samanta
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lunedì 28 agosto 2023
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barbie o ken? recensione
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Barbie stereotipo (Margot Robbie) conduce a Barbieland una vita felice ed eterna in cui ogni giorno si assomiglia, una città dominata dalle varie versioni della bambola (giudice, medico, presidente), i Ken invece sono dei pigroni a cominciare dallo stereotipo (Ryan Gosling) che vivono giocando sulla spiaggia. Barbie per vari incidenti e dopo un colloquio con la Barbie stramba va nel mondo reale con Ken, quest'ultimo ritorna, diventato maschilista, nel mondo fantastico e Barbieland diventa Kenland. Barbie però ritorna dal mondo reale accompagnata dall'amica Gloria (America Ferrera) e da sua figlia Sasha (Ariana Greenblatt) e rimette le cose a posto con il dominio delle Barbie, anche se lei preferisce ritornare nel mondo reale rinunciando all'eternità.
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Barbie stereotipo (Margot Robbie) conduce a Barbieland una vita felice ed eterna in cui ogni giorno si assomiglia, una città dominata dalle varie versioni della bambola (giudice, medico, presidente), i Ken invece sono dei pigroni a cominciare dallo stereotipo (Ryan Gosling) che vivono giocando sulla spiaggia. Barbie per vari incidenti e dopo un colloquio con la Barbie stramba va nel mondo reale con Ken, quest'ultimo ritorna, diventato maschilista, nel mondo fantastico e Barbieland diventa Kenland. Barbie però ritorna dal mondo reale accompagnata dall'amica Gloria (America Ferrera) e da sua figlia Sasha (Ariana Greenblatt) e rimette le cose a posto con il dominio delle Barbie, anche se lei preferisce ritornare nel mondo reale rinunciando all'eternità.
Occorre premettere che la Mattel produttrice del giocattolo, in calo di utili e con la riduzione del personale ha finanziato il film con un gigantesco "battage" pubblicitario per rilanciare i suoi prodotti, lo sforzo ha avuto un incredibile successo: a fronte di un costo di 145 milioni di $, ha avuto oltre un miliardo d'incasso, con centinaia di milioni di utili. La regia è di Greta Gerwig (anche cosceneggiatrice) che possiede uno scarso curriculum cinematografico pur con qualche successo di critica (nomination all'Oscar per la regia e la scenggiarura di Lady Bird).
Circa la valutazione del film una prima, ovvia, considerazione concerne l'abile tecnica di realizzazione, i costumi e le scenografie fastosi e di alto livello qualitativo, che dimostrano la capacità del cinema americano di creare un'imponente coreografia e l'utilizzo al meglio degli effetti speciali digitalizzati, ad esempio la casa di Barbie è indubbiamente attraaente da un punto di vista scenico come i colori vivi nei quali predomina il rosa.
Circa il contenuto o il messaggio, certamente è un film "femminista" che si accoda al mainstream culturale vigente, ma a mio avviso ci sono degli eccessi nei giudizi sia postivi che negativi, non mi sembra una particolare rilevanza di politically correct o di LGBT+, furbescamente la regia si è tenuta lontana da temi che non sarebbero stati graditi dalla grande maggioranza del pubblico (tanto meno in USA), le magliette con scritta "Love wins" richiamano tutt'al più la ballata country pacifista di Carrie Underwood contro la guerra, il film sostiene la giusta eguaglianza nella dignità tra uomini e donne e gli uomini vengono presi un pò in giro compresi gli amministratori della Mattel. E' un film visivamente attraente, ma un pò noioso con una trama evanescente, labile che potrebbe liquidare la storia in mezz'ora, certamente lo spettacolo non diverte i bambini che escono annoiati dalla proiezione ma può interessare solamente i più grandicelli di 11-12 anni. Qualche spunto interessante come la scelta di Barbie di accettare il mondo reale che comporta la mortalità che ricorda Arwen del Signore degli anelli che rinuncia ad essere Elfo per amore.
I due protagonisti Ryan Gosling e Margot Robbie sono bravi, si producono con disinvoltura in una performance notevole in due parti oggettivamente molto difficili, si sono meritati un compenso incredibile (12 milioni e mezzo di $ ciascuno), d'altra parte il film sostanzialmente si sostiene sulla loro recitazione; modesti i comprimari tra cui emergono Kate McKinnon (la Barbie stramba) e la giovane Ariana Greenblatt. Buona la colonna sonora con Ryan Gosling che canta discretamente una canzone come in La La Land.
