elgatoloco
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sabato 30 ottobre 2021
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eastwood forever
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"Magnum Force"(Ted POst, sceneggiatura di John Milius e Michael Cimino, dunque due futuri "superassi"non solo come sceneggiatori, ma anche come registi 1973), che mostra l'ispettore Harry Callahan trasferito in una sezione della polizia che gli interessa meno, ma che indaga su una serie di omicidi spaventosi mai chiariti, si trova di fronte alla realtà di quattro agenti srtraordinari tiratori-a proposito della 44 Magnum-che si dedicano alla"missione"di far fuori in modo illegale chi abbia dietro di sé gravi reati e una maniera impropria quanto gravemente illegale di rapportarsi alla comunità. In questa sorta di "descensus ad inferos"totalmente umana, Hayy dovrà scorprire che di questa sorta di"pol,izia segreta"fanno parte anche agenti dei quali mai avrebbe sospettato possibile essere affiliati ad una simile"squadra segreta".
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"Magnum Force"(Ted POst, sceneggiatura di John Milius e Michael Cimino, dunque due futuri "superassi"non solo come sceneggiatori, ma anche come registi 1973), che mostra l'ispettore Harry Callahan trasferito in una sezione della polizia che gli interessa meno, ma che indaga su una serie di omicidi spaventosi mai chiariti, si trova di fronte alla realtà di quattro agenti srtraordinari tiratori-a proposito della 44 Magnum-che si dedicano alla"missione"di far fuori in modo illegale chi abbia dietro di sé gravi reati e una maniera impropria quanto gravemente illegale di rapportarsi alla comunità. In questa sorta di "descensus ad inferos"totalmente umana, Hayy dovrà scorprire che di questa sorta di"pol,izia segreta"fanno parte anche agenti dei quali mai avrebbe sospettato possibile essere affiliati ad una simile"squadra segreta". Come di consueto,l'avrà vinta, anche se a prezzo di numerose delusioni e di altro. Secondo film della serie"Callahn", "Magnum FOrce", vede ancora una volta Clint Eastowood, allora aitante quarantenne(gli anni passano...)che dimostra come certi suoi metodi "spicci"di affrontare i criminali non siano etichettabili come"fascisti", in quanto, conoscendo comunque i limiti dell'agire umano, come dichiara più volte nel corso dei film, sa tenersi e manteners all'interno di un range d'ìazione che gli consente di non peccare di"hùbris", ossia di tracotanza, come insegnavano già gli antichi Elleni, e neppure di travalicare i limiti di leggi di cui pure conosce i limiti, sapendole comunque frutto di convenzioni(nel senso letterale del termline)come peraltro tutto il film mostra e dimostra molto ampiamente. Film pieno di colpi di scena, ad un ritmo notevolmente accelerato, in specie se paragonato a film dello stesso periodo, "Magnum Force"mostra come la maturità del personaggio, Anche in tutti i film successivi della serie(di cui uno notoriamente firmato da Eastowod anche come regista e regista comuqneu Clint lo era già anche ai tempi di questo film)il personaggio si atterrà a questo principio, che vale quasi come legge universalizzante..Gli (e le poche )interpreti sono bravi(e)quanto aderenza al ruolo, ma volutamente è sovradimensionato il ruolo di"Dirty Harry", di questa "leggenda vivente"che è Clint Eastowood, dove ormai, da anni, i, regista se non ha mai complektamente soppiantato l'interprete, lo ha però deicsamente ridimensioanto-relativizzato. Decisamente un film nel quale la mitizzazione di un certo tipo di agente di polizia USA emerge, contro fraintendimenti e interpretazioni inaffidabili. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 21 ottobre 2019
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non è quanto si crede, erroneamente
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Ted Post in questo"magnum Force"(1973, secondo episodio della serie Callahan)ci dà ancora una volta e più decisamente che altrove l'esempio di come l'attacco a questa serie di film sia data da una conoscenza imprecisa, assente e /o comunque molto carente., La violenza del famoso ispettore impersonato da Clint Eastwood, già allora resistente ad ogni forma di attacco, anche solo mediatico, si rivolge qui solo contro un gruppo di suoi colleghi agenti di poilizia(pur se "speciali"...)dai modi, questi sì oltremodo violenti e prepotenti, oltre a tutto non certo finalizzanti al"bene comune"(non in una logica, cioé, di superiore interesse dello stato, di interesse collettivo), ma di mero dominio personale e comunqe coriporativo.
