gaia84
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domenica 13 gennaio 2013
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carlo giuliani: per non dimenticare
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Nato da un’idea di Francesca Comencini, il documentario dimostra una permeabilità tra il fatto storico e la dimensione umana, alternando riprese del G8 di Genova e spezzoni di intervista alla madre di Carlo Giuliani; Carlo, ragazzo che è stato aggredito, torturato e lasciato morire proprio da coloro che ufficialmente avrebbero dovuto garantire la sicurezza sociale, sebbene in un contesto come quello di Genova nel luglio 2001.
Non é nostro compito né ruolo difendere una folla indignata, cosa che il documentario tende a sottolineare in un atteggiamento decisamente di parte, ma anche ragionevolmente umano e soggettivo. Tuttavia, questa testimonianza ci spinge a volerne sapere di più, a non dimenticare, affinchè non si ripeta lo stesso evento in altre forme e in altri modi.
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Nato da un’idea di Francesca Comencini, il documentario dimostra una permeabilità tra il fatto storico e la dimensione umana, alternando riprese del G8 di Genova e spezzoni di intervista alla madre di Carlo Giuliani; Carlo, ragazzo che è stato aggredito, torturato e lasciato morire proprio da coloro che ufficialmente avrebbero dovuto garantire la sicurezza sociale, sebbene in un contesto come quello di Genova nel luglio 2001.
Non é nostro compito né ruolo difendere una folla indignata, cosa che il documentario tende a sottolineare in un atteggiamento decisamente di parte, ma anche ragionevolmente umano e soggettivo. Tuttavia, questa testimonianza ci spinge a volerne sapere di più, a non dimenticare, affinchè non si ripeta lo stesso evento in altre forme e in altri modi. Perché, come recita lo striscione del corteo per Carlo, “Pensate d’averlo ammazzato, ma Carletto vive tra noi”: vive al fine di celebrare una memoria storica che, per ragioni politiche e sociali, volge spesso ad un graduale oblio, fuggendoci.
Ed é proprio questa la strenua e ammirevole ricerca da parte della madre di Carlo: non solo testimoniare, ricercando una verità che sembra essere costantemente celata da opinioni e dichiarazioni di parte; ma soprattutto fare ciò perché la ricerca non sia fine a se stessa, e diventi un punto di riflessione comune e fonte di memoria costante.
Assistiamo a una Genova devastata, qui irriconoscibile, lacerata dalla violenza che si impone sull’intera città e sul diritto mondiale della libera espressione. Tale distorsione d'immagine, cosi reale e tangibile, infonde la sensazione che se quell’atroce uccisione è accaduta in maniera improvvisa e inaspettata -due spari, un tuono nel silenzio-, nulla esclude che la stessa crudeltà sia latente e insita in ogni momento e in ogni luogo; ed è proprio su questo punto che la madre di Carlo é decisa a combattere, nonostante lo strazio. Render giustizia a un pensiero libero, qui e in ogni luogo, ora e per sempre.
Si può argomentare che sia la violenza di attacco che quella di difesa facciano parte di un circolo chiuso, in cui entrambe le risposte diventano ceche e inadeguate. Tuttavia, da questo esplodere, il salto a un omicidio è un colpo all’etica della società: si rivela gratuito, crudele e, anche se non esattamente pre-meditato, decisamente contemplato.
Al contrario, riconosciamo la necessita' di una società che contempli l’atto del pensiero: Carlo Giuliani scriveva poesie, recitate nel film, e si soffermava: “E' nel carattere di Carlo voler capire”, dice la donna, e se le foto e i filmati non sono sufficienti a testimoniare il suo aggirarsi non-violento per il corteo, il suo assassinio rimane un uccisione della sua dignità: gli hanno sparato, l’hanno torturato con le ruote del veicolo, per poi infliggergli calci sul viso; e non era ancora deceduto.
E così, l’impotenza del corpo di Carlo disteso diventa un dato di fatto, che testimonia un fallimento sociale, culturale e politico, nonché la potenzialità di una logica perversa di prevaricazione tramite la violenza. Risulta palese che se un tale sistema prendesse il sopravvento, la possibilità di una resistenza non violenta si annullerebbe, e cosi lo stato di pace; stato che, unico, é in grado di garantire equità, perché come una poesia di De Luca dichiara nel film, “...piccoli, cresciuti o grandi, giovani, anziani o vecchi, al buio si è tutti uguali.”
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gianni quilici
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sabato 25 febbraio 2012
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un film-documentario che brucia
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Francesca Comencini interviene su una “materia che brucia”, la ricostruisce attraverso la forza di immagini reali e la lucidità, la scrupolosità, la passione, il dolore, la visionarietà affabulatoria di una madre che non si arrende.
