elgatoloco
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lunedì 15 giugno 2020
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a great sordi forever
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Film praticamente dell'esorido di Alberto Sordi, questo"Piccola posta"(diretto da Steno, che l'ha scritto con Lucio Fulci e Sandro Continenza, , ma sono quasi certi anche gli apporti di Sordi e della Valeri nella scrittura delle loro rispettive parti, 1955), un film esilarante per davvero, nel quale Franca Valeri è"lady Eva", ossia la redattrice della "Piccola Posta", che risponde alle lettrici e ai lettori fornendo consigli su tematiche delle quali non sa nulla(è un classico delle rvviste non solo femminili, ma"a grande diffusione", anche se oggi c'è maggiore controllo nel settore, riseptto a 65 anni fa, certamente.
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Film praticamente dell'esorido di Alberto Sordi, questo"Piccola posta"(diretto da Steno, che l'ha scritto con Lucio Fulci e Sandro Continenza, , ma sono quasi certi anche gli apporti di Sordi e della Valeri nella scrittura delle loro rispettive parti, 1955), un film esilarante per davvero, nel quale Franca Valeri è"lady Eva", ossia la redattrice della "Piccola Posta", che risponde alle lettrici e ai lettori fornendo consigli su tematiche delle quali non sa nulla(è un classico delle rvviste non solo femminili, ma"a grande diffusione", anche se oggi c'è maggiore controllo nel settore, riseptto a 65 anni fa, certamente...)mentre Sordi, barone p presunto tale, fa il direttore-gestore di una casa di riposo per anziane signore recche, di ci semplicemente aspetta che muoinano, ovviamente per impossessarsi della copiose eredità- Tutto è perlatro programmato in questo modo, ossia per estorcere denato, appunto, alle"vecchiette", in genere robustimme donne anzinae, capaci di infischaisene delle cattive intenzioni del rapace direttore, in quanto , per es., quando egli prepara loro un bagno gelato , lo buttano nella vasca facendogli soffrire le pene d'infenro e mandandolo quasi a congelarsi senza nessuna remora... Lui, comunque, persevera, finendo però in prigione, anche per opera di un solerte vigile.asirante poliziotto, interpretato da Peppino De Filippo, in un film che vede anche una partecipazione/caratterzzazione di Luciano Salce, efficace ma troppo breve per essere opportunamente valutata. Un bianco e nero efficace, per rendere la doppiezza del personaggio di Albertone, che rende in maniera eccelsa il personaggio del losco truffatore, che sa alternare il jargon da aristocratico"effeminato"al rude romanesco, con punte però, quando tirona al"suo ruolo"a venature decisamente toscaneggianti. Film molto"parlato", ma non meno agito, a dimostrazione del fatto che i film"d'antan"sapevano essere"cattivi"come quelli di decenni successivi, senza mai indulgere alla volgarità(che comunque non sarebbe stata consenita dalla censura). Dal Canto suo, Franca Valeri, altro straordinario di vera e grande attrice, che ora compie cent'anni, pur impersonando la resposanbile della"piccola posta"con il millantato nome di n'0aristocratica polacca, è invece una scalta donna italiana, che sfrutta le"debolezze" e i sogni di molti uomini e di molte donne, dimostrando di saper alternare registri espressivi(anche linguistici)diversissimi, Tra le/gli altri intepreti, il caratterista Mimmo Carotenuto, troppo spesso colpevolente dimenticato e/o bypassato Peppino de Filippo nelo sketch quasi inziale nel quale invitat a casa per l'anniversario di mattrimonio anche il suo "capo", cosa che lui ignora, comportandosi dunque da ignaro, con conseguenze esilaranti per gli spettaori ma indubbiamente meno per lui stesso., Nanda Primvera,ma anhe Nicoletta Orsomando, una delle stroiche"annunciatrici"RAI, che interpreta il suo stesso ruolo e tanti(e altri/e, che là inixiavano un percorso che sarebbe stato fulgigo per alcuni/e, di"nromale amministrazione"per altre(i. UN solido film sordiano, nella quale Albertone e Franca Valeri inizianvano a profilarsi come grandi intepreti... El Gato
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elgatoloco
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sabato 11 aprile 2020
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sceneggiatura leggera, film straordinario con sord
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lò mito dei settimnali popolari in"Piccola posta"(1955, Steno, scritto con Lucio Fulci, poi anche eccelso regista e Sandro Continenza)e quanto ruota intorno allo stesso, in questo bianco e nero che ci mostra mass.media che oggi, con tanto di blog, social etc.fanno"ridere"o meglio pensare a che cosa sarebbe la società e a che cosa saremmo noi se fossimo ancora a quel punto, il che non vuol dire dare un giudizio di valore(meglip-peggio o altro in temrini valutativi di postivio-negativo...). Fillm irresisbile con Sordi che disegna un barone squattrinato , che estorce soldi(o almeno prova a farlo)alle vecchiette di una casa di riposo, che lui dirige, e con Franca Valeri, straordinaria anche lei che dirige"Piccola posta", appunto.
