manhunt
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domenica 28 novembre 2021
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walter
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Sono le critiche di incompetenti (che di cinema non conoscono neanche il colore delle poltroncine)che hanno inesorabilmente condizionato Francesco Nuti ad un declino artistico,persone che non sanno riconoscerne il talento a prescindere dalla diversita' del film.Le riprese di "Occhiopinocchio" sono fatte molto bene,certo sono diverse dai soliti film (che ricordo hanno sempre incassato molto),la recitazione e' piu' che buona e la storia si puo' catalogare come un pinocchio originale e diverso (molto meglio del pinocchio di Benigni).Bisogna vederlo come un film diverso e drammatico da tutte le commedie che ha fatto,solo cosi' si puo' apprezzare questo film che a mio avviso rimane uno dei migliori di Francesco,alla barba di tanti incompetenti che prendono e scrivono recensioni da incubo.
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Sono le critiche di incompetenti (che di cinema non conoscono neanche il colore delle poltroncine)che hanno inesorabilmente condizionato Francesco Nuti ad un declino artistico,persone che non sanno riconoscerne il talento a prescindere dalla diversita' del film.Le riprese di "Occhiopinocchio" sono fatte molto bene,certo sono diverse dai soliti film (che ricordo hanno sempre incassato molto),la recitazione e' piu' che buona e la storia si puo' catalogare come un pinocchio originale e diverso (molto meglio del pinocchio di Benigni).Bisogna vederlo come un film diverso e drammatico da tutte le commedie che ha fatto,solo cosi' si puo' apprezzare questo film che a mio avviso rimane uno dei migliori di Francesco,alla barba di tanti incompetenti che prendono e scrivono recensioni da incubo......
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walter
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martedì 15 dicembre 2020
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film bello ma da capire!
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Se si vuole vedere questo film con la prospettiva dei soliti film di Nuti troppo attenti all'incasso al botteghino e' normale che "occhio Pinocchio" non può soddisfare il palato dei fans.Occorre vederlo facendo finta che sia un opera prima di Nuti,gustando comunque delle buone scenografie è una recitazione fantastica di quest'ultimo non da sottovalutare.Critica infame,a tratti cattiva e maliziosa che come al solito e' complottista con i produttori stessi(guarda caso in quell'anno alla cecchigori group arriverà Pieraccioni),intenta solo a screditare quello che gli fa' comodo.Film che si lascia apprezzare con metafore efficaci ed una colonna sonora come al solito bellissima.
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Se si vuole vedere questo film con la prospettiva dei soliti film di Nuti troppo attenti all'incasso al botteghino e' normale che "occhio Pinocchio" non può soddisfare il palato dei fans.Occorre vederlo facendo finta che sia un opera prima di Nuti,gustando comunque delle buone scenografie è una recitazione fantastica di quest'ultimo non da sottovalutare.Critica infame,a tratti cattiva e maliziosa che come al solito e' complottista con i produttori stessi(guarda caso in quell'anno alla cecchigori group arriverà Pieraccioni),intenta solo a screditare quello che gli fa' comodo.Film che si lascia apprezzare con metafore efficaci ed una colonna sonora come al solito bellissima.Film da rivalutare e da vedere in questi ultimi tempi troppo falcidiati da filmetti,quelli si,inesorabilmente da stroncare!
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onufrio
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mercoledì 1 aprile 2020
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progetto presuntuoso fine a se stesso
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La necessità di ambientare questo film negli States è il primo passo verso l'oblio totale. Accompagnato da una sceneggiatura scarna, Nuti realizza un ibrido fra Road Movie, Commedia e film Drammatico, nato male e finito peggio. Il regista si sente divino, recitando senza recitare, soltanto con lo sguardo o farfugliando parole una tantum di poco costrutto. La storia poi.. meglio lasciar perdere e stendere un velo pietoso su di una pellicola che sa di arroganza e superbia, autosopravvalutando di molto le capacità (limitate) del protagonista attore e regista. Sulla gogna ci finisce anche la produzione, colpevole di aver dato vita a questo progetto costato la bellezza di oltre 25 miliardi di vecchie lire.
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La necessità di ambientare questo film negli States è il primo passo verso l'oblio totale. Accompagnato da una sceneggiatura scarna, Nuti realizza un ibrido fra Road Movie, Commedia e film Drammatico, nato male e finito peggio. Il regista si sente divino, recitando senza recitare, soltanto con lo sguardo o farfugliando parole una tantum di poco costrutto. La storia poi.. meglio lasciar perdere e stendere un velo pietoso su di una pellicola che sa di arroganza e superbia, autosopravvalutando di molto le capacità (limitate) del protagonista attore e regista. Sulla gogna ci finisce anche la produzione, colpevole di aver dato vita a questo progetto costato la bellezza di oltre 25 miliardi di vecchie lire.
