Se consideriamo "anno uno" come film, come sceneggiatura, i giudizi non possono che essere negativi: "anno uno" sembra "oggi al parlamento" sceneggiato per il cinema. Il film, infatti, è intessuto prevalentemente sulle dichiarazioni pubbliche del grande statista Alcide De Gasperi.
In questo, il film tradisce la sua matrice inconfondibilmente teatrale: non a caso, il mattatore del film è Luigi Vannucchi, attore molto in voga allora, di grande scuola (Orazio Costa) e di grande spessore espressivo.
A chi guarda oggi "anno uno" resta la testimonianza della bravura interpretativa di un grande attore, Luigi Vannucchi, scomparso prematuramente suicida all'età di nemmeno 48 anni (il 29 agosto 1978) e oggi un pò in ombra.
[+]
Se consideriamo "anno uno" come film, come sceneggiatura, i giudizi non possono che essere negativi: "anno uno" sembra "oggi al parlamento" sceneggiato per il cinema. Il film, infatti, è intessuto prevalentemente sulle dichiarazioni pubbliche del grande statista Alcide De Gasperi.
In questo, il film tradisce la sua matrice inconfondibilmente teatrale: non a caso, il mattatore del film è Luigi Vannucchi, attore molto in voga allora, di grande scuola (Orazio Costa) e di grande spessore espressivo.
A chi guarda oggi "anno uno" resta la testimonianza della bravura interpretativa di un grande attore, Luigi Vannucchi, scomparso prematuramente suicida all'età di nemmeno 48 anni (il 29 agosto 1978) e oggi un pò in ombra.
"Anno Uno", in particolare, resta la testimonianza di un'importante fase della carriera dell'attore nisseno: una fase rivolta ad uscire da certi stereotipi televisivi di "bello e dannato" (vedi le interpretazioni di Don Rodrigo ne "i promessi sposi"). Non si dimentichi che, coevo ad "anno uno", è la prima de "il vizio assurdo" (1974) di Lajolo-Fabbri: in tutte e due le opere, Vannucchi manifesta l'intenzione di allargare il registro espressivo rivolgendosi a personaggi molto fuori dai suoi "clichè" televisivi: così nella versione anti-eroica e nevrotica di Cesare Pavese ne "il vizio assurdo" (che fece scandalo presso gli amici dello scrittore come la Ginzburg e simili!); così nella versione del sereno stoicismo e della serena fedeltà al dovere del trentino De Gasperi.
Fin qui, arriva la proteiforme maturità espressiva dell'ultimo Vannucchi.
"Anno uno" ne resta una rara e, quindi, interessante testimonianza.
[-]
|
|