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nino pellino
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sabato 26 agosto 2023
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femminismo esasperato e retorico
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Sono rimasto deluso dalla visione di questo film che chiaramente sono andato a vedere dopo essere stato ingannevolmente attratto dal trailer. La regista Greta Gerwig (ovviamente non poteva che essere una donna a dirigere un film del genere, così a senso unico) da sfogo a tutta la sua rabbia e frustazione da femminista atavica, servendosi del mondo fiabesco e genuino delle famose bambole Barbie per cimentarsi in una trama nella quale le donne ci appaiono perfette e indipendenti, mentre gli uomini ci vengono invece descritti come esseri stupidi, arroganti, guerrafondiari e facilmente asserviti dalle donne. A parte il discorso su questo femminismo estremo e francamente fuori luogo, la trama l'ho trovata insignificante e di una sclalbezza spaventosa.
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Sono rimasto deluso dalla visione di questo film che chiaramente sono andato a vedere dopo essere stato ingannevolmente attratto dal trailer. La regista Greta Gerwig (ovviamente non poteva che essere una donna a dirigere un film del genere, così a senso unico) da sfogo a tutta la sua rabbia e frustazione da femminista atavica, servendosi del mondo fiabesco e genuino delle famose bambole Barbie per cimentarsi in una trama nella quale le donne ci appaiono perfette e indipendenti, mentre gli uomini ci vengono invece descritti come esseri stupidi, arroganti, guerrafondiari e facilmente asserviti dalle donne. A parte il discorso su questo femminismo estremo e francamente fuori luogo, la trama l'ho trovata insignificante e di una sclalbezza spaventosa. Le scene dei dirigenti della Mattel che si catapultano dal mondo reale a quello fiabesco per poi non concludere nulla di straordinario, il personaggio di Ken descritto come un emerito cretino e il discorso diseducativo basato sull'eccessiva contrapposizione tra mondo maschile e quello femminile, fanno di questa pellicola come uno dei più infelici e inutili esempi di Cinema contemporaneo. Meno male che non è di produzione italiana. Diciamo che si tratta di un'americanata aberrante. E poi non si può fare di tutta l'erba un fascio. Personalmente nella mia vita reale ho conosciuto tante donne pettegole, ingannevoli, maligne e viceversa ho avuto modo di stimare uomini sensibili, dall'animo introspettivo e molto intelligenti. Pertanto dove sta scritto che le donne andrebbero elevate per la loro presunta perfezione, mentre gli uomini meritano di essere considerati di rango inferiore? Del film salverei solo la scenografia, ovviamente molto bella. Caratteristica questa che perlomeno mi spinge a dare due stelle ad un prodotto che a livello di trama e di tematica non ne meriterebbe neanche una.
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scarlett74
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venerdì 25 agosto 2023
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femminismo da influencer e cervelli appiattiti
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Ho fatto fatica, lo ammetto, a tornare indietro con la memoria all’ultima volta che ho provato un tale imbarazzo in una sala cinematografica. Mi è sovvenuta solo quella volta, oltre 25 anni fa, in cui, ingannata dalla fiducia che nutrivo in Aurelio Grimaldi, rimasi per oltre un’ora e mezza a chiedermi perché mi trovassi li (era “il macellaio”) Di altro non mi torna allla mente niente di così tremendo!
Oggi mi sono superata e devo tenere diario di questo evento! Nella mia lunga vita di cinefila appassionata MAI sono rimasta in un cinema a vedere un film talmente insulso da apparirmi quasi impossibile!
Una sfilza impietosa di luoghi comuni, di psicologia tirata giù dalle rubriche di Confidenze e compagnia ( una per tutte il tono solenne e rivelatore di quando Barbie cita la “dissonanza cognitiva” come fosse Leon Festinger davanti ai suoi allievi 🤦🏻♀️); stereotipi riportati con la stessa creatività dei più banali pinkwashing di cui siamo sommersi; un incipit e un finale che fanno piangere per la banalità narrativa;
un pessimo tentativo di leggere positivamente il legame madre/figlia; una Margot Robbie, bella e brava, che fa il suo compitìno così noiosamente da indurti, più volte, allo sbadiglio.
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Ho fatto fatica, lo ammetto, a tornare indietro con la memoria all’ultima volta che ho provato un tale imbarazzo in una sala cinematografica. Mi è sovvenuta solo quella volta, oltre 25 anni fa, in cui, ingannata dalla fiducia che nutrivo in Aurelio Grimaldi, rimasi per oltre un’ora e mezza a chiedermi perché mi trovassi li (era “il macellaio”) Di altro non mi torna allla mente niente di così tremendo!
Oggi mi sono superata e devo tenere diario di questo evento! Nella mia lunga vita di cinefila appassionata MAI sono rimasta in un cinema a vedere un film talmente insulso da apparirmi quasi impossibile!
