elgatoloco
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giovedì 7 maggio 2020
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redford valido
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"Lions for Lambs"(Robert Redford, 2007, dove Redford era già alla sua settima regia)affronta il tema dell'espansionismo USA, quando lo Stato più imperilaista del mondo si vuole in ogni modo espandere militarmente, con la scusa di difendersi(eravamo a sei anni dall'attacco di Bin Laden e di Al Quaida alle Twin Towers..., tra l'altro, con l'attacco all'Iraq e l'allora prossimo conflitto afghano in preparazione). Si mostrano episodi bellici, con due soldati USA(ex.-studenti, di condizione economica e etnica disagiata, difficile), alle prese con i comandi militari e l'incuria di chi decreta: "Armiamoci e partite"; contemporaneamente, una giornalista progressista(Meryl Streep, attrice sopravalutata, secondo chi scrive, ma comunque da sempre impegnata nel senso del personaggio che qui interpreta)alle prese con un protervo e più giovane senatore di orientamento molto conservatore(forse un"New Conservator"-l'attore è Tom Cruise)e ancora("terza simultaneità", volendo)un prof.
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"Lions for Lambs"(Robert Redford, 2007, dove Redford era già alla sua settima regia)affronta il tema dell'espansionismo USA, quando lo Stato più imperilaista del mondo si vuole in ogni modo espandere militarmente, con la scusa di difendersi(eravamo a sei anni dall'attacco di Bin Laden e di Al Quaida alle Twin Towers..., tra l'altro, con l'attacco all'Iraq e l'allora prossimo conflitto afghano in preparazione). Si mostrano episodi bellici, con due soldati USA(ex.-studenti, di condizione economica e etnica disagiata, difficile), alle prese con i comandi militari e l'incuria di chi decreta: "Armiamoci e partite"; contemporaneamente, una giornalista progressista(Meryl Streep, attrice sopravalutata, secondo chi scrive, ma comunque da sempre impegnata nel senso del personaggio che qui interpreta)alle prese con un protervo e più giovane senatore di orientamento molto conservatore(forse un"New Conservator"-l'attore è Tom Cruise)e ancora("terza simultaneità", volendo)un prof.di scienze politiche progressista ma di idee decise(lo stesso Redford)e uno studente , ex-collega dei primi due cui si accennava, in crisi di indecisione, cui invece il prof. vuole quasi "imporre" una scelta precisa(Andrew Garfield). Quasi dialetticamente, ma al contempo rispettando l'aristotelica unità di tempo(le ventiquattro ore, per la precisione)Redford sceglie di situare tutto , appunto, nella simultaneità, ma al contempo evidenziando anche l'elmeno dialettico. Un contrasto efficace, che rende palpabile la decisa convinzione progressita di Redford, decisamente avverso alla politica di Bush junior, allora presidente e certamente non meno nemico dell'attuale presidente Trump-ed è impossibile non ricordarlo e ricordare il suo impegno profusso già in opere come"The Way We Were"e in"All the President's Men", per citare solo i due titoli politicamente più emblematici...Il "cinema civile"(dove però l'impegno politico è volto soprattutto a criticare la politica estera degli States piuttossto che il loro selvaggio neoliberismo, per cui tutto.sanità, istruzione etc.-è ferocemente privato e dunque escludente chi non ha determinate "capacità"finanziarie)di Redford p indubbio e rappresenta comunque una garanzia rispetto a personaggi come Ronald Reagan, attore, poi presidnete, schierato sempre ferocemente e mccarhyanamente contro i"reds"anche quando in realtà non erano tali... El Gato
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mario nitti
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mercoledì 19 ottobre 2016
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un film sottovalutato
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Il film sembra centrato sul confiltto tra USA e Afghanistan e tutto all'inizio pare ruotare intorno al dialogo tra Meryl Streep e Tom Cruise (entrambi in gran forma). Poi però si capisce che il nocciolo della questione è un altro e che l'intenzione di Robert Redford è quella di porre delle domande sempre attuali. Ottima recitazione, un ritmo serrato e l'attualità dei temi di fondo ne fanno un film importante e sottovalutato.
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ezio99
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sabato 27 aprile 2013
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insopportabile
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Noioso. Verboso. Pretestuoso. Per il 70% del tempo non si ha la minima idea di che cosa stiano parlando. Peggiore del peggior documentario storico mai visto. Assurde pure le traduzioni dei testi a schermo. Manca pure la solita piacevole voce del doppiaggio di Redford. Davvero insopportabile ed inutile.
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..vit..