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joe
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domenica 3 agosto 2008
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assurdo
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I video propogando del Nazismo sono oggi considerati spazzatura perche' girati proprio dai Nazisti e quindi facevano vedere/credere quello che loro volevano mettere nella mente delle persone... Questo film su Giuliani e' la stessa identica cosa (commentato dalla madre quindi LEGGERMENTE di parte). Come fare un film sulla Russia girato da Stalin dove lui esalta il comunismo e in strada la gente muore di fame perche' compra il pane a fette.
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(di lalli)
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luca
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sabato 1 dicembre 2007
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vergogna
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La storia di Giuliani Carlo è lo specchio dell'attuale società italiana. Chi compie quotidianamente il prorpio umile dovere per dare un reale contributo alla nostra pessima situazione rimane un signor nessuno, anzi spesso criticato o ridicolizzato, mentre vengono glorificati personaggi di stampo terroristico come il sig. Giuliani. Sono padre, e come tale, mi vergognerei ad uscire di casa sapendo di avere dato una educazione simile a quella ricevuta da Carlo. Mi immagino la vergogna e la pena che proverei a vedere mio figlio assalire, devastare, colpire, distruggere...e morire per sua esclusiva colpa. Dove stà l'ideale nella manifestazione di violenza che questi giovani propongono. L'ideale stà nel lavoro, nella famiglia, nel rispetto del prossimo e delle leggi anche quando non vengono condivise, chi rispetta ciò è il vero eroe dei nostri tempi.
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La storia di Giuliani Carlo è lo specchio dell'attuale società italiana. Chi compie quotidianamente il prorpio umile dovere per dare un reale contributo alla nostra pessima situazione rimane un signor nessuno, anzi spesso criticato o ridicolizzato, mentre vengono glorificati personaggi di stampo terroristico come il sig. Giuliani. Sono padre, e come tale, mi vergognerei ad uscire di casa sapendo di avere dato una educazione simile a quella ricevuta da Carlo. Mi immagino la vergogna e la pena che proverei a vedere mio figlio assalire, devastare, colpire, distruggere...e morire per sua esclusiva colpa. Dove stà l'ideale nella manifestazione di violenza che questi giovani propongono. L'ideale stà nel lavoro, nella famiglia, nel rispetto del prossimo e delle leggi anche quando non vengono condivise, chi rispetta ciò è il vero eroe dei nostri tempi. Non esiste nessuna ragione o ideologia che autorizzi la violenza premeditata e pianificata a tavolino come accaduto a Genova e chi è responsabile dei propri guai pinga se stesso. Luca.
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[+] e la violenza delle "forze dell'ordine???"
(di lalli)
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[+] caro lalli , lascia perdere !!!
(di alexscorpio)
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spoerri
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domenica 18 novembre 2007
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basta!
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basta!
è assurdo! prendere ad esempio uno squilibrato criminale! strumentalizzare la sua morte in nome di pura ideologia.
Se Carlo Giuliani potrà mai essere una vera vittima lo sarà solo di chi strumentalizza la sua morte, di quelle persone che non aspettano altro che una scusa per dar contro alle istituzioni alle quali mirano.
E che oltretutto gettano discredito alla parte politica a cui credono di appartenere.
ma in realtà, i fatti di Genova lo hanno dimostrato, si sono comportati loro da fascisti distruggendo negozzi macchine ed altro a poveretti che non avevano nulla a che fare con il loro delirio.
In quanto a Giuliani, oltre che all'estintore in mano, aveva anche il passamontagna, segno che le sue intenzioni erano criminali altrimenti perchè nascondersi?
La polizia cercava s
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basta!
è assurdo! prendere ad esempio uno squilibrato criminale! strumentalizzare la sua morte in nome di pura ideologia.
Se Carlo Giuliani potrà mai essere una vera vittima lo sarà solo di chi strumentalizza la sua morte, di quelle persone che non aspettano altro che una scusa per dar contro alle istituzioni alle quali mirano.
E che oltretutto gettano discredito alla parte politica a cui credono di appartenere.
ma in realtà, i fatti di Genova lo hanno dimostrato, si sono comportati loro da fascisti distruggendo negozzi macchine ed altro a poveretti che non avevano nulla a che fare con il loro delirio.
In quanto a Giuliani, oltre che all'estintore in mano, aveva anche il passamontagna, segno che le sue intenzioni erano criminali altrimenti perchè nascondersi?
La polizia cercava solo di contenere un moto distruttivo enorme; ma se a morire fosse stato un poliziotto (magari colpito dall'estintore di Giuliani) i "distruttori" lo avrebbero ricordato?
