studdu
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giovedì 2 novembre 2006
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che voto date a dio????????
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ho scritto capolavoro anche se e' solo il capo e quindi come dio, nel genere visivo,non penso sia quantificabile.....per la prima volta chiunque ha potuto godere di un minuto visivo della vita di qualcun altro....al massimo della cultura nel XIX secolo, arriva una scoperta e non un intenzionata invenzione,che per la prima volta con la riproduzione di immagini da` possibilita a tutti di assimilare concetti,idee,sentimenti,fantasie altrui senza leggere un libro o guardare di capire un dipinto impressionista....per la prima volta tutti,forse casualita` la massa di operai ripresa,possono ricordare e riguardare un attimo pensato perso...quindi come procreatore di universo chiamato cinema e miliardi di costellazioni dove vivono i ricordi di tutti coloro che sono stati ripresi ,come quegli operai nel 1895.
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ho scritto capolavoro anche se e' solo il capo e quindi come dio, nel genere visivo,non penso sia quantificabile.....per la prima volta chiunque ha potuto godere di un minuto visivo della vita di qualcun altro....al massimo della cultura nel XIX secolo, arriva una scoperta e non un intenzionata invenzione,che per la prima volta con la riproduzione di immagini da` possibilita a tutti di assimilare concetti,idee,sentimenti,fantasie altrui senza leggere un libro o guardare di capire un dipinto impressionista....per la prima volta tutti,forse casualita` la massa di operai ripresa,possono ricordare e riguardare un attimo pensato perso...quindi come procreatore di universo chiamato cinema e miliardi di costellazioni dove vivono i ricordi di tutti coloro che sono stati ripresi ,come quegli operai nel 1895.quindi come la fede non si puo quantificare nemmeno il film per antonomasia....questo e' il film....consigliato a tutti
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(di old boy.)
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cress95
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sabato 12 settembre 2015
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la solenne genesi del cinema
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In principio erano i Lumière, i Lumière erano presso il cinema e i Lumière erano il cinema.
Quando ci si appresta a recensire la suprema pietra miliare della storia del cinema è inevitabile che la recensione altro non sia che un'ode, un solenne ringraziamento per una meravigliosa opera d'arte, nella fattispecie per l'opera dalla quale nasce l'arte.
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In principio erano i Lumière, i Lumière erano presso il cinema e i Lumière erano il cinema.
Quando ci si appresta a recensire la suprema pietra miliare della storia del cinema è inevitabile che la recensione altro non sia che un'ode, un solenne ringraziamento per una meravigliosa opera d'arte, nella fattispecie per l'opera dalla quale nasce l'arte. Con La Sortie de l'usine Lumière i due fratelli padri del cinema resero le masse, per la prima volta nella storia dell'umanità, partecipi in prima persona della vita di altra gente mediante un tramite diverso dalle semplici fotografie. Ruggito del leone, laddove il leone è il cinematografo, "L'uscita dalle fabbriche Lumière" mostra momenti di vita quotidiana, rendendo quest'opera di mimesis artistica madre feconda di attimi di straordinaria bellezza, in quanto raffiguranti vita di tutti i giorni. Nessun attore in particolare, solo tante piccole grandi comparse di gente semplice e comune: il coinvolgimento è in questo modo assicurato. Gli spettatori, infatti, sono invitati a visualizzare la vita di persone comuni, chissà che non si rivedano proprio loro stessi.
Un immenso contributo alla fotografia e, più in generale, all'umanità intera quello portato dai Lumière con "L'uscita dalle fabbriche Lumière", opera che oggigiorno e negli anni a venire merita di essere apprezzata e studiata da esperti del settore e non, in un clima di assoluta riconoscenza e, a mio avviso, venerazione.
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cress95
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lunedì 14 settembre 2015
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la solenne genesi del cinema
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In principio erano i Lumière, i Lumière erano presso il cinema e i Lumière erano il cinema.
