samanta
|
lunedì 11 dicembre 2023
|
la sfida tra 2 colossi
|
|
|
|
Ridato recentemente in TV, il film vede protagonisti Robert De Niro e Al Pacino 2 colossi del cinema americano, appartenenti alla generazione degli anni '70 (a cui appartennero altri grandi attori come Dustin Hoffman, Jack Nicholson, Robert Redford) e che tra quel periodo e gli inizi anni '2000 diedero il meglio di sé, dopo prevale il mestiere e De Niro e Al Pacino sono ancora sulla breccia spesso "gigioneggiando". Il film uscito nel 1995 appartiene ancora a quel filone giallo/thriller del periodo anni '80/90 che produsse eccellenti risultati come Seven, Il silenzio degli innocenti, Gli intoccabili, Frantic, Cape Fear. La regia di Heat è di Michael Mann valido regista specialmente, ma non solo, di thriller (L'ultimo dei Mohicani, Insider.
[+]
Ridato recentemente in TV, il film vede protagonisti Robert De Niro e Al Pacino 2 colossi del cinema americano, appartenenti alla generazione degli anni '70 (a cui appartennero altri grandi attori come Dustin Hoffman, Jack Nicholson, Robert Redford) e che tra quel periodo e gli inizi anni '2000 diedero il meglio di sé, dopo prevale il mestiere e De Niro e Al Pacino sono ancora sulla breccia spesso "gigioneggiando". Il film uscito nel 1995 appartiene ancora a quel filone giallo/thriller del periodo anni '80/90 che produsse eccellenti risultati come Seven, Il silenzio degli innocenti, Gli intoccabili, Frantic, Cape Fear. La regia di Heat è di Michael Mann valido regista specialmente, ma non solo, di thriller (L'ultimo dei Mohicani, Insider. Dietro la verità, Collateral) che dirige con autorità il film che si basa su un soggetto e una sceneggiatura dello stesso Mann.
I protagonisti sono il tenente della polizia di Los Angeles Vincent Hanna (Al Pacino) e un capobanda criminale Neil McCauley (Robert De Niro), il film inizia con una spettacolare rapina a un furgone portavalori da parte di una banda di uomini mascherati, uno della banda nervoso e agitato uccide senza motivo tre uomini della scorta.Scopriamo che la banda è capeggiata da Neil McCauley uomo freddo e spietato ma che non uccide senza motivo, per questo caccia Waingro l'autore dei 3 omicidi che sfugge per caso all'uccisione da parte di Neil e che alla fine della storia farà la spia alla polizia. Alla caccia dei rapinatori è incaricato il tenente Hanna, mentre Neil con i suoi 3 fidati compari tra cui c'è Chris (Van Kilmer) medita un'altra rapina. Nel film s'intrecciano all'azione per catturare i banditi le vicende sentimentali di 3 coppie: Hanna è in piena crisi con la moglie Justine (Diana Venora) che ha una figlia adolescente Lauren (l'esordiente Natalie Portman) avuta dal primo marito e che è affezionata al patrigno, Justine non sopporta le assenze per lavoro del marito e sfaccciatamente lo tradisce, Neil è totalmente dedito al lavoro, non ha affetti perché non vuole legami, ma inaspettatamente s'innamora di una brava ragazza Eady (Brenneman) che ignora la sua attività, Chris è innamorato della moglie Charlene (Ashley Judd) che lo tradisce malgrado abbia un bambino piccolo. Questi elementi sentimentali s'intrecciano abilmente senza accavallarsi con una vicenda colma di suspense e di colpi di scena, che si svolge come un gioco ad incastro, Hanna ormai è vicino a Vincent e ad un certo punto al bar i 2 si confrontano Neil era consapevole di essere seguito e all'invito dell'altro di desistere rifiuta, il film finisce con l'uccisione di Neil dopo un inseguimento senza tregua da parte di Hanna.
