originale dei vari blair witch project, rec e paranormal activity. Pur mancando totalmente di originalità, il film riesce ad essere interessante e a far venire la pelle d'oca in più di una scena. Tutto sommato, per gli amanti del genere, un buon prodotto.
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salvo pat
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sabato 29 ottobre 2011
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fenomeni "normali"
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Lo schema del film non propone nulla di nuovo. Un filmato ritrovato da una troupe televisiva all'interno di un manicomio abbandonato teatro di oscure presenze. Il tutto si inserisce in un filone ben noto che parte dal "Cannibal Holocaust" di Deodato del 1978, fino ai vari più recenti Rec, Paranormal activity etc. La tensione va in crescendo e riempie di aspettative lo spettatore fino a quando si viene addirittura "spiazzati" dalle distorsioni spazio-temporali che disorientano definitivamente. Tutto smorzato, a mio parere, da una tensione che parte bene ma va via via perdendosi con trovate un po' banalotte al limite del farsesco, protagonisti non sempre dal comportamento credibile (trattandosi di un reality soprattutto) e da un finale forse un po' "gettato" e non troppo imprevedibile in stile di altri predecessori.
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Lo schema del film non propone nulla di nuovo. Un filmato ritrovato da una troupe televisiva all'interno di un manicomio abbandonato teatro di oscure presenze. Il tutto si inserisce in un filone ben noto che parte dal "Cannibal Holocaust" di Deodato del 1978, fino ai vari più recenti Rec, Paranormal activity etc. La tensione va in crescendo e riempie di aspettative lo spettatore fino a quando si viene addirittura "spiazzati" dalle distorsioni spazio-temporali che disorientano definitivamente. Tutto smorzato, a mio parere, da una tensione che parte bene ma va via via perdendosi con trovate un po' banalotte al limite del farsesco, protagonisti non sempre dal comportamento credibile (trattandosi di un reality soprattutto) e da un finale forse un po' "gettato" e non troppo imprevedibile in stile di altri predecessori. Il genere, forse, è un po' troppo sfruttato e le trovate cominciano a latitare. Qui il tentativo è lodevole ma è riuscito solo in parte.
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erixon
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giovedì 23 febbraio 2012
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mockumentary da vedere
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Do tre stelle per la sceneggiatura che, ahimé, come spesso accade si disperde nell'estremo, però ha delle ottime curve e aderisce realisticamente alla naturalezza degli attori. Molti, compreso il critico Chiani, lo mettono sotto "Blair witch project" come surrogato o squallida ripetizione. In realtà ESP si ispira unicamente a Ghost Hunters, trasmissione americana prodotta dai TAPS (The Atlantic Paranormal Society). I TAPS vanno a verificare presenza soprannaturali in luoghi noti o in luoghi comuni perché chiamati in causa per indagare. L'inizio del film è girato, montato e strutturato esattamente come la base standard di questo format:
· Presentazione dei personaggi (solitamente sei: 2 cameraman, 2 cronisti, 1 testimonial medium, 1 esperto informatico)
· Descrizione delle strumentazioni tecnologiche
· Trasferta verso l'indagine e vita reale.
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Do tre stelle per la sceneggiatura che, ahimé, come spesso accade si disperde nell'estremo, però ha delle ottime curve e aderisce realisticamente alla naturalezza degli attori. Molti, compreso il critico Chiani, lo mettono sotto "Blair witch project" come surrogato o squallida ripetizione. In realtà ESP si ispira unicamente a Ghost Hunters, trasmissione americana prodotta dai TAPS (The Atlantic Paranormal Society). I TAPS vanno a verificare presenza soprannaturali in luoghi noti o in luoghi comuni perché chiamati in causa per indagare. L'inizio del film è girato, montato e strutturato esattamente come la base standard di questo format:
· Presentazione dei personaggi (solitamente sei: 2 cameraman, 2 cronisti, 1 testimonial medium, 1 esperto informatico)
· Descrizione delle strumentazioni tecnologiche
· Trasferta verso l'indagine e vita reale. Qui si approfondiscono i caratteri dei personaggi
· Accoglienza: uno o due custodi presentano il luogo, fanno visitare stanza per stanza. I personaggi visualizzano i punti in cui monteranno le telecamere fisse.
· Chiusura: al giungere della sera il custode chiude la porta d'accesso con una catena che tornerà ad aprire solo dopo l'alba
· Buio: a luci spente, si inizia.
