dandy
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domenica 1 gennaio 2017
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buono.
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Dal romanzo "Roller Ball Murders" di William Morrison(che sceneggia)un film fantascientifico(o fantasportivo)che all'epoca ebbe un notevole successo e dovette sembrare provocatorio e apocalittico(anche se il finale è aperto alla speranza).Rivisto oggi,il peso degli anni si sente:sono maldestre sia la rappresentazione dei potenti e del futuro disumanizzato sia il discorso dello sport come strumento di repressione.Le parti migliori sono ovviamente quelle delle partite,complesse e brutali,ancora in grado di appassionare.Caan,perfetto,regge il film sulle sue spalle.L'uso della musica classica(Bach,Albinoni,Cajkovskij)risulta più enfatico che lirico.Le riprese si sono svolte tra Londra e Monaco.
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Dal romanzo "Roller Ball Murders" di William Morrison(che sceneggia)un film fantascientifico(o fantasportivo)che all'epoca ebbe un notevole successo e dovette sembrare provocatorio e apocalittico(anche se il finale è aperto alla speranza).Rivisto oggi,il peso degli anni si sente:sono maldestre sia la rappresentazione dei potenti e del futuro disumanizzato sia il discorso dello sport come strumento di repressione.Le parti migliori sono ovviamente quelle delle partite,complesse e brutali,ancora in grado di appassionare.Caan,perfetto,regge il film sulle sue spalle.L'uso della musica classica(Bach,Albinoni,Cajkovskij)risulta più enfatico che lirico.Le riprese si sono svolte tra Londra e Monaco.Insomma un film che si guarda piacevolmente,ma un pò sopravvalutato.Il remake del 2002 è da evitare a ogni costo.
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fabio57
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lunedì 9 maggio 2016
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film importante
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All'epoca fu un film rivoluzionario.Innanzitutto perchè descriveva l'abbrutimento della società del futuro, priva di valori e omologata completamente e poi per l'inbarbarimento dei costumi, che postulavano e propugnavano la diffusione di uno sport tanto violento quanto catartico, per un'umanità senza personalità individuali,conformista, priva di una qualsiasi ideologia e asservita al sistema.
Ha avuto un fiacco remake.
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vic fontaine
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domenica 14 marzo 2010
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un inno al libero arbitrio
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In un futuro apparentemente radioso, scaturito da guerre che hanno sostituito le Nazioni con le Corporazioni, archetipi economici che governano il mondo tramite un direttorio che pensa e decide per tutti, e dove fame e bisogno appaiono eliminati per sempre, il direttorio sostiene il Rollerball, sport violento che catalizza le frustrazioni represse del popolo. Houston è sede della Corporazione per l'Energia, sponsor della locale squadra di rollerball, campione del mondo in carica grazie anche al contributo del suo leader Jonathan E. (un intenso James Caan), il più grande giocatore di sempre, l'icona personificatrice del rollerball. Ed è questo che non va giù al potere: che qualcuno possa diventare più importante del gioco stesso, dato che ciò riafferma un valore (l'individuo) appiattito da una società che esercita una dittatura strisciante che ordina non di fare domande, non di chiedere il perchè delle cose, ma solo di contribuire al comune benessere.
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In un futuro apparentemente radioso, scaturito da guerre che hanno sostituito le Nazioni con le Corporazioni, archetipi economici che governano il mondo tramite un direttorio che pensa e decide per tutti, e dove fame e bisogno appaiono eliminati per sempre, il direttorio sostiene il Rollerball, sport violento che catalizza le frustrazioni represse del popolo. Houston è sede della Corporazione per l'Energia, sponsor della locale squadra di rollerball, campione del mondo in carica grazie anche al contributo del suo leader Jonathan E. (un intenso James Caan), il più grande giocatore di sempre, l'icona personificatrice del rollerball. Ed è questo che non va giù al potere: che qualcuno possa diventare più importante del gioco stesso, dato che ciò riafferma un valore (l'individuo) appiattito da una società che esercita una dittatura strisciante che ordina non di fare domande, non di chiedere il perchè delle cose, ma solo di contribuire al comune benessere. Il presidente della Corporazione (un mefistofelico John Houseman) chiede a Jonathan di farsi da parte, di ritirarsi dal gioco: Jonathan non vuole abbandonare la squadra, ed esige di sapere perché il sistema gli imponga di ritirarsi, e dopo che il sistema gli rivela le vere ragioni, decide di non mollare. Il sistema decide allora di cambiare in corsa le regole del gioco rendendole più brutali, prima togliendo le penalità per gli interventi più brutali e riducendo le sostituzioni (per la semifinale mondiale con Tokyo), e poi addirittura, per la finale contro New