La scena centrale del film è la rapina ad una banca che si risolve in un tragico scontro ripreso tecnicamente con notevole bravura e sarà la fine del gruppo salvo Chris, la regia di Mann si rivela ottima nel disegnare bene le personalità apparentemente diverse dei 2 protagonisti ma che in realtà si assomigliano per la dedizione al proprio lavoro anche se per Neil è un crimine, il regista ha imparato la lezione di Hitchcock per cui accanto a scene spettacolari come le rapine, sa introdurre piccoli espedienti per aumentare la tensione come ad esempio la fuga dalla polizia di Chris agevolata con un cenno della moglie pentita che così lo salva in extremis dalla cattura. Bravi i comprimari tra cui Van Kilmer noto attore (Topo Gun, Willow, Tombstone) nella parte di Chris criminale senza scrupoli, ma innamoratissimo della moglie una convincente Ashley Judd e Diana Venora la moglie infedele che ritorna dal marito che aveva salvato dalla morte per tentato suicidio la figlia, una Natalie Portman futura star (Oscar per Il cigno nero). Eccellente la fotografia dell'italiano Dante Spinotti diventato uno dei migliori direttori di fotografia di Hollywood (L.A. Confidential, Pronti a Morire) con 2 nomination all'Oscar.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a samanta »
[ - ] lascia un commento a samanta »
|
|
d'accordo? |
|
donalduck
|
lunedì 24 maggio 2021
|
sceneggiatura tra il deprimente e il ridicolo
|
|
|
|
Visto alla TV incoraggiato dalle stelle attribuitegli. Tecnicamente di buon livello, buona recitazione con ottimi attori, ma scontata e convenzionale come del resto non potrebbe essere diversamente per un copione incredibilmente scadente. Tutto finto e inverosimile che di più non si può. Dopo una prima parte in cui si avvertono soltanto le solite americanate all'insegna dell'improbabile, con personaggi di cartapesta (il solito poliziotto drogato dalla caccia all'uomo e il solito criminale spietato ma sentimentale, entrambi dotati di soprannaturali doti di intelligenza e intuito) si arriva alla farsa: l'incontro al bar dei due protagonisti, poliziotto e criminale, che discutendo pacatamente e sinceramente come vecchi amici mettono le carte in tavola per poi lanciarsi un'epica quanto ridicola sfida.
[+]
Visto alla TV incoraggiato dalle stelle attribuitegli. Tecnicamente di buon livello, buona recitazione con ottimi attori, ma scontata e convenzionale come del resto non potrebbe essere diversamente per un copione incredibilmente scadente. Tutto finto e inverosimile che di più non si può. Dopo una prima parte in cui si avvertono soltanto le solite americanate all'insegna dell'improbabile, con personaggi di cartapesta (il solito poliziotto drogato dalla caccia all'uomo e il solito criminale spietato ma sentimentale, entrambi dotati di soprannaturali doti di intelligenza e intuito) si arriva alla farsa: l'incontro al bar dei due protagonisti, poliziotto e criminale, che discutendo pacatamente e sinceramente come vecchi amici mettono le carte in tavola per poi lanciarsi un'epica quanto ridicola sfida. Non posso recensire il finale perché la scena in cui quattro rapinatori, sia pure armati di mitra, riescono a far fronte a una moltitudine di poliziotti che li avevano circondati e due di loro (ovviamente uno dei due è il capo e coprotagonista De Niro) riescono a fuggire dopo un'interminabile quanto inverosimile sparatoria ha superato le mie capacità di sopportazione e ha reso evidente che stavo perdendo il mio tempo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a donalduck »
[ - ] lascia un commento a donalduck »
|
|
d'accordo? |
|
candido89
|
mercoledì 15 aprile 2020
|
dal poliziesco al 'realismo capitalista'
|
|
|
|
Al Pacino e De Niro insieme. Tanto basta per avere un film poliziesco di livello. Ed effettivamente Heat riesce ad essere questo, con una trama interessante e che sfugge al solito blockbuster americano tutto sgasate e macchine fluttuanti. Oltre il film, è interessante la lettura che ne ha fatto Mark Fisher nel suo ''Realismo Capitalista'. Suggerisco la lettura per comprendere come le differenze tra un poliziesco alla Mann (con la banda di Neil che non ha alcun legame se non quello economico) e quello di un Coppola (dove le bande criminali sono famiglie mafiose legate tra di loro) siano espressive della società postmoderna.
