cinemante
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mercoledì 21 novembre 2007
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ancora un'occasione a metà per il cinema italiano
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A metà perchè DEVO (detto dolorosamente) trovarmi d'accordo con l'inquinamento fantozziano che avrei, se non eliminato almeno "alleggerito", anche se presumo che un certo taglio di satira contribuisca alla scorrevolezza, senza esagerare tuttavia, e questa seconda parte della mia riflessione non tuttavia riflette il film: e citata la frittata recupererei i gusci dell'uovo per dire che IL BELPAESE è un film piu' forte ed attuale di quanto ancora oggi non si possa e voglia pensare, ormai definitivamente arenati verso ANCORA (ancora!) la voglia di riformare e rivoluzionare senza avere afferrato che anche la povera industria cinematografica italiana è avviata alla metastasi. Unica buona interpretazione di Villaggio rispetto una carriera rovinata dall'onnipresente stile e feticcio fantozziano, seppur ammettiamo che doppiamente questo ha fatto la sua fortuna e rassegnazione d'attore nel contempo: un personaggio ben riuscito è la condanna più totale di un attore.
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A metà perchè DEVO (detto dolorosamente) trovarmi d'accordo con l'inquinamento fantozziano che avrei, se non eliminato almeno "alleggerito", anche se presumo che un certo taglio di satira contribuisca alla scorrevolezza, senza esagerare tuttavia, e questa seconda parte della mia riflessione non tuttavia riflette il film: e citata la frittata recupererei i gusci dell'uovo per dire che IL BELPAESE è un film piu' forte ed attuale di quanto ancora oggi non si possa e voglia pensare, ormai definitivamente arenati verso ANCORA (ancora!) la voglia di riformare e rivoluzionare senza avere afferrato che anche la povera industria cinematografica italiana è avviata alla metastasi. Unica buona interpretazione di Villaggio rispetto una carriera rovinata dall'onnipresente stile e feticcio fantozziano, seppur ammettiamo che doppiamente questo ha fatto la sua fortuna e rassegnazione d'attore nel contempo: un personaggio ben riuscito è la condanna più totale di un attore.
Meraviglioso, se riuscite a seguirmi bene, il finale, davvero la parte che va vista e rivista all'infinito, (assieme ai documenti d'archivio delle lotte sessantottiane che intervallano il film) e che non poteva trovare una colonna sonora migliore con I romans: "lentamente....si fa sera...."
Buona visione, una migliore allora.
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motorship85
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lunedì 11 giugno 2012
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ancora attuale!ed è vero.
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Stroncato da una certa schiera di critici in modo ingiusto (secondo me)questo film "Il...belpaese" è un buon film che racconta,seppur con qualche esagerazione a mo di farsa ma ci può stare,quel periodo storico in cui è uscita la pellicola stessa;il 1977 o se si vuole gli anni di piombo.Un amara e dolente satira da parte del grande Luciano Salce che descrive bene la contestazione,la criminalità e l'arrivismo (descritto nei personaggi di Pino Caruso e della Mazzamauro)dell'Italia degli anni 70.Tutto ruota attorno al protagonista Guido,un quarantenne ritornato in Italia dopo 10 anni di Golfo Persico che si baccamena in un Italia diversa,in peggio,rispetto a come l'aveva lasciata,ovviamente in pieno boom economico.
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Stroncato da una certa schiera di critici in modo ingiusto (secondo me)questo film "Il...belpaese" è un buon film che racconta,seppur con qualche esagerazione a mo di farsa ma ci può stare,quel periodo storico in cui è uscita la pellicola stessa;il 1977 o se si vuole gli anni di piombo.Un amara e dolente satira da parte del grande Luciano Salce che descrive bene la contestazione,la criminalità e l'arrivismo (descritto nei personaggi di Pino Caruso e della Mazzamauro)dell'Italia degli anni 70.Tutto ruota attorno al protagonista Guido,un quarantenne ritornato in Italia dopo 10 anni di Golfo Persico che si baccamena in un Italia diversa,in peggio,rispetto a come l'aveva lasciata,ovviamente in pieno boom economico.Apre un orologeria,ma subisce attentati su attentati fino all'esplosione finale;rovescio della medaglia troverà in una femminista una nuova fidanzata che lo farà rimanere in Italia.Il personaggio è interpretato da un Paolo Villaggio che,seppur con qualche somiglianza con Fantozzi,è totalmente differente dalla sua maschera più famosa,dunque non macchiettistica,più amarognola e più simile al Villaggio pre-fantozziano di film come "Sistemo l'America e torno" che al Villaggio fantozziano doc degli anni successivi a questo film.Ottimi i personaggi di contorno tra cui un giovane Massimo Boldi bravo nella parte del nipote eroinomane e indolente e la bellissima Silvia Dionisio, una delle attrici più belle di quel periodo,nel ruolo della femminista con cui Guido vivrà una curiosa storia a lieto fine.Bravo anche Pino Caruso nei panni di un arrivista che predica bene e razzola male così come sempre all'altezza i "compari" dei film di Fantozzi,anche qui presenti Gigi Reder e Anna Mazzamauro.Tra i caratteristi Ennio Antonelli,Ugo Bologna e Carla Mancini nel ruolo della colf.Un film da vedere per ridere ma anche riflettere su quell'Italia non così diversa da quella di oggi.
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