figliounico
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sabato 11 novembre 2023
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thriller mediocre
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Thriller horror dell’ungherese Nimród Antal girato asfitticamente tutto in una stanza di uno squallido motel che ricorda vagamente quello di Psyco, ma in questo caso non c’è lo psicopatico di turno ad accogliere la sfortunata coppia alla reception bensì… Spoileraggio a parte del plot, di cui non dirò nulla benché la trama si trovi spiattellata con nonchalance dappertutto sul web appena si inizia la ricerca col titolo del film, la tensione creata nell’antefatto scema ben presto non appena si capisce l’antifona ovvero quando i due protagonisti, interpretati da Kate Beckinsale e Luke Wilson, fanno due più due e di conseguenza a quel punto non resta che attendere il finale, sperando che sia un lieto fine, ma non tutto è così scontato come sembra.
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renato c.
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giovedì 17 luglio 2014
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americani attenti ai motel!
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Dopo che Hitchcock ha iniziato la cosa con "Psyco" pare che Hollywood ci abbia trovato gusto a fare films horror su gente che si ferma quasi per caso in motels deserti, su strade molto secondarie e poco frequentate; e là ne succedono di tutti i colori! In "Psyco" il gestore del motel era un malato mentale dalla doppia personalità che uccideva le ragazze clienti quando la sua personalità si trasformava nella madre gelosa! Qui ancora peggio i gestori del motel erano gente che poi spaventava ed aggrediva i clienti, li torturava fino ad ammazzarli riprendendo il tutto con videocamere nascoste, per poi vendere le videocassette a gente superdepravata che godeva nel vedere le torture e le morti avvenire realmente e non per fictions! Qui troviamo una giovane coppia in crisi che è costretta a ferm
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Dopo che Hitchcock ha iniziato la cosa con "Psyco" pare che Hollywood ci abbia trovato gusto a fare films horror su gente che si ferma quasi per caso in motels deserti, su strade molto secondarie e poco frequentate; e là ne succedono di tutti i colori! In "Psyco" il gestore del motel era un malato mentale dalla doppia personalità che uccideva le ragazze clienti quando la sua personalità si trasformava nella madre gelosa! Qui ancora peggio i gestori del motel erano gente che poi spaventava ed aggrediva i clienti, li torturava fino ad ammazzarli riprendendo il tutto con videocamere nascoste, per poi vendere le videocassette a gente superdepravata che godeva nel vedere le torture e le morti avvenire realmente e non per fictions! Qui troviamo una giovane coppia in crisi che è costretta a fermarsi al motel a causa di un guasto alla macchina e si trova nel bel mezzo di un inferno, compresa l'uccisione di un poliziotto venuto a soccorrerli! E poi la paura ed il pericolo fanno rifiorire l'amore; sempre che il marito, ferito piuttosto gravemente, riesca a sopravvivere! Il film questo non lo spiega! Certo che è incredibile (ma purtroppo vero!) che esista gente disposta a pagare, penso, fior di quattrini per filmati che riprendono la reale tortura e morte in diretta, e di conseguenza che esistano persone così depravate ad arrivare ad uccidere per produrre tali filmati e guadagnarci! Certo che l'America, negli ultimi anni, attraverso il cinema sta facendo vedere un ritratto veramente nero di se stessa! Altro che i tempi di Cary Grant e Doris Day! Comunque, cari Americani, non fermatevi nei motels deserti e su strade poco freqentate, potrebbe essere un ingresso senza uscita!
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samuele capannolo
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giovedì 29 agosto 2013
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non male
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I coniugi Fox sono in viaggio, e dopo aver lasciato la strada principale ed aver inoltrato quella secondaria va in panne l'automobile. La sorte vuole che l'auto si fermi proprio davanti ad un motel. Lo strano direttore dice che i soccorsi arriveranno all'alba e li invita a passare la notte nel motel, la coppia accetta ma c'è qualcosa di strano in quel posto. Un thriller claustrofobico con un insolito Luke Wilson (il quale si cimenta per la prima volta in questo genere) che sembra quasi una variante del film Psycho, ma Vacancy sicuramente non riesce a tenere il passo del grande kolossal; il problema di questa pellicola è soprattutto la sceneggiatura, ci sono troppe scene illogiche ed inverosimili, inoltre il film si dovrebbe basare principalmente sulla suspance ma purtroppo la prevedibilità sfuma un lavoro che aveva tutte le potenzialità per diventare non dico un capolavoro ma almeno un film godibile.