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Ted Post in questo"magnum Force"(1973, secondo episodio della serie Callahan)ci dà ancora una volta e più decisamente che altrove l'esempio di come l'attacco a questa serie di film sia data da una conoscenza imprecisa, assente e /o comunque molto carente., La violenza del famoso ispettore impersonato da Clint Eastwood, già allora resistente ad ogni forma di attacco, anche solo mediatico, si rivolge qui solo contro un gruppo di suoi colleghi agenti di poilizia(pur se "speciali"...)dai modi, questi sì oltremodo violenti e prepotenti, oltre a tutto non certo finalizzanti al"bene comune"(non in una logica, cioé, di superiore interesse dello stato, di interesse collettivo), ma di mero dominio personale e comunqe coriporativo. Dunque, se vogliamo metterla/descriverla così, la situazione: i "nazifascisti"sono loro, gli agenti del gruppo speciale violento, non il ligio (ma non ai superiori, alla legge!)ispettore mitizzato dalla serie; un analogo equivoco c'era stato, a parere della mia pochezza, a proposito di un interprete come Charles Bronson in"Death Wish"di Michael Winner, dove la violenza del"giustiziere"era rivolta contro i violenti della notte/morte... Spesso equivoci come questo sono stati inevitabili, ma proprio per ignoranza speicifica del film/dei film in questione, ignoranza spesso data dal pregiudizio verso l'attore o verso le concezioni (idee, diciamo più sem,plicemente, dato che non fredo che Eastwood o peggio Bronson siano/siano stati pensatori politici,,,,ma forse mi sbaglio,,,)attribuite a questi interpreti,. Qui, la regia di Post funziona molto bene, Eastwood è ben conscio che senza sombrero...,no, scherzavo, ma era ben conscio di quanto diceva, appunto scherzando, Sergio Leone quando lo dirigeva nei primi tre suoi classici spaghetti western, ossia che spesso anche ll modo di atteggiarsi cambia la"location"dell'attore ma anche il suo modo di stare nel film. Gli altri/le altre interprreti, poi, "funzionanO"anche'essi/e decisamente bene, in questo"ottimo modo"di realizzare cinema, che ha realizzato prodotti(se proprio non vogliamo dire"opere")di indubbia qualità. El Gato.
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giuseppetoro
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mercoledì 2 gennaio 2019
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proprio un bel film
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Un film poliziesco d altri tempi, spettacolare
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elgatoloco
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venerdì 28 settembre 2018
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magnum force cum tibi
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"Magnum Force"(1973, Ted Post, scritto da John Milius e Michael Cimino!)ripropone l'ispettore Harry Callaghan, reso impeccabilmente, anzi molto di più, da Clint Eastwood, in una nuova"avventura"(in realtà molto seria): 4 agenti di polizia vogliono fare(e farsi, diremmo) giustizia da soli, scavalcando leggi e disposizioni di legge. A conferma del fatto che "Dirty Harry", come ironicamente si chiamava il primo film, non è un "fascista sans loi", ma uno che vuole far rsipettare le leggi, soprattutto contro assassini, rapinatori violenti, spacciatori etc., con una"certa decisione". UN tipo, se si vuole, decisamente"tosto"ma comunque al servizio del cittadino.
