samuele capannolo
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martedì 27 agosto 2013
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semplice, banale ma guardabile
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Due sorelle Kayla e Melissa si dirigono a Las Vegas con il fidanzato di Melissa ovvero Bobby i quali devono festeggiare l'addio al celibato , in una stazione di servizio si aggiunge anche Nik, il nuovo fidanzato di Kayla. I giovani preferiscono passare per le strade secondarie anzichè per l'autostrada. L'auto però fonde il motore e le due coppie camminano nel bel mezzo del deserto, fino a quando non trovano un'abitazione con una macchina perfettamente funzionante, i ragazzi la prendono senza il permesso del propietario, sarà l'inizo di un incubo. Il film è la solita minestra con la solita trama semplice e (forse anche troppo) banale, ed i soliti ragazzi carichi di ormoni che partono per un viaggio il quale verrà intralciato dallo psicopatico di turno.
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Due sorelle Kayla e Melissa si dirigono a Las Vegas con il fidanzato di Melissa ovvero Bobby i quali devono festeggiare l'addio al celibato , in una stazione di servizio si aggiunge anche Nik, il nuovo fidanzato di Kayla. I giovani preferiscono passare per le strade secondarie anzichè per l'autostrada. L'auto però fonde il motore e le due coppie camminano nel bel mezzo del deserto, fino a quando non trovano un'abitazione con una macchina perfettamente funzionante, i ragazzi la prendono senza il permesso del propietario, sarà l'inizo di un incubo. Il film è la solita minestra con la solita trama semplice e (forse anche troppo) banale, ed i soliti ragazzi carichi di ormoni che partono per un viaggio il quale verrà intralciato dallo psicopatico di turno. Inizialmente ci sono i consueti ormai dialoghi e scene che servono solamente ad allungare il brodo, ma nonostante la sceneggiatura con delle sbavature qua e là che rimangono un pò per tutto il film non si rivela un flop totale, anzi... C'è una bella location on the road che crea una bella atmosfera per un camionista psicopatico. Il regista da anche un minimo di elaborazione al film, ma purtroppo nelle scene più truculente sceglie di ispirarsi a Saw l'enigmista, cosa che non si rivelerà proprio azzeccatissima, ma in compenso azzecca a mantenere un alone di mistero intorno all'identita del killer. Il finale lascia un bel to be continued...
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ultimoboyscout
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martedì 6 dicembre 2011
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di un'imbarazzante pochezza, ridicolo!
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Sarebbe stato ampiamente sufficiente il primo capitolo, non c'erano di certo gli estremi per un sequel, invece hanno pensato (male) che un secondo episodio avrebbe potuto avere successo: niente di più sbagliato! La storia ricalca quella dell'originale, ma i personaggi sono fiacchi, a cominciare dal camionista ridotto ad un mero torturatore psicopatico. Si passa dal thriller d'azione all'horror splatter con poche idee, pochissimo ritmo e pessime recitazioni di un manipolo di sconosciuti allo sbando. Il camionista Rusty nail stavolta punta il suo sadico mirino su quattro ragazzi rimasti in panne con la propria auto, i quali entrano furtivamente in casa sua rubandogli l'auto.
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Sarebbe stato ampiamente sufficiente il primo capitolo, non c'erano di certo gli estremi per un sequel, invece hanno pensato (male) che un secondo episodio avrebbe potuto avere successo: niente di più sbagliato! La storia ricalca quella dell'originale, ma i personaggi sono fiacchi, a cominciare dal camionista ridotto ad un mero torturatore psicopatico. Si passa dal thriller d'azione all'horror splatter con poche idee, pochissimo ritmo e pessime recitazioni di un manipolo di sconosciuti allo sbando. Il camionista Rusty nail stavolta punta il suo sadico mirino su quattro ragazzi rimasti in panne con la propria auto, i quali entrano furtivamente in casa sua rubandogli l'auto. Da noi non è passato per il circuito cinematografico e probabilmente anche la versione DVD non ha avuto sto gran successo. Si può affermare con una buona certezza che si tratta di un film totalmente inutile dal quale guardarsi bene e da evitare come pochi altri, forse il peggior sequel della storia del cinema e dell'home video. Dosi di violenza a tutto andare e gore elevato, ma siamo ben distanti dal poterlo considerare un film. Il peggio del peggio lo tocca la sceneggiatura, nulla, impresentabile, stupida e terribilmente patetica e dilettantistica. A parte la figura di Chiodo arrugginito e della sua simbiosi totale col camion non ci sono punti di contatto tra questo e l'originale. Ne ricalca il plot ma senza interessare lo spettatore come aveva fatto il primo, accentuandone i difetti. Il bestiario formato dai quattro ragazzi è terribile, tutti penosamente stereotipati e mai intriganti tanto da far immedesimare chi guarda più col villain pazzoide che con le vittime. Da non guardare, nemmeno a cervello spento.