York, cancellando le sostituzioni e giocando senza limite di tempo (non più gioco, ma carneficina). Ciò sperando che Jonathan ci resti secco sul campo. Il finale è insieme claustrofobico (le due squadre si sono ammazzate ed eliminate a vicenda a forza di entrate brutali) ed entusiasmante (è rimasto in piedi il solo Jonathan, che dopo aver segnato l'inutile gol della vittoria percorre con aria di sfida l'arena del campo davanti a Bartholomew e a tutti i dirigenti, mentre la folla dei tifosi scandisce esaltata il suo nome). Il film sembra ideologicamente ambiguo (nonostante il sistema ordini e imponga, l'individuo sembra mantenere ancora un barlume di diritto di scelta, che il sistema tenta di aggirare a tutti i costi cambiando in corsa le regole), ma proprio questa ambiguità dà forza e spessore a tutto il film, giocato sul contrasto tra i gladiatori costretti ad andare in scena per il divertimento delle masse e l'uomo che riafferma se stesso rifiutandosi a tutti i costi di superare quel punto di non-ritorno. Molto bella la regia di Norman Jewison, con le scene sportive contrappuntate da momenti più intimisti (la casa di Jonathan, le relazioni con le fidanzate assegnate dal sistema, la visita al capezzale di Moonpie in fin di vita); una intensa fotografia, un montaggio serrato, una sceneggiatura di ferro e l'alto livello recitativo rendono questo film al tempo stesso spettacolare e capace di suscitare profonde riflessioni sul bisogno dell'individuo di riaffermare in ogni momento se stesso contro la minaccia seducente di un sistema totalizzante.
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marvelman
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sabato 22 novembre 2008
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meglio il remake !!!
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La stella in più è per James Caan che tiene in piedi tutto il film !!!
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antonio the rock
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martedì 12 agosto 2008
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roller ball:il futuro che ci attende.
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In un mondo dove ogni tipo di guerra è stata risolta,dove si è raggiunto un livello di ricchezza notevole in tutta la gerarchia sociale,dove sembra ormai che l’umanità abbia trovato la sua vera età aurea si avverte la necessità intrinseca nell’uomo di scaricare i suoi istinti bestiali e lo si fa se vogliamo “legalmente”. Il Roller Ball infatti, nonostante sia uno sport truce e senza scrupoli dove si può spesso morire è addirittura incentivato dalla classe dirigente:quella delle Corporazioni. Dacchè per tenere represse le frustrazioni delle masse e poter governare placidamente bisogna mettere “a nanna” qualsiasi opposizione interna al governo:e qual è il miglior modo se non quello di dare al popolo un po’ di spettacolo alla maniera dei gladiatori nelle arene?.
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In un mondo dove ogni tipo di guerra è stata risolta,dove si è raggiunto un livello di ricchezza notevole in tutta la gerarchia sociale,dove sembra ormai che l’umanità abbia trovato la sua vera età aurea si avverte la necessità intrinseca nell’uomo di scaricare i suoi istinti bestiali e lo si fa se vogliamo “legalmente”. Il Roller Ball infatti, nonostante sia uno sport truce e senza scrupoli dove si può spesso morire è addirittura incentivato dalla classe dirigente:quella delle Corporazioni. Dacchè per tenere represse le frustrazioni delle masse e poter governare placidamente bisogna mettere “a nanna” qualsiasi opposizione interna al governo:e qual è il miglior modo se non quello di dare al popolo un po’ di spettacolo alla maniera dei gladiatori nelle arene?. Questo sport violento viene trasmesso per interi giorni su tutte le emittenti televisive e l’eroe campione indiscusso di esso Jonathan E.(James Caan),può essere pericoloso per il sue maniere che lo contrappongono al sistema. Jonathan è il solo che si renda conto di come ci si trovi in una sorta di tirannide silente e tenta di fronte al Gigante corporativo di fare del suo esempio (in qualità di idolo delle masse) una scintilla per un cambiamento radicale nella società. Da questa lotta impari non può uscire che perdente agli occhi del mondo (che non verrà a sapere dei suoi intenti),ma vincente di per se stesso,poiché in grado di avere uno spirito pensante contrariamente ai manichini forgiati dai potenti che lo circondano.
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(di marvelman)
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biella9
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sabato 28 aprile 2007
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tre e mezzo
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Un bel film di Norman Jewison con un bravo(come sempre)James Caan nel ruolo principale.
Un film in cui il cinismo e la brutalità sono le cose più importanti al mondo.
Non ci sono più guerre ma solo questo gioco violento e crudo,il Rollerball.
Bella la storia,buona l'interpretazione di Caan e originali le sfide.3 stelle 1/2 sono più che giuste.
P.s quando inoltrerete i mezzi voti?
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