renato c.
|
mercoledì 26 marzo 2014
|
un buon film denuncia
|
|
|
|
E'un buon film denuncia sulla prostituzione minorile a Milano negli anni'70 interpretato per la maggior parte da attori non professionisti. Certo che non può che riempire di tristezza, specialmente il primo episodio, quello di Rosina, in cui una giovane ragazza appena arrivata a Milano dalla Sardegna viene istigata alla prostituzione da un ragazzo che le chiede di farlo per potere avere le basi economiche per sposarla! Purtroppo pare che questa non sia stata una cosa fuori dalla realtà! Chissa che bei matrimoni ne venivano fuori, quando si trattava veramente di fini matrimoniali! In questo caso però si trattava solo di un adescatore facente parte di un racket, e quando Rosina cerca di scappare per tornare in Sardegna arriva lo sfregio sul viso con minacce di morte nel caso tentasse ancora
[+]
E'un buon film denuncia sulla prostituzione minorile a Milano negli anni'70 interpretato per la maggior parte da attori non professionisti. Certo che non può che riempire di tristezza, specialmente il primo episodio, quello di Rosina, in cui una giovane ragazza appena arrivata a Milano dalla Sardegna viene istigata alla prostituzione da un ragazzo che le chiede di farlo per potere avere le basi economiche per sposarla! Purtroppo pare che questa non sia stata una cosa fuori dalla realtà! Chissa che bei matrimoni ne venivano fuori, quando si trattava veramente di fini matrimoniali! In questo caso però si trattava solo di un adescatore facente parte di un racket, e quando Rosina cerca di scappare per tornare in Sardegna arriva lo sfregio sul viso con minacce di morte nel caso tentasse ancora di farlo! Questo lo trovo l'episodio più triste! Se questo accadeva allora chissà cosa capita adesso con tutte le ragazze che provengono dall'est dell'Europa e dagli altri continenti! Roba da rabbrividire! Il resto riguarda le solite storie di gente un po' pervertita, e di ragazze che si danno alla prostituzione unicamente perchè non capite in famiglia, o perchè figlie di genitori a loro volta pervertiti!
Notevole anche l'episodio di quella ragazza che trova l'unico affetto nel suo cane, e che si suicida quando il cane le viene ucciso dal racket! Bravo Lizzani che ha fatto questa denuncia! Chissà che certi genitori si occupino più da vicino delle loro figlie!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
ralphscott
|
venerdì 18 aprile 2014
|
credibile dall'inizio alla fine
|
|
|
|
Film dallo stile documentaristico,coinvolgente e riccamente vario. Graffiante. Le ragazzine coinvolte rappresentano ampie sfaccettature d'umanità,alcune vere vittime,altre consapevoli padrone del proprio destino. Non mancano le situazioni comiche e macchiettistiche:la donna con tredicenne a carico che apre e chiude il film in autostop,implorando per la bimba "una scopatina",é disarmante. Il bravo Lizzani ci fa sorridere,inoltre,mettendo in mostra anche le perversioni di alcuni insospettabili e distinti professionisti.
|
|
[+] lascia un commento a ralphscott »
[ - ] lascia un commento a ralphscott »
|
|
d'accordo? |
|
fedeleto
|
domenica 19 giugno 2016
|
storie di prostituzione minorile a milano
|
|
|
|
Dopo la discreta prova di Mussolini ultimo atto,Lizzani ritorna al documentaristico accantonando momentaneamente la storia.In una Milano fredda e nebbiosa si raccontano le storie di alcune ragazze minorenni vittime del racket della prostituzione, partendo da una ragazza innamorata di velluto(un protettore) che dietro un'apparente gentilezza nasconde un chiaro fine di sfruttamento,un'altra borghese annoiata che si prostituisce quando sente il padre esser andato con una minore, e proseguendo con un altra che è stata violentata e poi ha deciso di entrare nel giro,e una sua amica delusa da tutti e con voglia di prendersi rivincite segue la stessa strada,per finire ad una povera ragazza incinta sfruttata e usata e un'altra manipolata dalla madre.