Una sfilza impietosa di luoghi comuni, di psicologia tirata giù dalle rubriche di Confidenze e compagnia ( una per tutte il tono solenne e rivelatore di quando Barbie cita la “dissonanza cognitiva” come fosse Leon Festinger davanti ai suoi allievi 🤦🏻♀️); stereotipi riportati con la stessa creatività dei più banali pinkwashing di cui siamo sommersi; un incipit e un finale che fanno piangere per la banalità narrativa;
un pessimo tentativo di leggere positivamente il legame madre/figlia; una Margot Robbie, bella e brava, che fa il suo compitìno così noiosamente da indurti, più volte, allo sbadiglio. Non riesco a salvare neanche Ryan Gosling, al suo solito non cattivo e di spicco, ma, in un tale non contenitore, non ho potuto che provarne pena per tutte le 2 ore.🥲
Perché sono andata a vederlo? Ho letto pareri così divergenti, ho addirittura sentito gente dire che meriterebbe l’oscar per il tema affrontato (??? Per il femminismo?? Il bisogno di innovazione di mercato della Mattel stessa??? Il tema del patriarcato??? Poveri Ken; fanno una tale pena in questa boriosa pellicola che mi verrebbe voglia di fargli una mensoletta a parte!!!) che non potevo non vedere coi miei occhi per capire!!
Di certo i blockbuster non hanno mai fatto ne faranno mai per me ma qui siamo oltre!
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umberto
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martedì 22 agosto 2023
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una bella scatola.... vuota
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BARBIE... Premetto che ho visto questo film consapevole che non sarei stato di fronte ad un capolavoro, ma spinto più che altro dalla presenza di Margot Robbie, ancora una volta meravigliosa nell'esaltare un personaggio che, come nel caso di Harley Quinn, sembra disegnato su di lei. A questo aggiungiamo una buona scenografia che richiama perfettamente i riferimenti al mondo della famosa bambola e qualche battuta divertente che rendono lo stile molto leggero. Purtroppo per il resto lascia molto a desiderare, a partire da una sceneggiatura pessima con dei dialoghi banali (escluso quello alla fine) e una storia che, se fosse stata scritta da una bambina di 6 anni, sarebbe stata sicuramente di livello superiore.
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BARBIE... Premetto che ho visto questo film consapevole che non sarei stato di fronte ad un capolavoro, ma spinto più che altro dalla presenza di Margot Robbie, ancora una volta meravigliosa nell'esaltare un personaggio che, come nel caso di Harley Quinn, sembra disegnato su di lei. A questo aggiungiamo una buona scenografia che richiama perfettamente i riferimenti al mondo della famosa bambola e qualche battuta divertente che rendono lo stile molto leggero. Purtroppo per il resto lascia molto a desiderare, a partire da una sceneggiatura pessima con dei dialoghi banali (escluso quello alla fine) e una storia che, se fosse stata scritta da una bambina di 6 anni, sarebbe stata sicuramente di livello superiore. Per non parlare poi dell'abbondanza nauseante di politicamente corretto e di girl power di cui è intriso che, messi in questo modo pesante, secondo me, ottengono il risultato opposto di quello a cui puntano. Se poi non ci fosse stato tutto questo carico mediaditico alle spalle, sicuramente il film sarebbe stato apprezzato di più. Voto: 5
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maramaldo
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martedì 15 agosto 2023
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andare a barbieland
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Può sembrare uno scherzo. Non scherza, invece, il film. Non v'inganni la baldoria a tinte pastello e sapor di caramello. Le problematiche emergono. La principale è quando si proclamano banditi dall'intimo gli apparati urogenitali. Si esagera, ma davvero volete andar dietro ancora a ghiandole e ormoni con le complicazioni che ne derivano non esclusi strascichi giudiziari. Non so se evolutivo ma si tratta di un trend ben avviato. Non venite a raccontarmi che si sono affinate le facoltà visive, uditive, olfattive non ne parliamo con certe vicinanze. L'impiego del cervello, poi, conosce un'incipiente obsolescenza a favore, saggiamente, dell'intelligenza artificiale.
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Può sembrare uno scherzo. Non scherza, invece, il film. Non v'inganni la baldoria a tinte pastello e sapor di caramello. Le problematiche emergono. La principale è quando si proclamano banditi dall'intimo gli apparati urogenitali. Si esagera, ma davvero volete andar dietro ancora a ghiandole e ormoni con le complicazioni che ne derivano non esclusi strascichi giudiziari. Non so se evolutivo ma si tratta di un trend ben avviato. Non venite a raccontarmi che si sono affinate le facoltà visive, uditive, olfattive non ne parliamo con certe vicinanze. L'impiego del cervello, poi, conosce un'incipiente obsolescenza a favore, saggiamente, dell'intelligenza artificiale. Fatevene una ragione e in caso di nostalgie consolatevi con questo film.
