joey
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sabato 15 dicembre 2007
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dall'adolescenza, all'età adulta...
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Sono passati cinque anni da quando Xavier era uno studente che per imparare lo spagnolo si trasferiva a Barcellona. Adesso ha realizzato il suo sogno di diventare scrittore, anche se per motivi economici è costretto a scrivere sciocchi romanzi rosa e lavorare come ghostwriter . La sua vita sentimentale è piuttosto ingarbugliata. Xavier, infatti, dopo la fine della relazione con Martine, passa da una donna all'atra, senza impegnarsi mai in una relazione stabile e duratura. Ma per motivi lavorativi, l'affascinate Xavier, incontra l'inglese Wendy, con la quale divideva l'appartamento a Barcellona, i due dovranno scrivere insieme una fiction per la televisione francese. Molto presto, tra Xavier e Wendy, nasce una relazione sentimentale, che li porterà fino a S.
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Sono passati cinque anni da quando Xavier era uno studente che per imparare lo spagnolo si trasferiva a Barcellona. Adesso ha realizzato il suo sogno di diventare scrittore, anche se per motivi economici è costretto a scrivere sciocchi romanzi rosa e lavorare come ghostwriter . La sua vita sentimentale è piuttosto ingarbugliata. Xavier, infatti, dopo la fine della relazione con Martine, passa da una donna all'atra, senza impegnarsi mai in una relazione stabile e duratura. Ma per motivi lavorativi, l'affascinate Xavier, incontra l'inglese Wendy, con la quale divideva l'appartamento a Barcellona, i due dovranno scrivere insieme una fiction per la televisione francese. Molto presto, tra Xavier e Wendy, nasce una relazione sentimentale, che li porterà fino a S.Pietroburgo, dove William, fratello di lei, sposerà la bella ballerina russa Natasha. L'occasione del matrimonio, inoltre, farà riunire tutti gli amici che si erano lasciati anni prima a Barcellona....
Dopo L’appartamento spagnolo, film che evidenzia la moltitudine di emozioni suscitate dall’esperienza dell’ Erasmus, Cédric Klapish, dirige Bambole russe, film completamente incentrato sulla caotica vita sentimentale del protagonista, che crescendo e maturando va incontro a numerosi problemi esistenziali. Nonostante la pellicola sia, forse volutamente, meno divertente e coinvolgente della precedente, tutto sommato risulta gradevole da vedere. Buona la recitazione, molto bravi gli attori Romain Duris, Kelly Reilly e Audrey Taotou.
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cronix1981
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lunedì 21 febbraio 2011
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due ore di film per raccontare poco o niente
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Decisamente peggio del predecessore tranne per un aspetto: l’impatto visivo con tre diverse città, ovvero Parigi, Londra e San Pietroburgo. Per il resto calma piatta e a tratti anche noia. Per più di un’ora il film si barcamena per districarsi in una trama incerta e sconclusionata. Poi ci si aspetta che nella seconda metà il film riesca a prendere almeno forma, ma purtroppo non è così.
Se “L’appartamento spagnolo” si era distinto per la coralità dei protagonisti, per quel melting pot che si generava dall’incontro di diverse culture, per la fluidità della narrazione, questo seguito si distingue per la frammentarietà e la farraginosità della trama, incentrata quasi esclusivamente su Xavier.
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Decisamente peggio del predecessore tranne per un aspetto: l’impatto visivo con tre diverse città, ovvero Parigi, Londra e San Pietroburgo. Per il resto calma piatta e a tratti anche noia. Per più di un’ora il film si barcamena per districarsi in una trama incerta e sconclusionata. Poi ci si aspetta che nella seconda metà il film riesca a prendere almeno forma, ma purtroppo non è così.
Se “L’appartamento spagnolo” si era distinto per la coralità dei protagonisti, per quel melting pot che si generava dall’incontro di diverse culture, per la fluidità della narrazione, questo seguito si distingue per la frammentarietà e la farraginosità della trama, incentrata quasi esclusivamente su Xavier. Ma quello che più di tutto stupisce è l’involuzione del personaggio, che alla fine di un percorso di vita (l’erasmus a Barcellona) aveva compiuto un processo di maturazione che l’aveva portato ad essere adulto e consapevole. Questo secondo capitolo si apre con Xavier che più che un adulto sembra un bambino, perennemente alla ricerca del piacere e perennemente insoddisfatto. Un’involuzione non giustificata.
Nemmeno i 5 minuti finali sono in grado di far modificare il giudizio su un film modesto e sconclusionato, che a tratti diventa quasi patetico.
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