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[+] acab
(di uastasi)
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sasds
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martedì 13 novembre 2007
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(17\11\07 manifestazione a genova)
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Forse avete visto il film, ma non sapete assolutamente quello che è successo in qui giorni. Carlo Giuliani nel momento in cui prende in mano l'estintore per colpire la camionetta dei carabinieri vede di fronte a lui probabilmente un ufficiale che sta puntando una pistola contro la folla(eh si, non è stato un giovane carabiniere per giunta di leva). La coerenza non viene a mancare in lui, ma in tutte quelle istituzioni che dovrebbero proteggere le persone e non massacrarle di colpi oppure, come in questo caso, ucciderle perchè urlano il bisogno di un mondo migliore. Ma come tutti possiamo ben capire ancora oggi viviamo in un regime fascista, almeno per quanto riguarda l'informazione, che viene continuamente censurata o modificata a prorpio piacimento; per questo dico a tutti voi che credete che Carlo fosse un criminale di informarvi, su internet, sui giornali, guardando film e documentari, perchè la storia italiana di cui anche voi fate perte, non venga ancora una volta riscritta.
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Forse avete visto il film, ma non sapete assolutamente quello che è successo in qui giorni. Carlo Giuliani nel momento in cui prende in mano l'estintore per colpire la camionetta dei carabinieri vede di fronte a lui probabilmente un ufficiale che sta puntando una pistola contro la folla(eh si, non è stato un giovane carabiniere per giunta di leva). La coerenza non viene a mancare in lui, ma in tutte quelle istituzioni che dovrebbero proteggere le persone e non massacrarle di colpi oppure, come in questo caso, ucciderle perchè urlano il bisogno di un mondo migliore. Ma come tutti possiamo ben capire ancora oggi viviamo in un regime fascista, almeno per quanto riguarda l'informazione, che viene continuamente censurata o modificata a prorpio piacimento; per questo dico a tutti voi che credete che Carlo fosse un criminale di informarvi, su internet, sui giornali, guardando film e documentari, perchè la storia italiana di cui anche voi fate perte, non venga ancora una volta riscritta. Spero che il mio appello possa servire in qualche modo, anche in piccola parte a farvi capire che un mondo diverso è possibile e che se non sarete voi a crearlo allora rimarrà in mano a chi vi racconta la bella favola del piedi piatti che ha salvato Genova UCCIDENDO un ragazzo il cui unico crimine è stato quello di difendersi e di difendere quelli che gli stanno intorno. Gli stessi che ora rischiano dai 6 ai 16 anni di carcere, in quanto vittime della "nuova" politica del terrore che con gli arresti di milano 2006, torino 2005 e genova 2001, (ma non solo) si sta facendo strada verso la sua realizzazione. Ma voi continuate pure a chiamare Carlo Giuliani un criminale, rimanete nell'ignoranza, lasciate che chi comanda vi dica cosa succede ed è successo ignorando completamente ciò che è la realtà dei fatti, la realtà italiana, che siete anche voi.
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[+] complimenti
(di lalli)
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lalli
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mercoledì 29 agosto 2007
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carlo vive
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x nn dimenticare mai quei giorni di fascismo. CARLO è VIVO!!
GUARDATE TUTTI QUESTO FILM , NN FERMATEVI A QUELLO CHE PASSANO IN TELEVISIONE!!!
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schifo
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sabato 21 luglio 2007
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patetico un figlio delinquente genitori ai salotti
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Pazzesco che si debba pubblicare roba simile.
[+] e allora le forze dell'ordine ?
(di alexscorpio)
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debora228
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venerdì 20 luglio 2007
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ma cm si fa!?
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Come si fa a dedicare una scuola in africa a uno che ha fatto quello che ha fatto lui!? la scuola, simbolo dell'istruzione e della cultura dedicata a uno che di cultura da cm si è comportato non ne aveva... è dedicata a lui pure una stanza al senato!! è una vergogna...e poi ci si lamenta xke l'italia si fa ridere dietro...
DEDICARE UN PEZZO DI SENATO (uno dei luoghi SIMBOLO dello Stato) A UNO CHE HA OFFESO I CORPI DELLO STATO IN QUEL MODO!? eh sì..faceva parte si associazioni pacifiste ovviamente.. che coerenza..proprio da farci un film
[+] vergognati
(di lalli)
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[+] vergogna
(di ...)
[ - ] vergogna
[+] essendo di destra è logico che parli cosi' !!!
(di alexscorpio)
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ma bastaaaaaaaaaaaaaa!!!
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mercoledì 27 giugno 2007
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incredibile vergogna
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un filmaccio vergognoso, stalinista, guerrafondaio e prottettore del crimine. Da vietare e da dimenticare per il bene dell'umanità. Giuliani un idolo? HA AVUTO QUEL CHE MERITAVA!!!GODO!!!
[+] rideremo tutti quando morirai
(di ffff)
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[+] vergognati
(di lalli)
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[+] commento tipicamente fascista !!!
(di alexscorpio)
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