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"Magnum Force"(1973, Ted Post, scritto da John Milius e Michael Cimino!)ripropone l'ispettore Harry Callaghan, reso impeccabilmente, anzi molto di più, da Clint Eastwood, in una nuova"avventura"(in realtà molto seria): 4 agenti di polizia vogliono fare(e farsi, diremmo) giustizia da soli, scavalcando leggi e disposizioni di legge. A conferma del fatto che "Dirty Harry", come ironicamente si chiamava il primo film, non è un "fascista sans loi", ma uno che vuole far rsipettare le leggi, soprattutto contro assassini, rapinatori violenti, spacciatori etc., con una"certa decisione". UN tipo, se si vuole, decisamente"tosto"ma comunque al servizio del cittadino. Che poi i metodi siano s brigativi, è vero, ma, appunto, al servizio dell'efficienza. Da cibnsiderare, anche, che Eastwood nel 1973 era già al suo terzo.quarto film come regista-autore(e Eastwood, salvo che in Italia, è considerato pienamente un autore, anzi un grande autore). Come ritmo, come taglio e da ogni punto di vista(anche la musica di Lalo Schifrin, tra l'altro)ci siamo: "Magnum Force"è uno di quei film che in una rassegna antologica ci stanno in pieno, anzi sono da collocare nettamente ai primi posti, in ogni senso. Hal Holbrook, qui, è l'antieroe. El Gato
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rascianvefettelilruss
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martedì 10 luglio 2018
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non solo ogni uomo ogni donna, altrettanto film co
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un filmone non sembra possibile andare oltre il picco
dello storico ispettore,
guardabile 24h a piacimento, se ne aveva di film
fatti 34 ora senza
titubare ne dubitare l'ispettore
piazza una 44 magnum per l'ispettore
callaghan sei colpi in canna e spettacolo garantito al 100%,
non è da 6 ma da 9 con tutte le tresche possibili
e in realtà un cavolo, burattini per conto
loro... corrotti o a papparsi lo stipendio, dell'ispettore,
e i rosei colleghi che sgominano con quella
loro aggressività assurda da mastini nonchè
un pò surreale da teppisti in realtà bande organizzate, con
qualche loro collaboratrice? a sua insaputa? e per
finire tipo napoleone.
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un filmone non sembra possibile andare oltre il picco
dello storico ispettore,
guardabile 24h a piacimento, se ne aveva di film
fatti 34 ora senza
titubare ne dubitare l'ispettore
piazza una 44 magnum per l'ispettore
callaghan sei colpi in canna e spettacolo garantito al 100%,
non è da 6 ma da 9 con tutte le tresche possibili
e in realtà un cavolo, burattini per conto
loro... corrotti o a papparsi lo stipendio, dell'ispettore,
e i rosei colleghi che sgominano con quella
loro aggressività assurda da mastini nonchè
un pò surreale da teppisti in realtà bande organizzate, con
qualche loro collaboratrice? a sua insaputa? e per
finire tipo napoleone... nella steppa, cioè
tipo 4,6 frittelle, per le loro regole... e per l'encomio
nonchè il vanto dell'ispettore, spettacolo e divertimento assoluto.
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toty bottalla
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martedì 2 febbraio 2016
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mani d'autore sul poliziesco per eccellenza!
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L'ispettore Callaghan (Clint Eastwood) risolve con semplicità situazioni complicate ma poi con difficoltà ed eroismo scopre alcuni colleghi insospettabili che praticavano giustizia sommaria...La personalità e la bravura di Eastwood bastano e avanzano a garantire uno spettacolo godibile nel suo insieme, una storia poliziesca di buoni e cattivi che confinano col dubbio che forse, di questi tempi e con le giuste misure, una forma così estrema...Non sarebbe una cattiva idea. Saluti.