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luca scialò
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domenica 31 ottobre 2010
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commedia mediocre con costi spropositati
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Un magnate americano lascia una lettera-testamento al fratello, suo socio, in cui gli rivela che egli ha un figlio tenuto nascosto in uno degli orfanotrofi cui loro fanno beneficenza. Il miliardario così decide di andarlo a prendere ed avviarlo alla vita imprenditoriale. Ma questo figlio, chiamato Pinocchio perchè non ha un vero nome, è in realtà un ritardato, poichè ha vissuto sempre tra le mura di quella struttura di accoglienza. Infatti si trova come un pesce fuor d'acqua nel caos della metropoli americana. Conosce Lucy, una galeotta che lo conduce in un'avventura estrema...
Questo film può essere considerato uno spartiacque della vita di Francesco Nuti.
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Un magnate americano lascia una lettera-testamento al fratello, suo socio, in cui gli rivela che egli ha un figlio tenuto nascosto in uno degli orfanotrofi cui loro fanno beneficenza. Il miliardario così decide di andarlo a prendere ed avviarlo alla vita imprenditoriale. Ma questo figlio, chiamato Pinocchio perchè non ha un vero nome, è in realtà un ritardato, poichè ha vissuto sempre tra le mura di quella struttura di accoglienza. Infatti si trova come un pesce fuor d'acqua nel caos della metropoli americana. Conosce Lucy, una galeotta che lo conduce in un'avventura estrema...
Questo film può essere considerato uno spartiacque della vita di Francesco Nuti. Il clamoroso flop economico che conseguì a questo film ha segnato la sua carriera successiva, fatta di film dalla tiepida accoglienza di critica e pubblico; ma anche la vita privata, poichè cominciò per lui, tra alti e bassi, l'abuso di alcool, depressione e vari tentativi di suicidio. Fino al tragico attuale epilogo.
Quanto al film, trattasi di una commedia piatta, senza un briciolo di ilarità e vivacità; quella che ha sempre contraddistinto i suoi film. Nuti ha tentato il salto di qualità girandolo in America, ma il gioco non è valso la candela. E l'ha pagato a carissimo prezzo.
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thekotm
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venerdì 3 luglio 2009
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sottovalutato
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essendo io non un grande esperto di cinema posso giudicare il film da un punto di vista non perfetto però da spettatore medio ed è questo che conta... il film mi è piaciuto molto al contrario di cioè che disse la critica all'uscita e meritava molto più successo, intanto auguri a nuti che è tornata alla normalità, spero che in futuro vedremo altri tuoi film!
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luchi88no
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giovedì 12 giugno 2008
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davvero bel film
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Premetto che non avevo mai visto film di Francesco nuti ma se tutti sono belli come questo è davvero un grande regista.Storia toccante e grandi interpreti sia lui che Chiara Caselli.
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nick_maverick90
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giovedì 12 giugno 2008
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occhiopinocchio
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Ho letto le critiche a questo film che a mio parere sono ingenerose.Ho visto questo film mercoledì 11 giugno 2008 su rete 4 e ne sono rimasto colpito positivamente.Non penso affatto che sia noioso.La tenerezza e l'ingenuita del protagonista(Nuti) che viene "trovato" dal padre (dopo una lettera del fratello morto che gli svela il luogo dove era nascosto)e portato in un mondo che non è il suo dove incontra una ricercata(Chiara Caselli) con la quale scapperà.Un film malinconico ma molto dolce.
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faber
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giovedì 12 giugno 2008
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quei pinocchi che sono in noi...
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Come al solito, mi trovo a dover stramaledire critica e botteghino, ma qui, straordinariamente, mi è possibile fare entrambe le cose, ad un tempo!
Questo film non ha niente di così abominevole! Trovo, anzi, che quella dell'assimilazione del protagonista del film, al Pinocchio di Collodi, sia una trovata felice, se non geniale! Ovviamente, per i palati non molto specializzati in materia d'arte, revisionismi, attualizzazioni, chiavi di lettura, interpretazioni e via discorrendo, il film risulta deludente! e confesso che anch'io, quando lessi così superficialmente la trama da un settimanale, l'idea che mi feci fu proprio quella di una fedelissima trasposizione del romanzo di Collodi in chiave moderna.
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Come al solito, mi trovo a dover stramaledire critica e botteghino, ma qui, straordinariamente, mi è possibile fare entrambe le cose, ad un tempo!