|
|
[+] lascia un commento a candido89 »
[ - ] lascia un commento a candido89 »
|
|
d'accordo? |
|
maurizio biondo
|
mercoledì 25 dicembre 2019
|
l'incontro tra de niro-pacino non è al ristorante!
|
|
|
|
Informo i vari critici,recensori che la scena in cui Pacino e de Niro recitano assieme per la prima volta ,non è al ristorante-tavola calda, bensì sulla corsia d'emergenza della tangenziale.
|
|
[+] lascia un commento a maurizio biondo »
[ - ] lascia un commento a maurizio biondo »
|
|
d'accordo? |
|
tmpsvita
|
mercoledì 16 agosto 2017
|
due leggende per un grande cult
|
|
|
|
Non sono un grande amante dei film rapina, infatti l'unico motivo per cui ho visto questo è stato per la sua presenza nella top 250 film di IMDb, non avevo, quindi, tante aspettative ma, forse anche per questo, mi ha davvero colpito.
Impossibile recensirlo senza parlare delle interpretazioni dei protagonisti, visto che all'interno del cast sono presenti nomi molto importanti come Al Pacino che, oltre ad essere perfetto per il ruolo, offre un'interpretazione lodevole e degna di entrare nella sua rispettosa lista di personaggi da lui interpretati, De Niro d'altronde riesce perfettamente a reggere il confronto con il suo collega e, come è suo solito fare, ci regala una recitazione degna di nota, e poi c'è Val Kilmer che come attore non mi piace ma, basta devo dire che il suo viso riesce a bucare lo schermo.
[+]
Non sono un grande amante dei film rapina, infatti l'unico motivo per cui ho visto questo è stato per la sua presenza nella top 250 film di IMDb, non avevo, quindi, tante aspettative ma, forse anche per questo, mi ha davvero colpito.
Impossibile recensirlo senza parlare delle interpretazioni dei protagonisti, visto che all'interno del cast sono presenti nomi molto importanti come Al Pacino che, oltre ad essere perfetto per il ruolo, offre un'interpretazione lodevole e degna di entrare nella sua rispettosa lista di personaggi da lui interpretati, De Niro d'altronde riesce perfettamente a reggere il confronto con il suo collega e, come è suo solito fare, ci regala una recitazione degna di nota, e poi c'è Val Kilmer che come attore non mi piace ma, basta devo dire che il suo viso riesce a bucare lo schermo.
Per degli attori del genere c'è bisogno di personaggi all'altezza e questo gli sceneggiatori devono averlo capito, infatti i personaggi sono stati scritti e caratterizzati talmente bene che è davvero difficile riuscire a decidere da ce parte stare, su questo Michael Mann ci gioca molto con delle scene che ti fanno affezionare sia ai "cattivi" che ai "buoni". E questo è uno degli aspetti che ho maggiormente apprezzato.
Inoltre Mann si muove abilmente con la camera e realizza delle sequenze memorabili, ad esempio quella della rapina e molte altre sul finale.
Il ritmo è un po' il punto dolente e già la durata di quasi tre ore non è di aiuto, il problema è che per i primi quaranta minuti non riesce a coinvolgere lo spettatore, ma dopo, per fortuna, migliora e il pubblico non potrà far altro c'è rimanere col fiato sospeso fino allo splendido finale.
VOTO: 8/10
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tmpsvita »
[ - ] lascia un commento a tmpsvita »
|
|
d'accordo? |
|
gustibus
|
venerdì 13 maggio 2016
|
come fare e vedere un capolavoro!
|
|
|
|
SE NON E'QUESTO UN CAPOLAVORO!?...E'DA VEDERE E RIVEDERE..MANN DA OSCAR...ATTORI OLTRE A DE NIRO E PACINO..TUTTI BRAVISSIMI...MUSICA STUPENDA...FOTOGRAFIA STUPENDA..E GLI ULTIMI 30 MINUTI SONO NELLA STORIA DEL CINEMA.
