m.raffaele92
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mercoledì 9 ottobre 2013
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capolavoro del genere: da vedere a tutti i costi
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Il miglior poliziesco all'italiana insieme a "Milano calibro 9" di Fernando di Leo e “Il grande racket" dello stesso Castellari.
Dopo “La polizia incrimina, la legge assolve”, il regista torna al poliziesco (genere del quale si sarebbe poi affermato come uno dei massimi esponenti) e utilizza Franco Nero (nella sua prova migliore in assoluto: disperata, sincera, sentita) per attuare una profonda riflessione: il motivo che spinge il protagonista a vendicarsi dei criminali é stavolta dato dal fatto di aver ("semplicemente") subìto una vergogna pubblica. Ma la vergogna sua é in realtà la vergogna tutta di un paese (il nostro) che ha abbassato la giustizia a mera peculiarità burocratica, rivelandosi quindi inefficiente a garantire la sicurezza del singolo cittadino.
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Il miglior poliziesco all'italiana insieme a "Milano calibro 9" di Fernando di Leo e “Il grande racket" dello stesso Castellari.
Dopo “La polizia incrimina, la legge assolve”, il regista torna al poliziesco (genere del quale si sarebbe poi affermato come uno dei massimi esponenti) e utilizza Franco Nero (nella sua prova migliore in assoluto: disperata, sincera, sentita) per attuare una profonda riflessione: il motivo che spinge il protagonista a vendicarsi dei criminali é stavolta dato dal fatto di aver ("semplicemente") subìto una vergogna pubblica. Ma la vergogna sua é in realtà la vergogna tutta di un paese (il nostro) che ha abbassato la giustizia a mera peculiarità burocratica, rivelandosi quindi inefficiente a garantire la sicurezza del singolo cittadino. Quest'ultimo appunto (come cita il titolo) non può fare altro che ribellarsi e farsi giustizia da solo.
In questo senso, la minaccia di ribellione attuata da un individuo alla fine del film, alla quale segue l'indimenticabile sguardo di Franco Nero prima dei titoli di coda, ha una potente carica rivoluzionaria e al contempo ha l'effetto di accusare duramente la polizia di negligenza.
Stupendo il tema "Goodbye My Friend" di Guido e Maurizio de Angelis, magistrali le scene d'azione (la sparatoria finale é cult), che nulla hanno da invidiare ai modelli americani, nonché efficacissimo l'uso di svariati ralenti durante le stesse (lo si può considerare un marchio di fabbrica del regista).
A livello narrativo poi il film mantiene costantemente alta la tensione, senza mai scivolare in dannose cadute di ritmo o facili patetismi.
Un film quasi irreperibile (scandaloso che sia stato messo fuori catalogo dal mercato dvd home video), eppure irrinunciabile.
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paolo 67
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venerdì 11 maggio 2012
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un film che riflette i sentimenti dell'epoca
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Secondo poliziesco diretto da Castellari, protagonista Franco Nero cui una rapina in cui si ritrova coinvolto e preso in ostaggio cambierà la sua esistenza. Ritmo serrato nelle scene d'azione, bella fotografia di Carlo Carlini. Il film raffigura lo sgomento, la rabbia, l'impotenza, l'umiliazione del cittadino di fronte all'arroganza del crimine. Tenterà allora di far giustizia da solo, scontrandosi con l'incomprensione e le connivenze. Riflettendo fatti di cronaca di allora, il film denuncia anche l'inefficienza e l'immobilismo (e l'ambiguità) delle istituzioni (la polizia sembra muoversi solo sui casi eclatanti che fanno pubblicità) verso cui si dirige la richiesta di giustizia frustrata della gente.
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Secondo poliziesco diretto da Castellari, protagonista Franco Nero cui una rapina in cui si ritrova coinvolto e preso in ostaggio cambierà la sua esistenza. Ritmo serrato nelle scene d'azione, bella fotografia di Carlo Carlini. Il film raffigura lo sgomento, la rabbia, l'impotenza, l'umiliazione del cittadino di fronte all'arroganza del crimine. Tenterà allora di far giustizia da solo, scontrandosi con l'incomprensione e le connivenze. Riflettendo fatti di cronaca di allora, il film denuncia anche l'inefficienza e l'immobilismo (e l'ambiguità) delle istituzioni (la polizia sembra muoversi solo sui casi eclatanti che fanno pubblicità) verso cui si dirige la richiesta di giustizia frustrata della gente.
