La voce senza emozioni del computer di bordo avverte che la navicella è in avaria. Una serie di manovre frenetiche da parte del pilota ci conduce subito in una situazione di forte pericolo. E' l'incipit, drammatico, di "Dark Fury", film d'animazione che prende avvio da dove finiva "Pitch Black" e che funge da anello di raccordo con "The Chronicles of Riddick": scampati ai famelici mostri abitanti dell'oscurità del remoto pianeta dove avevano fatto naufragio con altri uomini, il criminale Riddick, un uomo di religione, un imàn, e una ragazzina si avventurano nello spazio profondo alla ricerca di salvezza. Che di sicuro non arriva dalla nave spaziale che adesso li tiene letteralmente arpionati e che li risucchia nel suo vasto hangar.
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La voce senza emozioni del computer di bordo avverte che la navicella è in avaria. Una serie di manovre frenetiche da parte del pilota ci conduce subito in una situazione di forte pericolo. E' l'incipit, drammatico, di "Dark Fury", film d'animazione che prende avvio da dove finiva "Pitch Black" e che funge da anello di raccordo con "The Chronicles of Riddick": scampati ai famelici mostri abitanti dell'oscurità del remoto pianeta dove avevano fatto naufragio con altri uomini, il criminale Riddick, un uomo di religione, un imàn, e una ragazzina si avventurano nello spazio profondo alla ricerca di salvezza. Che di sicuro non arriva dalla nave spaziale che adesso li tiene letteralmente arpionati e che li risucchia nel suo vasto hangar. A capo dell’equipaggio, interamente composto da mercenari, in parte tenuti in animazione sospesa, una donna, che la sua collezione privata identifica immediatamente come una psicopatica cacciatrice di taglie: una serie di "sculture" aventi ad oggetto malviventi condannati a una vita "non vita", in quanto consapevoli di essere delle statue come di ghiaccio. In questo, unitamente alla sua breve durata, poco più di mezz'ora, "Dark Fury" si riallaccia a quel cult del 1932 intitolato "La Pericolosa partita", in cui un folle conte di nome Zaroff, dedito alla caccia sulla sua isola degli sventurati che ivi faceva naufragare, raccoglieva le teste degli stessi in quella che chiamava la stanza dei trofei. "Dark Fury", quindi, è una "Pericolosa partita" giocata negli spazi circoscritti di un'astronave, dove Riddick, spietato fuorilegge il cui nome è in cima alla lista dei ricercati, suderà le fatidiche sette camicie e ne macchierà altrettante di sangue per cercare di sopravvivere, assieme ai suoi compagni di sventura, alla torma di banditi che vogliono fare loro la pelle e di lui, in particolare, un pezzo da esposizione. Il film tiene molto bene il ritmo, l'azione è incessante e i toni decisamente adulti della storia contribuiscono a farne un piccolo capolavoro. Il personaggio di Riddick, poi, testa pelata, muscoli scolpiti e "logica" ferocia, che è capace di esercitare anche al buio, dove ci vede benissimo, si conferma come una delle nuove icone dello schermo, accanto a un Jena Plissken.
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