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onufrio
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martedì 22 dicembre 2015
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harry e la sua 44 magnum
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Secondo episodio della serie de "l'Ispettore Callahan", che in questa occasione deve indagare, sempre a modo suo, su degli strani omicidi che avvengono nelle strade di San Francisco; a venire assassinati sono tutti dei malviventi, ladri, mafiosi, assassini, insomma una sorte di giustiziere della notte che opera anche in pieno giorno, fino a quando a venire assassinato sarà anche un agente di polizia, caro amico di Harry Callahan.
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filmitico
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venerdì 13 febbraio 2015
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un film di, cimino milius, fantastico.
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questa è la storia dei misteri e dei perchè, ci si
chiedeva perchè, una canaglia come harry, con tutte le abilità
e capace di risolvere qualsiasi caso, si trovasse tramite la storia,
svolgendo i propri doveri; a percepire
di distruggere fiaccando il sentimento a qualcuno
che, si trovava più in alto del medesimo;
sensazione direi surreale, e soprattutto, a
non raccapezzarsi al come, avendo vinto tutte le volte contro quel
tipo di fuorilegge, potesse aver trovato, tanto filo da torcere, una cosa
che aveva poverino perplesso harry, le risposte sono
evidenti nella storia del film,
sembravano e sembrano appartenere a
convizioni etniche.
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questa è la storia dei misteri e dei perchè, ci si
chiedeva perchè, una canaglia come harry, con tutte le abilità
e capace di risolvere qualsiasi caso, si trovasse tramite la storia,
svolgendo i propri doveri; a percepire
di distruggere fiaccando il sentimento a qualcuno
che, si trovava più in alto del medesimo;
sensazione direi surreale, e soprattutto, a
non raccapezzarsi al come, avendo vinto tutte le volte contro quel
tipo di fuorilegge, potesse aver trovato, tanto filo da torcere, una cosa
che aveva poverino perplesso harry, le risposte sono
evidenti nella storia del film,
sembravano e sembrano appartenere a
convizioni etniche..., ma se i giovani, se i giovani, vogliono farsi la legge
da sè..., sono presto trovate tante risposte, e quando
propongono a harry, l'inaccettabile..., << o con noi o contro..., Vi siete
sbagliati direi sul mio conto >> risponde il temerario ispettore,
risolvendo così un caso di un livello
di difficoltà notevole, sottoponendo alla legge
prove e criminali misconosciuti, per un film degno della nomination
per gli oscar, poi fioccati come sappiamo tramite l'utilizzo
di tematiche differenti dal solito, un action movie strabiliante direi.
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ultimoboyscout
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sabato 3 novembre 2012
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ogni uomo deve conoscere i propri limiti.
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Secondo capitolo della saga incentrata sul personaggio del durissimo Ispettore di Polizia: l'azione si svolge sempre a San Francisco, dove un gruppetto di uomini sta facendo piazza pulita di criminali che riescono a farla franca di fronte alla Legge. Callaghan sospetta che siano delle reclute della Polizia a ucciderli. L'azione è sempre serrata e costante ma il film paga il cambio di regia, Post non emula Siegel, è molto meno efficace, meno innovativo e visionario e il personaggio stesso del protagonista ha decisamente meno stile poiche gli sceneggiatori Milius e Cimino cercano di dargli un profilo diversl, smussato rispetto al primo episodio in cui Callaghan era stato accusato di essere un fascista.
