Nata di marzo

Francesca ha poco più di 18 anni quando conosce Sandro, architetto di venti anni più grande di lei. I due si innamorano e si sposano ma la vita matrimoniale rivela, poco a poco, le sue difficoltà. Francesca, dal carattere irrequieto e donna moderna, non sopporta più i metodi conservatori di lui e finisce per lasciarlo. Ma il finale è tutto da scrivere.
Il film di Pietrangeli è una attenta dissezione delle dinamiche del rapporto di coppia, dagli esordi alle sue evoluzioni possibili. Il formato commedia, forse depotenzia l’attento lavoro del regista, ma costituisce anche il suo punto di forza, rendendo il film sempre piuttosto godibile. L’analisi del rapporto, della borghesia e della figura della donna, quella della protagonista fin troppo moderna per i tempi, sono tuttavia impietosi e aggiungono quel tocco di drammaticità che si libera nel finale, inevitabilmente lieto. [+]

Francesca ha poco più di 18 anni quando conosce Sandro, architetto di venti anni più grande di lei. I due si innamorano e si sposano ma la vita matrimoniale rivela, poco a poco, le sue difficoltà. Francesca, dal carattere irrequieto e donna moderna, non sopporta più i metodi conservatori di lui e finisce per lasciarlo. Ma il finale è tutto da scrivere.
Il film di Pietrangeli è una attenta dissezione delle dinamiche del rapporto di coppia, dagli esordi alle sue evoluzioni possibili. Il formato commedia, forse depotenzia l’attento lavoro del regista, ma costituisce anche il suo punto di forza, rendendo il film sempre piuttosto godibile. L’analisi del rapporto, della borghesia e della figura della donna, quella della protagonista fin troppo moderna per i tempi, sono tuttavia impietosi e aggiungono quel tocco di drammaticità che si libera nel finale, inevitabilmente lieto. È tuttavia necessari, che entrambi abbandonino i ruoli precostituiti, e ascoltino i loro sentimenti reali perché l’incontro, forse più profondo, possa avvenire di nuovo tra la coppia in crisi.

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un calvario

Pessimo film.

sprecate il vostro tempo in modo più costruttivo! evitate questo film

il film più inutile nello storia del cinema. anzi mi sembra troppo considerarlo cinema.

Definirlo film mi sembra un pò un'esagerazione. Trama pari a zero, Pietrangeli si limità a descrivere le paranoie di una una donna incredibilmente fastidiosa ed i relativi problemi (ovviamente futili) con il marito. Sinceramente non capisco come si possa apprezzare "cosa" simile

Uno dei peggiori film che siano mai stati partoriti dsa mente umana...orribile!!!

Uno dei temi ricorrenti nei film pietrangeleschi è la trattazione della figura femminile e la sua relativa evoluzione nella socità italiana del boom. In opposizione alla figura femminile si trova spesso quella maschile, la quale viene eccessivamente ridotta al ruolo di macchietta, rappresentabile tramite una banale caratteristica, e risultando quindi un personaggio piatto. Uno dei grossi limiti di Pietrangeli è proprio questo, una scarsa ricerca di personaggi a tutto tondo (salvo rare eccezioni); in Nata di Marzo questo limite è fortemente presente: una incredibilmente ossessiva e paranoica donnicciola si sposa con un marito interpretato da un Ferzetti poco credibile, anch'egli al limite del personaggio-parodia, pronto a sopportare ogni lamentela della moglie sino alla fatidica rottura. [+]

Uno dei temi ricorrenti nei film pietrangeleschi è la trattazione della figura femminile e la sua relativa evoluzione nella socità italiana del boom. In opposizione alla figura femminile si trova spesso quella maschile, la quale viene eccessivamente ridotta al ruolo di macchietta, rappresentabile tramite una banale caratteristica, e risultando quindi un personaggio piatto. Uno dei grossi limiti di Pietrangeli è proprio questo, una scarsa ricerca di personaggi a tutto tondo (salvo rare eccezioni); in Nata di Marzo questo limite è fortemente presente: una incredibilmente ossessiva e paranoica donnicciola si sposa con un marito interpretato da un Ferzetti poco credibile, anch'egli al limite del personaggio-parodia, pronto a sopportare ogni lamentela della moglie sino alla fatidica rottura. Il peggior film di un regista mediocre, i veri registi italiani del secondo dopoguerra sono Risi, Monicelli, De Sica, Comencini e molti altri, sicuramente non pPietrangeli. [-]

Pietrangeli non ha fatto proprio nulla di buono in questo film. Vedendo il suo primo film (il sole negli occhi) si vede chiaramente che le evoluzioni della regia sono da attribuire al grosso aiuto che scola e maccari hanno dato nella sceneggiatura. il fatto di mostrare una donna stupida, priva di senso critico, isterica e viziata non è certo una bella storia per riempire 110 minuti di noia e fastidio sonoro. e se voleva attribuire la colpa del suo carattere al boom degli anni 60 e all'uomo maschilista allora ha fallito miseramente