|
|
[+] lascia un commento a gustibus »
[ - ] lascia un commento a gustibus »
|
|
d'accordo? |
|
giuseppetoro
|
giovedì 25 febbraio 2016
|
inimitabile!
|
|
|
|
Uno dei film più belli mai visti..l'unione di alcuni tra i migliori attori in circolo, una storia intrigante, recitazione da opera...bellissimo!
|
|
[+] lascia un commento a giuseppetoro »
[ - ] lascia un commento a giuseppetoro »
|
|
d'accordo? |
|
biso 93
|
venerdì 29 gennaio 2016
|
il poliziesco
|
|
|
|
Il miglior film di quel maestro di nome Michael Mann. Suggestivo, maestoso, crudo, realistico, intimista. Sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente. Molte delle scene di questo film sono ormai nell'immaginario collettivo ed hanno fatto scuola riguardo a questo genere di film. Oltre ad essere spettacolare e ben girato, il film crea un equilibrio quasi perfetto fra azione e quiete, tra spettacolarita' e approfondimenti psicologici..attraverso un'analisi introspettiva di ogni personaggio piu' o meno importanti. Heat e' il risultato della fusione di un film commerciale con un film autoriale. La presenza e la sfida dei due mostri sacri della vecchia hollywood e' storia del cinema.
[+]
Il miglior film di quel maestro di nome Michael Mann. Suggestivo, maestoso, crudo, realistico, intimista. Sono solo alcuni degli aggettivi che mi vengono in mente. Molte delle scene di questo film sono ormai nell'immaginario collettivo ed hanno fatto scuola riguardo a questo genere di film. Oltre ad essere spettacolare e ben girato, il film crea un equilibrio quasi perfetto fra azione e quiete, tra spettacolarita' e approfondimenti psicologici..attraverso un'analisi introspettiva di ogni personaggio piu' o meno importanti. Heat e' il risultato della fusione di un film commerciale con un film autoriale. La presenza e la sfida dei due mostri sacri della vecchia hollywood e' storia del cinema. La scena finale con la musica di moby in sottofondo e gli sguardi di De niro ed Al pacino, meriterebbe da solo decine di oscar. Mann con questo capolavoro snobbato al tempo dai critici*( assurdo), ha decisamente alzato il livello. Imperdibile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a biso 93 »
[ - ] lascia un commento a biso 93 »
|
|
d'accordo? |
|
andrejuve
|
sabato 9 gennaio 2016
|
un poliziotto e un ladro tremendamente simili
|
|
|
|
“Heat- La sfida” è n film del 1995 diretto da Michael Mann. A Los Angeles Neil McCauley, capo di una banda di rapinatori composta da Chris Shiherlis, Michael Cerrito e Trejo, organizza delle rapine di ingente valore. Un giorno, al fine di effettuare una rapina di un furgone che possiede un’obbligazione al portatore di un valore superiore a un milione di euro, ingaggiano un quinto componente di nome Waingro il quale, a causa della sua frenesia, durante il colpo uccide uno degli agenti di guardia a bordo del furgone. La banda riesce ad ottenere l’obbligazione al portatore ma Neil caccia Waingro a causa del suo gesto scalmanato. Vincent Hanna è uno dei più importanti tenenti della polizia di Los Angeles e appartiene alla sezione rapine e omicidi.
