Il film è un prodotto strano, sospeso a metà tra fiction e documentario, e la sua realizzazione parte proprio da un documentario di 26 minuti realizzato dai medesimi registi in merito al ritrovamento di un manoscritto che sembrerebbe essere stato redatto da H.P.Lovecraft, durante un ipotetico viaggio in Italia. Il corto ha avuto un discreto successo, al punto da convincere gli autori a farne un docu-fiction dal titolo “RTL-Road to Lovecraft”, ci circa 80 minuti. L'assunto per gli studiosi dello scrittore è molto importante, perchè in qualche modo rivoluzionerebbe le teorie fino ad oggi condivise in merito alla vita e alle opere dello scrittore di Providence, che proprio durante il viaggio nel Polesine si sarebbe ispirato per la creazione delle sue opere più importanti (Innsmouth, il Ciclo di Cthulhu).
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Il film è un prodotto strano, sospeso a metà tra fiction e documentario, e la sua realizzazione parte proprio da un documentario di 26 minuti realizzato dai medesimi registi in merito al ritrovamento di un manoscritto che sembrerebbe essere stato redatto da H.P.Lovecraft, durante un ipotetico viaggio in Italia. Il corto ha avuto un discreto successo, al punto da convincere gli autori a farne un docu-fiction dal titolo “RTL-Road to Lovecraft”, ci circa 80 minuti. L'assunto per gli studiosi dello scrittore è molto importante, perchè in qualche modo rivoluzionerebbe le teorie fino ad oggi condivise in merito alla vita e alle opere dello scrittore di Providence, che proprio durante il viaggio nel Polesine si sarebbe ispirato per la creazione delle sue opere più importanti (Innsmouth, il Ciclo di Cthulhu). Nella finzione, un filmaker (Davide) viene con la sua troupe composta da un operatore (Fabrizio), un'assistente di direzione (Simonetta), un fonico (Fausto) nel Polesine, per ripercorrere le tappe di un ipotetico viagio di Lovecraft nelle tradizioni e leggende popolari (Le Leggende del Filò) tramandate oralmente di generazione in generazione, dalla popolazione del delta del Po. Nonostante quest'interessante assunto, il film perde vigore man mano che va avanti, poichè non riesce ad essere compiutamente né fiction né documentario. Offre inoltre molti spunti che non vengono approfonditi (alla fine non si comprende come muoia lo studente Andrea Roberti), ma solo accennati. Gli attori (in parte non professionisti “migrati” dal corto) sono spesso imbambolati o semplicemente poco capaci.
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