Malgrado il titolo degno di un film a luci rosse, siamo in zona melo-noir: un'avvenente cassiera con pargoletto contesa fra un delinquente senza scrupoli e un medico onesto e di buon cuore. Ai titoli di coda due dei quattro saranno morti. Qualche bella trovata di montaggio (es. la scena dell'ambulanza) in un film che offre un ampio repertorio del genere "strizza lacrime": bacio fatale sotto la pioggia, bambini cinguettanti, ospedali che rifiutano un piccolo paziente, destino ineluttabile. E, soprattutto, finale ambientato in un luna park, ovvero il lutto sottolineato da un luogo di divertimento (per gli altri), come dire che Giuliano Carnimeo ha preceduto il Nanni Moretti de 'La stanza del figlio'.
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Malgrado il titolo degno di un film a luci rosse, siamo in zona melo-noir: un'avvenente cassiera con pargoletto contesa fra un delinquente senza scrupoli e un medico onesto e di buon cuore. Ai titoli di coda due dei quattro saranno morti. Qualche bella trovata di montaggio (es. la scena dell'ambulanza) in un film che offre un ampio repertorio del genere "strizza lacrime": bacio fatale sotto la pioggia, bambini cinguettanti, ospedali che rifiutano un piccolo paziente, destino ineluttabile. E, soprattutto, finale ambientato in un luna park, ovvero il lutto sottolineato da un luogo di divertimento (per gli altri), come dire che Giuliano Carnimeo ha preceduto il Nanni Moretti de 'La stanza del figlio'. La Fenech sottovaluta le conseguenze di un costume bagnato (osservare per credere), il bel dottore - che sembra Pierre Richard ne 'La capra' - si scola due bottiglie di J&B per la disperazione e vive in un appartamento arredato follemente, in cui spicca il poster di un telefono a gettoni (!), forse perchè le telefonate, nel film, ricorrono. Nulla a che vedere con l'attico con ascensore interno e bar del 'cattivo', un Corrado Pani inquietante. Ma, alla fine, pagheranno caro, pagheranno tutti.
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