[+]
“Heat- La sfida” è n film del 1995 diretto da Michael Mann. A Los Angeles Neil McCauley, capo di una banda di rapinatori composta da Chris Shiherlis, Michael Cerrito e Trejo, organizza delle rapine di ingente valore. Un giorno, al fine di effettuare una rapina di un furgone che possiede un’obbligazione al portatore di un valore superiore a un milione di euro, ingaggiano un quinto componente di nome Waingro il quale, a causa della sua frenesia, durante il colpo uccide uno degli agenti di guardia a bordo del furgone. La banda riesce ad ottenere l’obbligazione al portatore ma Neil caccia Waingro a causa del suo gesto scalmanato. Vincent Hanna è uno dei più importanti tenenti della polizia di Los Angeles e appartiene alla sezione rapine e omicidi. Vive assieme alla moglie Justin e a Justine, la figlia di quest’ultima, la quale è una ragazza molto triste e depressa a causa del totale disinteresse del suo vero padre nei suoi confronti. Vincent deve indagare sulla rapina avvenuta e, grazie ad un informatore, scopre il soprannome di uno dei componenti della banda. Le obbligazioni che sono state rubate appartengono al ricco imprenditore Roger Van Zant, e l’obiettivo della banda è proprio quello di costringere Van Zant a riacquistare quelle obbligazioni al fine di ottenere un ulteriore guadagno economico. Roger però non ha intenzione di cedere a questo ricatto. Intanto Neil una sera conosce una ragazza di nome Eady, e i due si innamorano immediatamente. L’obiettivo di Neil sarebbe quello di partire in Nuova Zelanda con quest’ultima, ma prima deve compiere una grossa e imponente rapina presso una banca che potrebbe addirittura fruttare una cifra superiore ai dieci milioni di dollari. Intanto Vincent, assieme alla sua squadra di agenti, comincia a scoprire i vari componenti dell’organizzazione criminale concentrandosi in particolare su Neil, e tentando qualsiasi espediente al fine di incastrarli ed arrestarli. La pellicola incentra la sua attenzione sul confronto tra Neil Mc Cauley e Vincent Hanna. Nonostante assumano ruoli differenti e contrapposti, i due personaggi presentano molte similarità. Innanzitutto ciò che li accomuna maggiormente è la costante sensazione di solitudine che li attanaglia. Non instaurano legami di nessun tipo con nessuna persona e, quando lo fanno, nutrono l’immediata necessità di distaccarsi e di riacquisire la propria libertà. Essi sono talmente ossessionati dalle rispettive professioni, sia quella legale di tenente che quella illecita di rapinatore, da dedicarvi tutta la loro intera esistenza. Questa ossessione è mescolata alla passione e al rigetto, e l’unione di queste sensazioni contrastanti è significativa di come l’uomo possa provare emozioni variegate e contraddittorie nei confronti di ciò che ama davvero. Neil e Vincent provano un amore sviscerato nei confronti dei loro lavori e, nonostante comportino isolamento e rinunce, sono consci del fatto che siano le uniche attività che vorrebbero svolgere e che non cambierebbero con nessun’altra. L’essere umano nutre il bisogno di ricercare una motivazione per vivere al fine di attribuire un senso ad un’esistenza spesso vuota, monotona e priva di emozioni. E’ soprattutto il sentimento di insoddisfazione a provocare nell’animo dell’uomo un costante atteggiamento di apatia e di disinteresse nei confronti della realtà circostante, considerata inanimata e priva di significato. Con riferimento a Neil e a Vincent, sono proprio la ricerca del rischio e dell’adrenalina a fornire la linfa vitale utile al fine di poter affrontare ogni singolo giorno che viene concesso. Il paradosso è che questa voglia di vivere venga rinvenuta in relazione ad eventi inquietanti, disumani, macabri e orribili, creando una sensazione di disprezzo che però eccita e intriga, portando delle soddisfazioni e gratificazioni personali. Quindi si cerca di creare un distacco con la realtà che ci circonda, esulando da essa e creando un proprio mondo composto da inquietudini e angosce perenni. La voglia di fuggire dalla quotidianità rende stimolante e allettante il rischio di morire in qualsiasi momento, sapendo però che è proprio questa l’unica sensazione a rendere davvero pienamente vivi. L’ossessione però comporta inevitabilmente un’incapacità