elgatoloco
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sabato 18 maggio 2019
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grande film "spionistico"di sir alfred
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"Danger"(1942)di Sir Alfred Hitchcock, da un suo soggetto originale, è un film straordinario, come tutto quanto sir Alfred abbia realizzato. Bianco e nero eccelso,al servizio della causa bellica, che era causa della libertà contro l'oppressione nazifascista, in particolare con l'infiltrazione di spie filo-naziste negli States nei gangli del potere, in specie economico, dove, con sabotaggi, si cercava di colpire soprattutto industrie belliche e nodi di passaggio relativi ai trasporti(le formidabili sequenze, oltre a quelle iniziali, relative al sabotaggio in fabbrica, relative all'esplosione della diga), la cui valenza bellica è assolutamente chiara, senza bisogno di sottolinearne ulteriormente l'importanza.
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"Danger"(1942)di Sir Alfred Hitchcock, da un suo soggetto originale, è un film straordinario, come tutto quanto sir Alfred abbia realizzato. Bianco e nero eccelso,al servizio della causa bellica, che era causa della libertà contro l'oppressione nazifascista, in particolare con l'infiltrazione di spie filo-naziste negli States nei gangli del potere, in specie economico, dove, con sabotaggi, si cercava di colpire soprattutto industrie belliche e nodi di passaggio relativi ai trasporti(le formidabili sequenze, oltre a quelle iniziali, relative al sabotaggio in fabbrica, relative all'esplosione della diga), la cui valenza bellica è assolutamente chiara, senza bisogno di sottolinearne ulteriormente l'importanza. Nel film , ancora, formidabili le scene della tentata fuga del ricercato per il sabotaggio, in realtà innocente, con l'uso, geniale come sempre, del montaggio alternato. Ancora: la fuga dell'uomo con la ragazza, ancora scettica sulle sue eventuali responsabilità a riguardo del sabotaggio(meglio: del primo sabotaggio), quelle nella casa di Los Angeles, con tutta la serie di sequenze relative a balli e festa, quelle finali della "Statua della libertà", dove anche il tema della sindrome vertiginica, poi esemplificato e amplificato in "Vertigo"di fine anni 1950 , trova uno sviluppo molto importante. Da dire che queste accentuazione di"The Statue of Liberty"nella parte finale ha una funzione fondamentale in questa fase della lotta civile attraverso il medium film che Hitchcock, da buon britannico operante negli States(di cui non richiese mai il passaporto, conservando sempre quello dell'"United Kingdom", condusse già nel periodo britannico con "Sabotage"(1936- pessima abitudine, quella dei traduttori italiani, di tradurre qui"Danger"con"Sabotatori", inducendo appunto confusione conil citato"Sabotage"...), con "Secret Agent"(1936), sempre in Inghilterra, poi negli States con "Lifeboat"(1944), per non dire dello straordinario montaggio dei cadaveri della Shoah. Interpreti efficaci Robert Kummings, ALan Baxter, Priscilla Lane, Otto Kruger, tra gli altri. Una curiosità relativa alle musiche, qui di Frank Skinner(non parente del grande esponente del behaviorismo, almeno ritengo che così sia...), collaboratore di Htichcock solo in quest'ccasione, che propone un'insolita antologia di brani jazzistici. El Gato
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luca scialò
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lunedì 12 aprile 2010
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poliziesco dal sapore fiabesco
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In una fabbrica di armi belliche avviene un incidente nel cui incendio perde la vita un operaio. Dalle indagini si scopre che nell'estintore utilizzato da quest'ultimo vi era della benzina che avrebbe pertanto dilatato le fiamme; Barry Kane è il collega che ha passato all'operaio morto l'estintore sabotato, e per tanto viene accusato dalla polizia di aver organizzato l'atto vandalico ed è quindi ricercato. Barry è così costretto alla fuga ma al contempo, vuole scoprire la verità; scoprendo ben presto che dietro quel comune incidente sul lavoro si cela un attentato terroristico eversivo tramato da un organizzatissimo gruppo anti-democratico.
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In una fabbrica di armi belliche avviene un incidente nel cui incendio perde la vita un operaio. Dalle indagini si scopre che nell'estintore utilizzato da quest'ultimo vi era della benzina che avrebbe pertanto dilatato le fiamme; Barry Kane è il collega che ha passato all'operaio morto l'estintore sabotato, e per tanto viene accusato dalla polizia di aver organizzato l'atto vandalico ed è quindi ricercato. Barry è così costretto alla fuga ma al contempo, vuole scoprire la verità; scoprendo ben presto che dietro quel comune incidente sul lavoro si cela un attentato terroristico eversivo tramato da un organizzatissimo gruppo anti-democratico.