[+]
Dopo la discreta prova di Mussolini ultimo atto,Lizzani ritorna al documentaristico accantonando momentaneamente la storia.In una Milano fredda e nebbiosa si raccontano le storie di alcune ragazze minorenni vittime del racket della prostituzione, partendo da una ragazza innamorata di velluto(un protettore) che dietro un'apparente gentilezza nasconde un chiaro fine di sfruttamento,un'altra borghese annoiata che si prostituisce quando sente il padre esser andato con una minore, e proseguendo con un altra che è stata violentata e poi ha deciso di entrare nel giro,e una sua amica delusa da tutti e con voglia di prendersi rivincite segue la stessa strada,per finire ad una povera ragazza incinta sfruttata e usata e un'altra manipolata dalla madre.Lizzani(Torino nera,svegliati e uccidi) gira un film denuncia sceneggiato da Giarda Lizzani e la Rusconi,e l'inchiesta riguardo quest'argomento parte proprio da lei.La pellicola non ha certo la pretesa di esaurire l'argomento,ma quanto meno di affrontarlo in maniera chiara.Gli aspetti psicologici delle ragazze emergono gradualmente e non vengono trascurati, evidenziando le loro fragilità umane(il suicidio per la morte del suo cane) e le ribellioni (la prima ragazza che prova a scappare) e quell'innocenza persa(la ragazza minorenne dell'inizio con la pseudo madre),venduta,sfruttata e consumata (alcune si drogano), ed inoltre il regista romano non trascura le personalità dei clienti delle prostitute,dal folle che vuole ascoltare la pancia di una ragazzina incinta,a quello che vuole far mangiare un pezzo di pane intinto nella tavoletta,ecc...La scena finale del linciaggio all'uomo è in un certo senso il risultato di una Milano violenta e furiosa).Un film denuncia che ha incassato molto al botteghino,un ritratto della squallore umano rappresentato in stile quasi documentaristico.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fedeleto »
[ - ] lascia un commento a fedeleto »
|
|
d'accordo? |
|
plz
|
lunedì 26 aprile 2021
|
miseria nerissima
|
|
|
|
In merito alla riunione avvenuta il Un pugno nello stomaco fa meno male, storie verosimili, un po' eccessive?
Forse no. Qualcosa sarà stato vero qualcos'altro finto o magari romanzato, ma mi ricordo da bambino quello che si leggeva sui giornali, forse negli anni '70 era già un po' superato il metodo, ma un film così va preso per quello che è, e devo amettere che Lizzani è stato un vero maestro nel farti sentire ogni minima sensazione che provano i protagonisti, incorniciati in una Milano che non c'è più o forse ha solo cambiato lingua, adesso la prostituzione per strada viene dall'est, dall'Africa o sudamerica, ma la disperazione è uguale forse più dura ancora, con ancora meno speranza.
[+]
In merito alla riunione avvenuta il Un pugno nello stomaco fa meno male, storie verosimili, un po' eccessive?
Forse no. Qualcosa sarà stato vero qualcos'altro finto o magari romanzato, ma mi ricordo da bambino quello che si leggeva sui giornali, forse negli anni '70 era già un po' superato il metodo, ma un film così va preso per quello che è, e devo amettere che Lizzani è stato un vero maestro nel farti sentire ogni minima sensazione che provano i protagonisti, incorniciati in una Milano che non c'è più o forse ha solo cambiato lingua, adesso la prostituzione per strada viene dall'est, dall'Africa o sudamerica, ma la disperazione è uguale forse più dura ancora, con ancora meno speranza.
Le storie, le violenze sono ancora quelle per le strade di notte di giorno, ovunque. E poi i luoghi, conosco quasi tutte le location, e i posti sono davvero quelli in cui queste cose succedevano davvero. Succedono ancora.
Anche la scelta di usare attroi non professionisti, ma credibili è perfettamente riuscita.
Bellissimo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a plz »
[ - ] lascia un commento a plz »
|
|
d'accordo? |
|
|