di creare legami sentimentali e affettivi di qualsiasi tipo in quanto l’unica vera attenzione è rivolta verso interessi e obiettivi personali all’interno dei quali nessun soggetto esterno può essere coinvolto. Si genera di conseguenza un atteggiamento egoistico ed individualistico che porta ad un’esclusione totale di qualsiasi persona all’interno della propria vita, dei propri timori e delle proprie inquietudini. Nonostante Neil e Vincent tentino di condurre una vita che rispetti i canoni tipici della famiglia modello, intrisa di serenità e gioia, in realtà cercano di distaccarsene proprio perché non apparterrebbe alla loro indole e alla loro concezione dell’esistenza. Sono spaventati da questa prospettiva di vita perché comporta inevitabili responsabilità e incombenze alle quali conseguono sacrifici e sforzi. Non accettano di seguire regole imposte da canoni e da convenzioni sociali, e gli unici principi che rispettano sono quelli legati alle condotte e ai comportamenti da seguire pedissequamente all’interno della loro attività, al fine di svolgerla adeguatamente e minuziosamente. Quindi prevale un senso di immaturità e di infantilità nel sottrarsi alla vita reale e a tutte le sue imprevedibilità. Inevitabilmente tutte le persone che hanno dimostrato amore, affetto e benevolenza nei loro confronti si distaccano e si allontanano inesorabilmente. La vita spesso scorre e procede inesorabilmente senza che nessuno di noi se ne accorga, non riuscendo a coglierne le gioie, i piaceri e le soddisfazioni. E’ grazie alla creazione di legami sinceri, genuini e solidi con le altre persone che è possibile condividere a pieno tutte le sfaccettature dell’esistenza, amplificando i momenti felici e cercando di rendere meno gravosi e pesanti gli ostacoli, le problematiche e le difficoltà che si pongono all’interno del cammino dell’esistenza. L’amore e l’amicizia rendono l’uomo spontaneo, sincero, genuino e maturo. La sfida della vita è ardua e solo i più tenaci e volenterosi possono affrontarla senza rinunciarvi. Neil e Vincent si confrontano ogni giorno con sfide difficili da vincere, ma non riescono a scontrarsi con la vita reale. Essi sono consapevoli di tutto questo ma allo stesso tempo sanno che non riusciranno a mutare e a modificare la loro vita e la loro mentalità, ma saranno sempre assillati rispettivamente dalla volontà di scovare criminali e di riuscire a conseguire guadagni illeciti sfuggendo al controllo della polizia. Neil e Vincent sembrano tanto diversi quanto tremendamente uguali. Quando si osservano e si guardano si rendono conto che quello che vedono non è altro che il riflesso di loro stessi. Sono consapevoli del fatto che entrambi sono egoisti, presuntuosi e vivono nella solitudine ma la accettano, anzi ne hanno bisogno per essere sempre svegli, attivi e scaltri. Nella celebre scena dell’incontro presso la tavola calda dialogano come se fossero vecchi amici che non si rivedono da molti anni, e riescono ad esprimere i rispettivi disagi e le rispettive emozioni solo tra di loro, in quanto sanno che solamene loro due possono capirsi ed incoraggiarsi a vicenda, perché sono uguali e per questo motivo si rispettano fortemente. Ognuno rappresenta l’alter ego dell’altro. Ma allo stesso tempo sanno che questa vita non li soddisfa a pieno e che è giunta l’ora di determinare una svolta che possa rendere la loro esistenza meno arida e cupa. Il continuo inseguimento tra Neil e Vincent costituisce la metafora della contrastante necessità dell’uomo di rincorrere sé stesso ma contemporaneamente di fuggire da sé stesso, dalle proprie inquietudini, dalla propria visione dell’esistenza e dall’insostenibile peso della vita che dovrebbe essere invece leggiadra e spensierata. Il film a mio avviso rappresenta un capolavoro del genere poliziesco-thriller in quanto, attraverso la rivalità tra i due protagonisti principali, riesce a mettere in evidenza la solitudine e il disagio dell’uomo di fronte ad una vita che sembra non appartenergli. Michael Mann si conferma uno dei più importanti registi all’interno del panorama cinematografico, in quanto riesce ad utilizzare brillantemente l’azione attraverso sequenze realistiche, efficaci, comprensibili e mai banali, mescolandola ad un’eccellente