Poliziesco dalla trama intrigante e al contempo semplice e di facile apprendimento, a tratti si sviluppa come un'avventura fiabesca con una morale: le persone afflitte di handicap fisici sono molto più tolleranti e disponibili di quelle fisicamente "normali", spesso ipocrite e false. Ne sono esempi alcune persone incontrate da Barry durante la sua fuga: il cieco che lo ospita e lo ritiene innocente senza scadere in facili e automatiche accuse; o i fenomeni da barraccone del circo che lo nascondono sul proprio vagone. Comportamenti che fanno sentire in colpa la sua compagna di sventure, Patricia, che pure lo crede colpevole.
Suggestiva, e un pò inverosimile, la scena finale sulla statua della libertà, che lascia col fiato sospeso ancora oggi, sebbene il film risalga al 1942 e di tecnologie cinematografiche da allora ne sono passate sotto i ponti
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soullessguy
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mercoledì 13 agosto 2008
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amaro in bocca
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Alla scoperta della filmografia di Hitchcock, non ero ancora riuscito a trovare un lavoro che non mi avesse lasciato stupefatto alla fine (finora ho visto i grandi classici...in totale una decina di film). Ebbene, questo "Sabotatori" mi ha un pò deluso (complice sicuramente la grande aspettativa)...si apprezzano alcuni degli elementi più cari al grande maestro (la scala, la caduta, il sontuoso uso della suspence), eppure il film rimane troppo "leggero", si passa da una parte all'altra con troppa rapidità...fino alla famosa scena finale sulla statua della libertà che, per quanto spettacolare, lascia irrisolti la maggior parte (se non tutti) dei problemi lanciati: che fine fa la famosa organizzazione spionistica? Che fine la signora Sutton, Friedman (o come si scrive), il signor Tobin amante dei totalitarismi che vuole fuggire ai Caraibi? Che fine fanno i due amanti? Certo, si può presupporre, ma non si capisce.
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Alla scoperta della filmografia di Hitchcock, non ero ancora riuscito a trovare un lavoro che non mi avesse lasciato stupefatto alla fine (finora ho visto i grandi classici...in totale una decina di film). Ebbene, questo "Sabotatori" mi ha un pò deluso (complice sicuramente la grande aspettativa)...si apprezzano alcuni degli elementi più cari al grande maestro (la scala, la caduta, il sontuoso uso della suspence), eppure il film rimane troppo "leggero", si passa da una parte all'altra con troppa rapidità...fino alla famosa scena finale sulla statua della libertà che, per quanto spettacolare, lascia irrisolti la maggior parte (se non tutti) dei problemi lanciati: che fine fa la famosa organizzazione spionistica? Che fine la signora Sutton, Friedman (o come si scrive), il signor Tobin amante dei totalitarismi che vuole fuggire ai Caraibi? Che fine fanno i due amanti? Certo, si può presupporre, ma non si capisce. Come thriller in sè dunque non dispiace neanche tanto (penso che anche volendo, Hitchcock non riuscirebbe a rendere brutta una storia), se non fosse per alcune sbadataggini e quel fastidioso, patetico patriottismo americano che pervade tutto il film e che esplode nella discussione tra Barry e il sg. Tobin nella sequenza del ballo a casa della sg.ra Sutton. Cummings poi, non l'avevo mai visto all'opera, e l'ho trovato un mediocre attore.
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matte"95
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venerdì 22 giugno 2007
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grazie
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avete svelato il finale a chi non lo ha ancora visto,il film,come me,peraltro...uff!!!!!!!!
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th3cur3
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domenica 8 agosto 2004
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la trilogia di hitch sugli intrighi internazionali
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Un operaio (Robert Cummings) ingiustamente accusato, in tempo di guerra, di un sabotaggio a una fabbrica di aerei in cui perde la vita il suo migliore amico, è costretto a fuggire da Los Angeles a New York, in cerca del vero colpevole e inseguito dalla polizia. Si ritroverà coinvolto, insieme a una giovane donna (Priscilla Lane), in una serie di eventi, complotti e colpi di scena culminanti in un finale mozzafiato, ormai celebre, sulla statua della libertà. Il film rappresenta, a detta dello stesso regista, una sorta di trilogia col precedente Club dei 39 ed il successivo Intrigo Internazionale e merita quattro stelle proprio per questo.
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gio'
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mercoledì 7 gennaio 2004
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indimenticabile
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Bellissimo film di Hitchcock, molte sequenze sono memorabili, dalla carovana del circo, al ballo nel covo dei sabotatori, e per certo anche il finale è dei più belli e inattesi. Bravissimi gli attori da Otto Krueger a Norman Lloyd, senza dimenticare la bellissima Prioscilla Lane
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