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dellos
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domenica 17 aprile 2011
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buon sequel di radio killer
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Quando ho visto Radio Killer mi è piaciuto molto e quindi è inevitabile che non veda anche il suo sequel...Cambiano i protagonisti e il camionista diventa più sadico (avrà forse visto Saw??) ma ancora una volta, inspiegabilmente, riesce a salvarsi. Unica nota negativa è il cambio di doppiatore di quest'ultimo(mi sembrava il narratore dei pokemon). Tutto sommato buon film, anche se manca la grande suspance del primo.
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gropius
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mercoledì 27 gennaio 2010
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mai infilarsi in casa d'altri...altrimenti...
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Joy Ride 2,titolo originale e sequel del film Radio Killer,risulta essere una pellicola più che discreta nel genere triller-horror in quanto possiede tutte le caratteristiche essenziali per godersi un'oretta e mezza di buona tensione senza pentirsene.Ritmo incalzante,quattro giovani e belli attori,una splendida auto d'epoca,vera delizia per appassionati,magnificihe vallate desertiche a descriverci il paesaggio dello Utha ed un sadico camionista alla guida di un enorme Tir sono gli elementi che caratterizzano questo semplice ma pur efficacie road-movie;il tutto, condito da qualche scena davvero truculenta ,risulta essere un prodotto di genere ben confezionato,ponenedosi di certo ad un livello qualitativo superiore rispettto al precedente film diretto da John Dahl.
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Joy Ride 2,titolo originale e sequel del film Radio Killer,risulta essere una pellicola più che discreta nel genere triller-horror in quanto possiede tutte le caratteristiche essenziali per godersi un'oretta e mezza di buona tensione senza pentirsene.Ritmo incalzante,quattro giovani e belli attori,una splendida auto d'epoca,vera delizia per appassionati,magnificihe vallate desertiche a descriverci il paesaggio dello Utha ed un sadico camionista alla guida di un enorme Tir sono gli elementi che caratterizzano questo semplice ma pur efficacie road-movie;il tutto, condito da qualche scena davvero truculenta ,risulta essere un prodotto di genere ben confezionato,ponenedosi di certo ad un livello qualitativo superiore rispettto al precedente film diretto da John Dahl.La pellicola è ben diretta da Louis Morneau il quale ha saputo aggiungere a codesto prodotto cinematografico diverse scene di sadismo che colpiscono i personaggi ma col pregio di contestualizzarle in maniera logica in una ipotetica e plausibile realtà e non di inserirle in maniera confusionata al solo scopo di inorridire gli amanti del genere;ciò che accade in molti altri film horror.Trovo inoltre apprezzabile l'aver mantenuto fedele come nel il film preccedente la tecnica di ripresa che mai rende visibile chiaramente ed in primo piano il volto del camionista-maniaco;in questo modo si riesce a conferire a tale soggietto la giusta alea di cupo ed angoscioso mistero.Apprezzabile anche il lavoro degli sceneggiatori il cui pregio maggiore è stato quello di non aver riproposto pedissequamente una copia della storia che caratterizzava il film del 2001 cambiando semplicemente i personaggi;ma anzi l'essersi discostati dall'esibire le numerose scene di inseguimenti on the road, che caratterizzano Radio Killer, ha donato al film una propria intrinseca fisionomia tale da conferirgli una più che dignitosa originalità.Imprevedibilità che però purtroppo ,e questo va a discapito del film, viene a mancare nelle ultimissime scene del film il quale erroneamente, per darsi un'eventuale possibilità di realizzare un nuovo ed ulteriore sequel ,termina attraverso la proposizione di scene già viste in questo tipo di opere cinematografiche.
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