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lò mito dei settimnali popolari in"Piccola posta"(1955, Steno, scritto con Lucio Fulci, poi anche eccelso regista e Sandro Continenza)e quanto ruota intorno allo stesso, in questo bianco e nero che ci mostra mass.media che oggi, con tanto di blog, social etc.fanno"ridere"o meglio pensare a che cosa sarebbe la società e a che cosa saremmo noi se fossimo ancora a quel punto, il che non vuol dire dare un giudizio di valore(meglip-peggio o altro in temrini valutativi di postivio-negativo...). Fillm irresisbile con Sordi che disegna un barone squattrinato , che estorce soldi(o almeno prova a farlo)alle vecchiette di una casa di riposo, che lui dirige, e con Franca Valeri, straordinaria anche lei che dirige"Piccola posta", appunto. Lei che si finge una"lady"polacca, mentre in realtà è una "romanaccia", lui(Sordi)che invece quanto fa il barone in pubblico esibisce un italiano fluente, con pronuncia toscana(sarebbe un"D'Arezzo"), quando invece è tra sé o anche con qualche amicone diventa un volgarone ed esibisce"Aho"a tutto spiano, simpaticamente volgare, gretto, cinico, capace solo di far"schiattare la vecchia"per estorcele il"dovuto"...Cinicamente quanto simpaticamente un film che mette alla berlina vizi italioti(non solo, si dirà, ma soprattutto...)in una chiave che oscilla tra disincanto programmatico, ironia anche perfida, bestialità e sorriso, dove Sordi e la Valeri sono mattatori assoluti, certo, ma comunque "incrociano"personaggi incredibili, come Peppino de Filippo, nei panni di un vigile, Luciano Salce quale puro caratterista che rende un aristocratico o sedicente tale che parla con forte accento tedesco(uno dei bersagli tipici dell'uomo di spettacolo Salce, regista, sceneggiatore, attore, show.man nonostante il fisico, anche negli anni decisamente posteriori della satira radiofonica...), altri ancora(Memmo Carotenuto, Nanda Primavera etc.)che contribuiscono a far andare avanti uno spettacolo (il fim, nelllo specifico)che non languisce mai, non ha mai momenti di stanca, di fiacca, di ripeigamento su di sé, ma riesce ad essere sempre"effervescente", zampillante. Un film brillantissimo, dove sceneggiautra e regia si fondono, dove ogni scena non è mai pletorica, ma sempre"piena". Impagabili i momenti nei quali "Albertone"cerca di far cadere una vecchietta in una vasca da bagno nella quale aveva inserito dei pezzi di ghiaccio anche decisamente consistenti...ci finisce dentro lui, "gettato"dall'anziana signora... Sono i primi film, anzi se non erro il primo di Sordi e non si potrebbe fare di meglio. IN seguito, forse, c'è un"affinamento", un "perfezionamento"anche perché il film non aveva riscosso un grande successo, ma sostanzialmente qui siamo già a livelli più che "alti", diremmo quasi altissimi. con una comicità, dove poi tutto si conclude nel"milgiore dei modi"per lo spettatore benpensante(altrimenti sarebbe intervenuta la censura, ovviamente)ma intanto la satura e anche la stessa comicità vengono ad essere così"cattive", corrosive, da non aver nulla da invidiare a chi verrà dopo, come, per fare solo un nome, Mel Brooks... Grande cinema, quasi un"contraltare"al serio neorealismo, "the other side of the cinema", con una percenttuale di implicita critica al malcostume che non ha uguali. E, proposto in qquel modo, il film non credo abbia subito particolari"rappresaglie"censorie con tagli e proibizioni... El Gato
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gianco
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venerdì 21 dicembre 2001
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buono
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sullo sfondo di una futile vicenduola umoristica che ha per protagonista una nota rubrica giornalistica, si susseguono episodi gustosi tra i quali spicca una deliziosa Franca Valeri ed un Sordi straripante, per il quale vale davvero la pena vedere il film. Accettabile pure Peppino De Filippo, che in coppia con Albertone Sordi meritava più spazio
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