Film per ragazzi che, accanto ad attori reali in carne ed ossa, propone un personaggio animato, quello del drago Elliott di cui al titolo. L’operazione, detta in gergo cinematografico "tecnica mista", è eseguita con ottima perizia ed il risultato è tecnicamente apprezzabile.
A parte questa peculiarità, ci si trova di fronte ad un classico film Disney per bambini e giovani ragazzi, diretto dal britannico Don Chaffey, esperto conoscitore del genere fantastico.
A differenza di altre pellicole del genere, che seppur prevalentemente dirette ad un pubblico giovane riescono comunque ad essere accattivanti e divertenti anche per gli spettatori più adulti, quest'opera si rivela adatta solo per i più piccoli a causa di una cifra stilistica marcatamente bambinesca, che caratterizza il film.
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Film per ragazzi che, accanto ad attori reali in carne ed ossa, propone un personaggio animato, quello del drago Elliott di cui al titolo. L’operazione, detta in gergo cinematografico "tecnica mista", è eseguita con ottima perizia ed il risultato è tecnicamente apprezzabile.
A parte questa peculiarità, ci si trova di fronte ad un classico film Disney per bambini e giovani ragazzi, diretto dal britannico Don Chaffey, esperto conoscitore del genere fantastico.
A differenza di altre pellicole del genere, che seppur prevalentemente dirette ad un pubblico giovane riescono comunque ad essere accattivanti e divertenti anche per gli spettatori più adulti, quest'opera si rivela adatta solo per i più piccoli a causa di una cifra stilistica marcatamente bambinesca, che caratterizza il film.
La pecca principale della pellicola risiede però nei due personaggi principali: il bambino protagonista ed il drago invisibile, entrambi mal riusciti. Quanto al primo, il ragazzino scelto per interpretarlo (l'attore bambino Sean Marshall, mai approdato al successo da adulto), rispetta tutti i canoni classici del giovane protagonista dei film Disney (carino, dolce e simpatico), tuttavia non funziona, forse proprio perché eccede in queste caratteristiche, sembrando fin troppo perfettino e poco autentico. Quanto al drago Elliot, come detto l'effetto tecnico è ben riuscito, ciò che non convince sono invece le sembianze del drago animato che appaiono eccessivamente cartoonesche e caricaturali.
Altro elemento che doveva essere uno dei punti di forza dell'opera e che invece assolutamente non funziona, sono i vari momenti musicali presenti durante tutto il film: queste parti si riducono a canzoncine non certo indimenticabili, eccessivamente sdolcinate, e prive di un ruolo effettivo nella storia, costituendo in quest'ottica una sorta di appesantimento della narrazione.
Veramente apprezzabile invece l'apporto che viene dato alla pellicola da tre vecchie glorie hollywoodiane: Mickey Rooney, Red Buttons e Shelley Winters. I tre grandi attori, benché relegati in parti di secondo piano, rubano la scena con interpretazioni istrioniche di puro talento artistico, che costituiscono le uniche parti veramente ben riuscite della pellicola.
C'è un timido accenno anche ad una storia d'amore, lasciata assolutamente in secondo piano e rappresentata in modo così debole che se ne perde immediatamente ogni memoria.
Buonissimi costumi, trucco e scenografie.
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