· Approccio: i cronisti, in punti diversi e lontani tra loro, cercano di aprire un dialogo. Solitamente uno è dolcemente psicologico, l'altro è aggressivo istigatore. La domanda comune è comunque "Se ci sei batti un colpo"
· Rumori: le battute tipiche che danno inizio all'adrenalina "Hai sentito?" "Si, l'ho sentito" "Veniva di là" "Sembrava" "Andiamo a vedere"
Le zoommate accusate d'essere ossessive da molti cinefili, sono ovviamente parodia dei movimenti di macchina che caratterizzano la regia del programma televisivo. Sorpassato il capitolo "format", la regia diventerà molto più morbida. Durante Ghost Hunters, i contatti più ravvicinati possono concludersi con graffi sulla schiena o spinte "invisibili" che fanno cadere. Entrambe gli eventi ovviamente vengono ripresi in ESP. L'intelligenza che fa evolvere la trama da format televisivo in film, oltre quella di mostrare il cinismo e lo scetticismo dei personaggi, medium compreso, oltre l'invettiva sociale contro i manicomi e la lobotomia, è una chiave che abbiamo già visto nel geniale "1408" (tratto dal racconto di Stephen King): i personaggi rimangono rinchiusi nella scenografia. Come in un incubo, senza vie d'uscita. Se facessero saltare una parete perimetrale dell'edificio con tre chili di esplosivo, troverebbero altri labirinti. Un incantesimo infernale. Le presenze, in un crescendo costante, puniscono lo scetticismo dei protagonisti con azioni più che concrete! La claustrofobia aumenta, le torce si scaricano. Il finale giudicatelo voi.
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cinemalove
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giovedì 12 novembre 2015
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riprendi tutto
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Non è la rivoluzione del genere Horror e tanto meno porta qualcosa di nuovo in termini tecnici (vedi utilizzo del found footage), ma ESP fenomeni paranormali si merita una casella dignitosa tra i tanti similar. La storia comunque la si giri, tratta sempre di un gruppo di ragazzi vittime di una forza oscura e come in questo caso, soprannaturale. Ciò che fa guadagnare alla pellicola una certo rispetto però, è la carta dell'esistenza parallela verificatasi dentro l'ospedale psichiatrico, il che crea sorpresa e un pò di smarrimento allo spettatore (ben riuscito). Lo stesso finale riesce bene, anche se era da evitare il messaggio in camera del protagonista dopo essere stato lobotomizzato.
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Non è la rivoluzione del genere Horror e tanto meno porta qualcosa di nuovo in termini tecnici (vedi utilizzo del found footage), ma ESP fenomeni paranormali si merita una casella dignitosa tra i tanti similar. La storia comunque la si giri, tratta sempre di un gruppo di ragazzi vittime di una forza oscura e come in questo caso, soprannaturale. Ciò che fa guadagnare alla pellicola una certo rispetto però, è la carta dell'esistenza parallela verificatasi dentro l'ospedale psichiatrico, il che crea sorpresa e un pò di smarrimento allo spettatore (ben riuscito). Lo stesso finale riesce bene, anche se era da evitare il messaggio in camera del protagonista dopo essere stato lobotomizzato. Nel complesso riesce nell'intento di inquietare ma non di spaventare, sicuramente la minima curiosità di esplorare un luogo abbandonato muore sui titoli di coda.
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moviesteve
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giovedì 27 giugno 2013
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buio pesto
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"Esp - Fenomeni paranormali": il titolo di un programma televisivo che vede una squadra di audaci e temerari ragazzi addentrarsi in luoghi dove si dice siano presenti fantasmi o fenomeni paranormali. Per celebrare la sesta puntata del programma, la troupe esplorerà per una notte un antico manicomio le cui voci non sono delle migliori. Sottovalutano l'ambiente in cui si troveranno a stare per una notte (o forse di più...), ma poi si ricrederanno sulla totale non esistenza di forze non naturali.
I fratelli Vicious fanno il pieno di paura e compongono un Thriller/Horror dal sapore aspro; la tensione che, da circa metà film alla fine, continua a salire rende la visione più interessante, ma comunque priva di colpi di scena.
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"Esp - Fenomeni paranormali": il titolo di un programma televisivo che vede una squadra di audaci e temerari ragazzi addentrarsi in luoghi dove si dice siano presenti fantasmi o fenomeni paranormali. Per celebrare la sesta puntata del programma, la troupe esplorerà per una notte un antico manicomio le cui voci non sono delle migliori. Sottovalutano l'ambiente in cui si troveranno a stare per una notte (o forse di più...), ma poi si ricrederanno sulla totale non esistenza di forze non naturali.
I fratelli Vicious fanno il pieno di paura e compongono un Thriller/Horror dal sapore aspro; la tensione che, da circa metà film alla fine, continua a salire rende la visione più interessante, ma comunque priva di colpi di scena. I dialoghi sono poco azzeccati e per nulla credibili, anche visto il cast non molto preparato (ad eccezione di Sean Rogerson, che in "ESP" interpreta Lance). La fotografia è, a mio avviso, non valutabile, facendo il film parte dello stesso filone di "Rec" e Paranormal Activity". La trama è lenta e solo in alcuni (ahimè) brevissimi tratti si rende un po' più avvincente; colonna sonora quasi totalmente assente. Il finale è impensabile e forse risveglia il brivido che accompagna lo spettatore, con alti e bassi, per tutto il film.
Insomma, la pellicola è accettabile ma con molte imperfezioni. E se ti dicessi che il mio orologio segna le otto del mattino, ma fuori è ancora buio pesto?
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_melindo__
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giovedì 16 giugno 2011
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terrore e angoscia
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Un buon mockumentary che trasmette terrore e angoscia al punto giusto. Rischia molto allontanandosi dal realismo in alcune scene, rischiando di ritorcere le regole del genere del falso documentario contro se stesso, ma riesce a non cadere nel tranello e a mantenere comunque un assoluto realismo. Ottimo film.
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