introspezione psicologica di tutti i personaggi. Infatti vengono sottolineate le debolezze e le inquietudini di tutti i protagonisti della vicenda, i quali non vengono innalzati a delle entità invincibili ed eroiche, ma vengono descritti come esseri umani. Attraverso una narrazione lineare vengono descritte differenti vicissitudini che si intrecciano perfettamente, trasmettendo allo spettatore una costante sensazione di tensione e ansia. All’interno di questo film viene riproposto il classico binomio guardia-ladro attraverso una disamina attenta e mai superficiale, che si concentra sui personaggi, attraverso l’utilizzo di primi piani che lasciano trasparire tutte le sensazioni contrastanti dei protagonisti e la loro varietà di emozioni. Lo spettatore si affeziona a Neil e Vincent, e con difficoltà decide se sostenere e incitare l’uno o l’altro. Superbe le interpretazioni di due mostri sacri del cinema come Roberti De Niro e Al Pacino, rispettivamente nei panni di Neil McCauley e Vincent Hanna. Vedere recitare due attori di questo calibro all’interno dello stesso film genera emozioni indescrivibili. Un film assolutamente da vedere perché riesce a trasporre con grande maestria sullo schermo una storia che unisce con disinvoltura differenti generi cinematografici coinvolgendo il pubblico sino all’ultima sequenza.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrejuve »
[ - ] lascia un commento a andrejuve »
|
|
d'accordo? |
|
cpettine
|
sabato 9 gennaio 2016
|
yin e yang
|
|
|
|
“Heat - La sfida” mai titolo fu tanto opportuno, il film infatti è proprio una sfida, eterna, tra il bene e il male, tra il bianco e il nero, ma soprattutto tra Al Pacino e Robert Ne Niro, due giganti che hanno scritto pagine importanti del cinema hollywoodiano e che vogliono sfidarsi sul ring del genere “poliziesco-rapina-a-mano-armata” tanto caro al cinema d’oltre oceano. Se il genere in realtà sta virando verso 007-mission impossible da una parte o verso film dove la destrezza si alterna con l’ammazzatina pulp, “Heat - La sfida” rimane sul territorio classico del film di genere, con le tipiche figure del poliziotto violento e del criminale onesto. Al e Robert non si incontrano quasi mai, tranne che in una memorabile chiacchierata su un tavolino di un bar, e in poche battute riassumono il film ed il loro rapporto: nessuno dei due ha intenzione di cedere la palma del miglior attore protagonista all’altro, fino alla ultima sanguinosa sfida.
[+]
“Heat - La sfida” mai titolo fu tanto opportuno, il film infatti è proprio una sfida, eterna, tra il bene e il male, tra il bianco e il nero, ma soprattutto tra Al Pacino e Robert Ne Niro, due giganti che hanno scritto pagine importanti del cinema hollywoodiano e che vogliono sfidarsi sul ring del genere “poliziesco-rapina-a-mano-armata” tanto caro al cinema d’oltre oceano. Se il genere in realtà sta virando verso 007-mission impossible da una parte o verso film dove la destrezza si alterna con l’ammazzatina pulp, “Heat - La sfida” rimane sul territorio classico del film di genere, con le tipiche figure del poliziotto violento e del criminale onesto. Al e Robert non si incontrano quasi mai, tranne che in una memorabile chiacchierata su un tavolino di un bar, e in poche battute riassumono il film ed il loro rapporto: nessuno dei due ha intenzione di cedere la palma del miglior attore protagonista all’altro, fino alla ultima sanguinosa sfida. Non ci sono “buoni” e “cattivi”, ci sono semmai scelte di vita portate avanti con incessante caparbietà e mentre la scelta negativa del “criminale” De Niro porta con se una aderenza “onesta” ai codici criminali di rispetto e lealtà, la scelta del poliziotto, che sacrifica la sua vita dietro un interminabile inseguimento del “male”, distrugge i rapporti umani e matrimoni, lasciando dietro il suo cammino tanti cadaveri almeno quanti quelli veri del collega malvivente. Il criminale che vuole amare una donna, e il poliziotto che aggredisce l’ex moglie sono il nero con il cuore bianco e il bianco con il cuore nero, eterni Yin e Yang del grande schermo. Per dirla in termini occidentali De Niro-Pacino 1-1 X.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cpettine »
[ - ] lascia un commento a cpettine »
|
|
d'accordo? |
|
|