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I coniugi Fox sono in viaggio, e dopo aver lasciato la strada principale ed aver inoltrato quella secondaria va in panne l'automobile. La sorte vuole che l'auto si fermi proprio davanti ad un motel. Lo strano direttore dice che i soccorsi arriveranno all'alba e li invita a passare la notte nel motel, la coppia accetta ma c'è qualcosa di strano in quel posto. Un thriller claustrofobico con un insolito Luke Wilson (il quale si cimenta per la prima volta in questo genere) che sembra quasi una variante del film Psycho, ma Vacancy sicuramente non riesce a tenere il passo del grande kolossal; il problema di questa pellicola è soprattutto la sceneggiatura, ci sono troppe scene illogiche ed inverosimili, inoltre il film si dovrebbe basare principalmente sulla suspance ma purtroppo la prevedibilità sfuma un lavoro che aveva tutte le potenzialità per diventare non dico un capolavoro ma almeno un film godibile.
Voto: 5
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davide chiappetta
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martedì 27 agosto 2013
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breve robusto e compatto
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Film robusto e compatto che non inventa nulla ma usa tutti gli ingredienti canonici per creare credibilità e costruire un'efficace suspense, nonostante ci sia già stato Non aprite quella porta, Fleisch, Il mistero del quarto piano, Motel Hell, The zero boys, Them e Videodrome (identiche, per quel che riguarda la fotografia, al limite dell'impressionante le riprese snuff viste in tv con il film di Cronenberg). L'incipit in automobile è funzionale a introdurre le psicologie - coppia in crisi con evento traumatico alle spalle, fiducia reciproca tutta da riconquistare - poi l'azione riversa interamente nello spazio minimo di un motel e non conosce tregua.
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Film robusto e compatto che non inventa nulla ma usa tutti gli ingredienti canonici per creare credibilità e costruire un'efficace suspense, nonostante ci sia già stato Non aprite quella porta, Fleisch, Il mistero del quarto piano, Motel Hell, The zero boys, Them e Videodrome (identiche, per quel che riguarda la fotografia, al limite dell'impressionante le riprese snuff viste in tv con il film di Cronenberg). L'incipit in automobile è funzionale a introdurre le psicologie - coppia in crisi con evento traumatico alle spalle, fiducia reciproca tutta da riconquistare - poi l'azione riversa interamente nello spazio minimo di un motel e non conosce tregua. Morigerato nell'uso del sangue, è nondimeno brutale. Finale leggermente monco, come se fossero finiti i soldi della produzione ma, in controtendenza al genere, rispettabile e guadagnato. Sul numero 4PCI083 in relazione al maxi-dettaglio iniziale e finale della targa dell'auto, penso non ci sia nulla di trascendentale o mistico (come ha pensato qualcuno), ma sia funzionale al racconto nel far capire come si siano svolti i fatti. Divertenti titoli alla Saul Bass giusto per rimanere in tema hitchcockiano. Convincente tutto il cast compresi i sadici torturatori; menzione speciale per l'inquietante Frank Whaley attore versatile conosciuto al grande pubblico per Swing Kids, Pulp Fiction e Il prezzo di Hollywood, e in particolare dell'ottimo direttore della fotografia Andrzej Sekuła a cui si deve molto la riuscita del film, che ha il merito di avere creato bellissime sequenze con colori vivi e saturi anche dove c'è poca o nessuna illuminazione, e la cui mano ormai è riconoscibilissima.
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toty bottalla
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lunedì 22 aprile 2013
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suspance frenetica!
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Tra azione da camera e abbondante suspance, si svela ben presto l'arcano: non si tratta di cose occulte ma di lucida follia umana in suggestiva location, sceneggiatura in stile video game che prepara il sequel, bravi però la bella beckinsale e luke wilson; credibili fino in fondo. Saluti.
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amandagriss
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sabato 6 aprile 2013
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occhio indiscreto
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Una coppia annichilita dalla morte del proprio figlioletto,a un passo dal divorzio,con l'auto in panne nel bel mezzo del nulla -solita stradina sconosciuta attorniata da fitta boscaglia e colline,non riportata sulle carte stradali e scelta in alternativa all'autostrada perché considerata una facile scorciatoia- è costretta ad una sosta forzata nell'unico motel della zona,sperduto riparo per anime alla deriva,luogo poco frequentato e fatiscente,sinistro nell'aspetto e assai inquietante nella sostanza,visto che isuoi occasionali residenti non hanno fatto più ritorno a casa.Già,perché dietro questo anonimo alberghetto di un'altrettanto anonima cittadina della profonda provincia americana,si nasconde un teatro di torture e massacri a tutto tondo,compiuti dai gestori del locale ai danni dei loro sfortunati ospiti.