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venerdì 6 aprile 2012
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qualunquismo a stelle e strisce
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Se lasciamo da parte le recensioni che raccontano il film e quelle che fanno assomigliare ad un sito dedicato a forum di amici che parlano d'altro, i pareri su questo film mi sembrano discordanti...sembra strano sentir parlar male di un film con un cast ed una direzione simili (Redford dietro la cinepresa e davanti, Cruise e la Streep) ma sinceramente le tre stelle che assegno al film sono in gran parte dovute solo al cast, appunto. Prescindendo da quello, ciò che resta è un volo radente su grandi temi, senza però toccarli davvero, ed un'esortazione ad entrare a far parte della storia contemporanea. Per carità: impegno politico e dibattito sulla guerra sono tematiche lodevolmente alte per un film, ma se dal trattarle con frasi fatte o riflessioni già sentite non si prende le distanze, il film che ne risulta convince poco.
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Se lasciamo da parte le recensioni che raccontano il film e quelle che fanno assomigliare ad un sito dedicato a forum di amici che parlano d'altro, i pareri su questo film mi sembrano discordanti...sembra strano sentir parlar male di un film con un cast ed una direzione simili (Redford dietro la cinepresa e davanti, Cruise e la Streep) ma sinceramente le tre stelle che assegno al film sono in gran parte dovute solo al cast, appunto. Prescindendo da quello, ciò che resta è un volo radente su grandi temi, senza però toccarli davvero, ed un'esortazione ad entrare a far parte della storia contemporanea. Per carità: impegno politico e dibattito sulla guerra sono tematiche lodevolmente alte per un film, ma se dal trattarle con frasi fatte o riflessioni già sentite non si prende le distanze, il film che ne risulta convince poco. Lo studente e la giornalista sono combattuti, il senatore è un arrivista senza cuore e il professore dà grandi lezioni di vita, ma la storia non decolla, e con buona pace dei due soldati che vengono trucidati, il film mi delude e lascia insoddisfatto: Redford avrebbe potuto fare di meglio.
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paride86
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sabato 25 febbraio 2012
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senza infamia e senza lode
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"Leoni per agnelli" è un film che racconta un intreccio di storie che si annoda intorno alla guerra in Iraq.
Vediamo un professore - Redford, attore e regista - una giornalista - Meryl Streep - e un politico - Tom Cruise. Contemporaneamente seguiamo le sorti di due soldati americani in guerra.
"Leoni per Agnelli" è un film lodevole e intelligente nelle intenzioni, ma scialbo e insipido nei risultati.
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"Leoni per agnelli" è un film che racconta un intreccio di storie che si annoda intorno alla guerra in Iraq.
Vediamo un professore - Redford, attore e regista - una giornalista - Meryl Streep - e un politico - Tom Cruise. Contemporaneamente seguiamo le sorti di due soldati americani in guerra.
"Leoni per Agnelli" è un film lodevole e intelligente nelle intenzioni, ma scialbo e insipido nei risultati.
Troppe parole e poche immagini, troppi ragionamenti e poche emozioni.
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brian77
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sabato 2 luglio 2011
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o ciel che noia
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Non bastano i buoni principi, non bastano le sacrosante analisi critiche dell'America contemporanea. Visto che si fa un film, ci vuole anche il cinema. E questo è pedante, schematico, noioso. E' un po' il problema di tutto Redford, che - ricordiamoci - con i suoi complessi d'inferiorità culturale è il responsabile di tutta la faccenda Sundance, quella che ha affossato il cinema americano...
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flegias87
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martedì 3 maggio 2011
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a volte il fine giustifica i mezzi
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Film a tratti retorico con personaggi stereotipati,pronti a grandi cambiamenti dopo solo poche battute. Poco credibile nei personaggi (la giornalista apre gli occhi solo dopo il dialogo con il senatore) ma decisamente buono nei contenuti. Voto 6.5 più per il messaggio che per la forma. A volte il fine giustifica i mezzi.
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fabiomoro
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martedì 12 aprile 2011
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a me non piace
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Un film, a prescindere dal genere e dall'argomento, deve inanzitutto "emozionare". Che dica cose vere, che parli al cuore o alle menti, che ci faccia ridere, piangere, incazzare o tremare, l'importante e che "emozioni". Purtroppo questo film non l'ho fa. E' per questo che lo ritengo un brutto film, noioso e incompleto.
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fabiolucca
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venerdì 4 marzo 2011
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bello
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don64
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lunedì 22 febbraio 2010
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film sulla guerra in iraq
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Il film e' intenso nella drammaticita' degli eventi bellici in Iraq.Buona l'interpretazione degli attori interpreti principali e in special modo di Melyl Streep e Tom Cruise per una trama passabile e reale.Voto 7
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