Anche un buco nell’acqua come questo può essere interessante se si considera il vero protagonista della vicenda: il deserto. Si tratta certamente di una caduta di stile per la coppia Wayne-Hathaway, un buco nell’acqua (o nella sabbia) dove le situazioni sono tutte banali e dove il ritmo si perde in “milioni d’anni di sabbia morta”. Ma proprio qui sta il bello: la mediocrità di questo film sembra davvero perdersi nella vastità del Sahara, allo stesso modo della città fantasma battuta dal vento. Certo, durante il viaggio di ritorno si resiste a stento nel vedere le interminabili sceneggiate dei tre moribondi, ma nella sua pochezza il film non è da buttare via. Due stelle e mezzo.