Il regista curdo,si ispira in parte a fatti autobiografici:evaso nell'81 da un carcere turco,non lascia dubbi sugli orrori e i soprusi cui assistette e ai quali venne certamente sottoposto.Lancinante e rabbioso grido di denuncia,claustrofobico(ambientato praticamente solo i interni)e violentissimo.Altissimi il dolore e lo sdegno suscitati.Le anime sensibili non potrebbero reggerlo.Tra le scene più sconvolgenti,il matrimonio bloccato all'ultimo momento,il tentativo(vano)di fuga del ragazzino,e il parto della detenuta(reale) durante la sommossa.Un autentico viaggio in un inferno sulla terra dove il sopruso è l'unica regola vigente e l'umanità pressochè inesistente,con pochissime concezioni idilliache e un finale tra i più crudeli che si siano mai visti.
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Il regista curdo,si ispira in parte a fatti autobiografici:evaso nell'81 da un carcere turco,non lascia dubbi sugli orrori e i soprusi cui assistette e ai quali venne certamente sottoposto.Lancinante e rabbioso grido di denuncia,claustrofobico(ambientato praticamente solo i interni)e violentissimo.Altissimi il dolore e lo sdegno suscitati.Le anime sensibili non potrebbero reggerlo.Tra le scene più sconvolgenti,il matrimonio bloccato all'ultimo momento,il tentativo(vano)di fuga del ragazzino,e il parto della detenuta(reale) durante la sommossa.Un autentico viaggio in un inferno sulla terra dove il sopruso è l'unica regola vigente e l'umanità pressochè inesistente,con pochissime concezioni idilliache e un finale tra i più crudeli che si siano mai visti.Impressionanti gli attori,tutti non professionisti.Girato in Francia.Uno dei migliori esempi di cinema impegnato,emotivamente forte come un colpo di maglio nello stomaco.
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