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Una coppia annichilita dalla morte del proprio figlioletto,a un passo dal divorzio,con l'auto in panne nel bel mezzo del nulla -solita stradina sconosciuta attorniata da fitta boscaglia e colline,non riportata sulle carte stradali e scelta in alternativa all'autostrada perché considerata una facile scorciatoia- è costretta ad una sosta forzata nell'unico motel della zona,sperduto riparo per anime alla deriva,luogo poco frequentato e fatiscente,sinistro nell'aspetto e assai inquietante nella sostanza,visto che isuoi occasionali residenti non hanno fatto più ritorno a casa.Già,perché dietro questo anonimo alberghetto di un'altrettanto anonima cittadina della profonda provincia americana,si nasconde un teatro di torture e massacri a tutto tondo,compiuti dai gestori del locale ai danni dei loro sfortunati ospiti.Violenza e sadismo nudi e crudi opportunamente immortalati da un sofisticato sistema di videocamere nascoste in ogni angolo della struttura: filmini artigianali,collezionati per soddisfare perversi piaceri privati o per 'ammazzare' la noia imperante làddove mai nulla accade.La coppia,in qualità di ospiti,riceverà le medesime cortesie e ugual trattamento,ma saprà difendersi e lottare fino in fondo provocandonon pochi grattacapi ai loro carnefici.Il regista ungherese Nimród Antal,che presentò a Cannes Kontroll (bizzarra e oscura storia interamente girata nei metrò di Budapest),giunto ad Hollywood si cimenta nel già esplorato mondo dello snuff-movie (già prima il dispersivo e pasticciato 8mm di Joel Schumacher,l'iberico Tesis di Alejandro Amenábar),realizzando una pellicola nel complesso riuscita,piccola,essenziale,efficace,nonostante qualche sbavatura nella scrittura, ben girata,curata in ogni sua scena,mai svogliata,forte di giuste atmosfere e una fotografia appropriata,con alcuni momenti originali e un buon finale sospeso,‘carpenteriano’,evocatore d'inquietudine,angoscia, terrore allo stato puro per ciò che si è appena consumato e l'incognita di quello che potrebbe ancora accadere.Prodotto discreto,più che un horror un thriller teso e claustrofobico.Da annoverare tra quelle pellicole dove gli ambienti sono intesi come trappole mortali per ingenui/incauti che smarriscono le sicure strade statali (e The Hitcher allora?) o sono costretti dalle circostanze a capitolare nel più vicino 'riparo' (su tutte, Psyco).Concepito a misura d'uomo,Vacancy scorre sul filo dell'ordinarietà(e del suo squallore),perché l'orrore celato dietro la normalità si rivela spesso quello più spaventoso.Bravo Frank Whaley,ottimo attore poco visto al cinema (Il boss e la matricola, Pulp fiction,Il prezzo di Hollywood,dove da timido e vessato impiegato d'ufficio-per il cinema-si trasforma nel carnefice delsuo cinico,odioso,arrogante capo Kevin Spacey).
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feadin_0
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giovedì 16 settembre 2010
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bah
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Allora non capisco su che basi vengano dati i voti per le recensioni!
consigliate di vedere grind house che a parte sangue tette culi e una gamba di mitra non ha nulla di nulla.
e poi questo lo sconsigliate?????
bah...
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ibracadabra 8
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lunedì 18 gennaio 2010
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la paura fa la forza
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I MOTEL ,SONO SEMPRE SINONIMO DI PAURA NEL CINEMA, ANCHE IN QUESTO BELLISSIMO HORROR. UN SORPPRENDENTE LUKE WILSON,BRAVO .BRAVA ANCHE LA BECHINSALE,E' VERO CHE PER FARE UN FILM AL CARDIOPALMA,NON SERVONO LITRI DI SANGUE E QUINTALI DI BUDELLA,LO COLLOCO NEI PIU' BEI FILM DEL GENERE, CONSIGLIATISSIMO. UN ALTRO GRANDE FILM, CHE VI CONSIGLIO CHE RIGUARDA IL PORCO PERVERTITO MONDO DEI SNUFF MOVIES E' 8MM DELITTO A LUCI ROSSE.
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pedro navaja
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martedì 5 gennaio 2010
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insipido
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Del gruppo dei cosiddetti film insipidi: visto, tolto il dente e via. Da non rivedere mai più. Come si faccia poi dare un 10 a un film come questo resterà uno dei molti misteri del cinema..
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greg2
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lunedì 14 dicembre 2009
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ottimo film
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Nn vedo proprio quali appunti possano essere mossi a questo film per nulla babale e carico di tensione. A me è piaciuto molto.
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