Quando ci si appresta a recensire la suprema pietra miliare della storia del cinema è inevitabile che la recensione altro non sia che un'ode, un solenne ringraziamento per una meravigliosa opera d'arte, nella fattispecie per l'opera dalla quale nasce l'arte. Con La Sortie de l'usine Lumière i due fratelli padri del cinema resero le masse, per la prima volta nella storia dell'umanità, partecipi in prima persona della vita di altra gente mediante un tramite diverso dalle semplici fotografie. Ruggito del leone, laddove il leone è il cinematografo, "L'uscita dalle fabbriche Lumière" mostra momenti di vita quotidiana, rendendo quest'opera di mimesis artistica madre feconda di attimi di straordinaria bellezza, in quanto raffiguranti vita di tutti i giorni.
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In principio erano i Lumière, i Lumière erano presso il cinema e i Lumière erano il cinema.
Quando ci si appresta a recensire la suprema pietra miliare della storia del cinema è inevitabile che la recensione altro non sia che un'ode, un solenne ringraziamento per una meravigliosa opera d'arte, nella fattispecie per l'opera dalla quale nasce l'arte. Con La Sortie de l'usine Lumière i due fratelli padri del cinema resero le masse, per la prima volta nella storia dell'umanità, partecipi in prima persona della vita di altra gente mediante un tramite diverso dalle semplici fotografie. Ruggito del leone, laddove il leone è il cinematografo, "L'uscita dalle fabbriche Lumière" mostra momenti di vita quotidiana, rendendo quest'opera di mimesis artistica madre feconda di attimi di straordinaria bellezza, in quanto raffiguranti vita di tutti i giorni. Nessun attore in particolare, solo tante piccole grandi comparse di gente semplice e comune: il coinvolgimento è in questo modo assicurato. Gli spettatori, infatti, sono invitati a visualizzare la vita di persone comuni, chissà che non si rivedano proprio loro stessi.
Un immenso contributo alla fotografia e, più in generale, all'umanità intera quello portato dai Lumière con "L'uscita dalle fabbriche Lumière", opera che oggigiorno e negli anni a venire merita di essere apprezzata e studiata da esperti del settore e non, in un clima di assoluta riconoscenza e contemplazione.
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giannies
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martedì 11 luglio 2017
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viale dell'alba
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Sono solo pochi secondi quelli di un "film" che diede il via ad un'interminabile produzione di pellicole, sempre più numerose, sempre più originali e migliorate. Furono i fratelli Lumìere, oltre che autori de L'uscita dalle fabbriche, a mostrare al pubblico per la prima volta nella storia l'apparecchio da loro brevettato, il cinématographe.
E' talmente prodigioso conservare una pellicola di così alto valore, non solo perché si tratta della prima, ma perché risalente al 1895 possiamo vedere con i nostri
occhi quello che fu in una zona remota, in un tempo remoto: una semplicissima uscita dalle fabbriche di tutti i dipendenti, accompagnata da una musica che penso non si possa non rimembrare, simbolo della spontaneità e della leggerezza con cui le persone convivevano.
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Sono solo pochi secondi quelli di un "film" che diede il via ad un'interminabile produzione di pellicole, sempre più numerose, sempre più originali e migliorate. Furono i fratelli Lumìere, oltre che autori de L'uscita dalle fabbriche, a mostrare al pubblico per la prima volta nella storia l'apparecchio da loro brevettato, il cinématographe.
E' talmente prodigioso conservare una pellicola di così alto valore, non solo perché si tratta della prima, ma perché risalente al 1895 possiamo vedere con i nostri
occhi quello che fu in una zona remota, in un tempo remoto: una semplicissima uscita dalle fabbriche di tutti i dipendenti, accompagnata da una musica che penso non si possa non rimembrare, simbolo della spontaneità e della leggerezza con cui le persone convivevano.
Per chi ama il cinema questa registrazione di una vita passata è il colmo: un quadro che raggiunge finalmente la ricercatissima mobilità e scorrevolezza che ben si presta a sintetizzare l'essenza della vita umana; un quadro che prende vita e che ancora oggi non ha smesso di fermarsi.
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