Questo film non ha niente di così abominevole! Trovo, anzi, che quella dell'assimilazione del protagonista del film, al Pinocchio di Collodi, sia una trovata felice, se non geniale! Ovviamente, per i palati non molto specializzati in materia d'arte, revisionismi, attualizzazioni, chiavi di lettura, interpretazioni e via discorrendo, il film risulta deludente! e confesso che anch'io, quando lessi così superficialmente la trama da un settimanale, l'idea che mi feci fu proprio quella di una fedelissima trasposizione del romanzo di Collodi in chiave moderna. Non è stato così, e la cosa mi ha fatto, oltre che meraviglia, piacere! Odio dire così, ma "sarà un parere...", ma a mio giudizio, il fatto di chiamare Pinocchio un uomo, a detta di molti anche ritardato, che da una colonia popolata da vecchine sdentate e vegliardi contadini che suonano le fisarmoniche, si trova catapultato nel mondo degli affari, dei giornalisti, del successo, tra vecchie che, da quelle contadine della colonia toscana, differiscono solo per un sorriso più falso e una parrucca, non mi pare affatto un "pretesto". Chi lo ha detto che se un film s'intitola OcchioPinocchio, deve necessariamente ripercorrere tutte le tappe del romanzo di ispirazione? Non c'è un Mangaifoco allegorico, non ci saranno dei Gatto e Volpe riletti in chiave moderna, non ci sarà un Fata Turchina nel vero senso della parola, ne un Geppetto apprensivo o uno Mastro Ciliegia con la tremarella... ma c'è lui, c'è Pinocchio! C'è un pinocchio che sembra davvero, più di quanto sarebbe sembrato con una banale "attualizzazione" della fiaba, preso e scaraventato di peso nel mondo moderno. Addirittura, è un Pinocchio che sembra aver anche rispettato la distanza cronologica della sua nascita, col periodo in cui questa sue nuove peripezie sono ambientate; un Pinocchio cresciuto, che non si trova più molto a suo agio nei panni del burattino, perchè è il mondo circostante, questa sorta di America idealizzata, piena di affaristi, grattacieli vertiginosi e asfalti inumiditi da una pioggia cinica, quasi virtuale, tipica dei film stereotipi made in usa. Dove le valigette non conservano più schiume da braba e piccoli calendari di donnine nude, ma soldi rubati. E' un inno all'umiltà, alle piccole e umane dimensioni che sappiamo tanto care a Nuti! E' un inno all'uomo, ai suoi problemi del tutto personali, come il presunto ritardo mentale del protagonista, contrapposto al mondo del benessere apparente, del denaro e della falsità! Come dire? Ciò che Nuti vuol fare capire, specie nella scena finale, è che i "pinocchi" in realtà sono in noi, sono vivi, sono le nostre anime, la favola della vita non è ancra destinata a morire, solo se noi ci curiamo di salvaguardarla in tutti i modi.
Un film escatologico! Un ultimo grido di salvezza di un mondo che era destinato a marcire nell'arrivismo e nell'egoismo, regalatoci da uno dei maggiori poeti del nostro cinema italiano, haimè così ingiustamente aggredito da una critica che non fa mai il suo dovere, e da un pubblico che si rifiuta sempre di approfondire, di pensare!
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nick_maverick90
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giovedì 12 giugno 2008
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occhiopinocchio
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Ho letto le critiche a questo film che a mio parere sono ingenerose.Ho visto questo film mercoledì 11 giugno 2008 su rete 4 e ne sono rimasto colpito positivamente.Non penso affatto che sia noioso.La tenerezza e l'ingenuita del protagonista(Nuti) che viene "trovato" dal padre (dopo una lettera del fratello morto che gli svela il luogo dove era nascosto)e portato in un mondo che non è il suo dove incontra una ricercata(Chiara Caselli) con la quale scapperà.Un film malinconico ma molto dolce.
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(di alessio29)
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procol harum
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venerdì 19 ottobre 2001
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stra...
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Stracult stranegativo. L'incontro tra un regista megalomane e un produttore fuori di testa. Il risultato è un film inguardabile, pieno di sequenze senza senso, lacune incredibili, dialoghi sotto la soglia di sopportazione. Nuti recita da schifo e fa persino rimpiangere i suoi filmetti precedenti, che già non erano grande cosa, Chiara Caselli è quasi sempre nuda ma ciò non salva certo il film. Oltre due ore di stupidità condita con movimenti di macchina inguardabili senza sorridere o arrabbiarsi, a seconda dello stato d'animo del malcapitato spettatore. Del Pinocchio-pastrocchio postmoderno di Nuti potevamo proprio farne a meno. In specie il sottoscritto, che lo vide la sera del 31 dicembre 1995 in compagnia di un amico e altri cinque sfigati.
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Stracult stranegativo. L'incontro tra un regista megalomane e un produttore fuori di testa. Il risultato è un film inguardabile, pieno di sequenze senza senso, lacune incredibili, dialoghi sotto la soglia di sopportazione. Nuti recita da schifo e fa persino rimpiangere i suoi filmetti precedenti, che già non erano grande cosa, Chiara Caselli è quasi sempre nuda ma ciò non salva certo il film. Oltre due ore di stupidità condita con movimenti di macchina inguardabili senza sorridere o arrabbiarsi, a seconda dello stato d'animo del malcapitato spettatore. Del Pinocchio-pastrocchio postmoderno di Nuti potevamo proprio farne a meno. In specie il sottoscritto, che lo vide la sera del 31 dicembre 1995 in compagnia di un amico e altri cinque sfigati. Bella serata!
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(di bio)
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