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elgatoloco
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martedì 21 aprile 2020
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nero non è bronson
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"IL Cittadino si ribella"(Enzo G.Castellari, 1974)ricalca, in salsa italiana, le orme di"Death Wish"(Michael Winner, 1972 , con un miitico Charles Bronson); Ma là la vednetta è cpnsumata senza problemi qui invece, visto anche il fatto che i cittadini in vena di ribellarsi fzcendosi giustizia da soli, ossia bypassando la polizia e i carabinieri, vengono definiti tout court"fascisti", ci si premunisce un po'. per cui il timido ingegnere che subisce una rapina in banca, insieme ad altri clienti, dice, subito all'inizio del film, di richiamarsi al padre che incitava alla rivolta contro gli invasori nazisti, mentre poi nel seguito del film la polizia viene vista come inetta o addirittura connivente con la"mala"(l'ambientazione è a Genova, segnatamente zona porto), salvo un"riscatto"finale innescata, però, da Franco Nero-ingegnere "insorto"con l'aiuto di un piccolo ex-delinquente(ladro), decisamente il personaggio più azzeccato del film(Giancarlo Prete è l'interprete)che però perde la vita nell'estremo tentativo di difendere l'insolito collega.
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"IL Cittadino si ribella"(Enzo G.Castellari, 1974)ricalca, in salsa italiana, le orme di"Death Wish"(Michael Winner, 1972 , con un miitico Charles Bronson); Ma là la vednetta è cpnsumata senza problemi qui invece, visto anche il fatto che i cittadini in vena di ribellarsi fzcendosi giustizia da soli, ossia bypassando la polizia e i carabinieri, vengono definiti tout court"fascisti", ci si premunisce un po'. per cui il timido ingegnere che subisce una rapina in banca, insieme ad altri clienti, dice, subito all'inizio del film, di richiamarsi al padre che incitava alla rivolta contro gli invasori nazisti, mentre poi nel seguito del film la polizia viene vista come inetta o addirittura connivente con la"mala"(l'ambientazione è a Genova, segnatamente zona porto), salvo un"riscatto"finale innescata, però, da Franco Nero-ingegnere "insorto"con l'aiuto di un piccolo ex-delinquente(ladro), decisamente il personaggio più azzeccato del film(Giancarlo Prete è l'interprete)che però perde la vita nell'estremo tentativo di difendere l'insolito collega. Molto ritrmo(Castellari, del resto, è noto credo esclusivamente per film d'azione o comunque per film" poilzieschi"-d'azione), talora una velocizzazione quasi incongrua delle situazioni, mostrando da un lato l'efficienza pericolosa dei criminali, contrapposta alla"passività"delle forze dell'ordine, una posizione che provocò, a livello di stampa e di TV, un reazione notevole anche da forze politiche complessivamente anche ostili, in altri casi. a polizia e carabinieri... Sarà utile un minimo di contestualizzazione storica: il 1974 è lìanno(insieme a quello precedente)in cui si deve(per decisione governativa)ridurre il consumo di energia elettrica, data la crisi petrolifera e con i"sacrifici"ancora una volta(una delle tante)imposti al popolo italiano, si crea una crisi economica e ovviaemnte sociale complessiva, con un aumento della criminalità, per cui"IL Cittadino..."non è certo l'unico film della serie, salvo che qui , oltre a Franco Nero(che comunque è ben diverso da Charles Bronson, cpome anticipato sopra-ma la cosa è ovvia per chiunque), c'è anche Renzo Pallmer, attore decisamente famoso all'epoca, Barbara Bach(qui invero impegnata pochissimo)e quindi probabilmente la quota di budget impegnata è maggiore rispetto ad altri film dlelo stesso genere"poliziotttesco"... Francamente tutt'altro che memorabile Nero, tutt'altro che di notevole peso il film, rimastro confinato nelle produzioni minori, di cui certamente nè Castellari né Nero avranno menato vanto...considerandolo tra i loro impegni decisamente secondari(penso a una trasposizione di Jack London, "Zanna Bianca"che è circa di quegli stessi anni, in cui l'attore emerge decisamente in misura non paragonabile a questa). Produzione minore, si è detto, per un film che comunque rimane specchio di un problema(qui certo amplificato, ma non assente)che rimane un vulnus a livello politico, dato che veninva considerato come un mero epifenomeno da considerare in forma minima, quando nello stesso periodo emergeva(anzi era già emerso vario tempo prima) il terrorismo, quasi non si fosse trattato di due diverse facce della stessa medaglia... El Gato
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