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Secondo capitolo della saga incentrata sul personaggio del durissimo Ispettore di Polizia: l'azione si svolge sempre a San Francisco, dove un gruppetto di uomini sta facendo piazza pulita di criminali che riescono a farla franca di fronte alla Legge. Callaghan sospetta che siano delle reclute della Polizia a ucciderli. L'azione è sempre serrata e costante ma il film paga il cambio di regia, Post non emula Siegel, è molto meno efficace, meno innovativo e visionario e il personaggio stesso del protagonista ha decisamente meno stile poiche gli sceneggiatori Milius e Cimino cercano di dargli un profilo diversl, smussato rispetto al primo episodio in cui Callaghan era stato accusato di essere un fascista. Il messaggio comunque non lascia troppi dubbi: la legge va assolutamente rispettata, costi quel che costi e Callaghan si occupa sempre in primissima persona di giustiziare chi non lo fa. Il film non brilla per originalità, la storia di bypassare i tribunali e farsi giustizia da soli è vecchia se non vecchissima, la sceneggiattura scivola su qualche clichè ed esalta un machismo conservatorista necessario a tratteggiare il profilo di Callaghan. Anche la coppia poliziotto bianco-poliziotto nero funziona decisamente bene col primo rude e istintivo e il secondo pacato e riflessivo, come il cinema ne mostrerà tantissime successivamente ("Arma letale" qualcosa ha preso da questo film). Ma una delle cose meglio riuscite è la colonna sonora di lalo Schifrin, davvero incisiva con musiche che indovinano regolarmente il momento. Il film rafforza l'immagine di Callaghan come figura popolare e icona della società, grossi meriti vanno a Eastwood e alla sua perfetta interpretazione del ruolo, al suo ghigno e al suo sguardo leggendario. Un nuovo western metropolitano che sostituisce la polvere con i grattacieli e in cui Post ha l'unico ma enorme merito di costruire la pellicola attorno a Eastwood e al suo personaggio, facendosi da parte.
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elfo_oscuro
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sabato 29 ottobre 2011
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ogni uomo dovrebbe conoscere i propri limiti
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Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan” è il secondo capitolo della serie dedicata al noto poliziotto burbero interpretato da Clint Eastwood. Uscito due anni dopo il fortunato capostipite, il film ottenne un successo ancora maggiore (44 milioni di dollari solo in America), non risentendo del cambio di regista, Ted Post al posto di Don Siegel, e del cambio di autori, con la sceneggiatura che vede le firme di John Milius, che già aveva collaborato alla stesura dello script del primo film pur non essendo accreditato, e di Michael Cimino, il futuro regista che cinque anni dopo avrebbe diretto il cult “Il cacciatore”.
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Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan” è il secondo capitolo della serie dedicata al noto poliziotto burbero interpretato da Clint Eastwood. Uscito due anni dopo il fortunato capostipite, il film ottenne un successo ancora maggiore (44 milioni di dollari solo in America), non risentendo del cambio di regista, Ted Post al posto di Don Siegel, e del cambio di autori, con la sceneggiatura che vede le firme di John Milius, che già aveva collaborato alla stesura dello script del primo film pur non essendo accreditato, e di Michael Cimino, il futuro regista che cinque anni dopo avrebbe diretto il cult “Il cacciatore”.
La pellicola si presenta decisamente più asciutta rispetto a “Il caso Scorpio è tuo”: l’uso della colonna sonora è minimo e viene privilegiato il suono diegetico, fattore che amplifica il realismo dell’azione da una parte, ma penalizza il grado di coinvolgimento dall’altra; i vari omicidi poi sono girati con piglio secco, senza “infiorettature”, scelta che li rende piuttosto crudi ed efficaci; infine anche Callaghan viene un po’ inaridito, risultando meno ironico. Il risultato è un poliziesco di buon livello, con diverse sequenze ben girate, e che poggia su uno script interessante: al centro ci sono ancora le inefficienze della polizia e la tentazione della giustizia fai da te (i cattivi sono una banda di giustizieri che vorrebbero con loro anche Callaghan, visti i suoi trascorsi), tematiche che tuttora fanno riflettere.
Il problema della pellicola sta però in una narrazione talvolta distaccata e fredda, che alla fine fa avvertire la durata vicina alle due ore (a tal proposito questo capitolo è il più lungo della serie). “Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan” è per concludere un sequel che non supera il predecessore ma neanche lo fa rimpiangere. Nel cast potete trovare un volto celebre della tv, ovvero David Soul, l’Hutch della serie “Starsky & Hutch”.
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