Omaggio a Ryan Gosling e ai suoi Ken di complemento (Kingley Ben-Adin e John Cera). Consolante, mi ha fatto capire che per noi maschietti e dintorni nulla è ancora perduto. Gosling è protagonista. Attento e ironico, artista versatile, riverbera sui suoi policromi cloni danzanti eleganza e dinamismo.
Con Margot Robbie posso non essere obiettivo. Soggioga e prevarica la belva esuberante di Babylon al cui confronto Brad Pitt è un poveraccio frustrato e depresso. Badate, l'australiana può far tutto. Greta Gerwig se ne serve in tanti modi.
Non proprio innocentina la favoletta. Leggetevela, ha fatto scalpore all'estero la storia della "Real World Map". Ho guardato a lungo il disegno, non proprio un "child's drawing" secondo gli imbonitori dalla Warner Bros. Tutt'altro, la deformazione delle aree denota una competenza geopolitica, colori ben assortiti, forse un'influenza di Mirò. Nondimeno indecifrabile, destinata a chi è cresciuto a riso e ideogrammi. Non un'ordinaria piaggeria bottegaia, penso. Rivolta ai cinesi, anzi alle cinesi. Non quelle di un tempo, sottomesse, piedini fasciati, bassine. Guardatele adesso, slanciate, vigorose, belle. Splendide: atlete, attrici, manager, in affari, perfino le malviventi, sguinzagliate per il pianeta, in patria le rieducano. L'inconveniente è che ne nascono sempre di meno. Senza approfondire come e perchè si profilano scenari inquietanti. Continuando così si ripristeranno pratiche di un'arcaica poliandria (come in Tibet, ancora in Australia ai primi del '900). Oppure, come in alcune isole del Pacifico, ci si risolve a tirar su fin dall'infanzia appositi "femminielli" per una bisogna dettata dalla penuria (lasciate perdere l'etimologia).
La Gerwig sa tutto questo e sa pure che tra i milioni di spettatori ci può essere qualcuno ancora retrò da credere ancora alla forza della... Natura. Di sicuro, Margot ne è munita. Tuttavia, alla fine viene incaricata di tranquillizzare la platea recandosi da chi può rilasciare un certificato dopo una constatazione de visu.
Sospiro di sollievo, che il Ciel la benedica.
P.S. Barbenheimer. Questa non me l'aspettavo. Che diavolo significa? che nesso c'è tra i due film a parte essere usciti contemporaneamente?
Nolan, poi... L'avessi sempre capito, in qualche fumoseria pure noiosetto. Non in Dunkirk. Mi sorprese, mi convinse, mi entusiasmò. Onestà, sincerità, coraggio. Ad usar la litote, non proprio frequenti e apprezzati, specie da noi, commenti in tal senso non piacquero. Certo argomenti delicati e controversi, ora con le paturnie di Julius è come camminare sulle uova. Per quieto vivere rimarrò attaccato finchè posso ai vezzi di Barbie sia pu artificiosi, senza fallo (il doppio senso è casuale ma non ci sta male).
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claudio
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domenica 13 agosto 2023
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barbie
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Barbie è unfilm noioso e senza senso
Il monologo di Gloria è imbarazzante, come se le donne non fossero in grado di farsi rispettare, e fossero "schive" degli uomini! Assurdo.
MA poi
E'' arrivamo davvero al punto piu basso della storia del cinema.
La cosa importante per Barbie Reale è farsi vedere da un ginecologo! Semplicemente pietosa. Per la regista la differenza tra Barbie Reale e Barbie bambola, non è che può finalmente diventare cosa vuole, che può sperimentare la gioia di essere madre, o di diventare, dottore, architetto, realizzare se stessa.. No.. è la patata. Che tristezza.
La verità che questo è un film molto sessita, con enormi buchi di trama,
E'' il tuo finale, "qualcuno si è rivisto troppo in ken", è altrettanto sessista.
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Barbie è unfilm noioso e senza senso
Il monologo di Gloria è imbarazzante, come se le donne non fossero in grado di farsi rispettare, e fossero "schive" degli uomini! Assurdo.
MA poi
E'' arrivamo davvero al punto piu basso della storia del cinema.
La cosa importante per Barbie Reale è farsi vedere da un ginecologo! Semplicemente pietosa. Per la regista la differenza tra Barbie Reale e Barbie bambola, non è che può finalmente diventare cosa vuole, che può sperimentare la gioia di essere madre, o di diventare, dottore, architetto, realizzare se stessa.. No.. è la patata. Che tristezza.
La verità che questo è un film molto sessita, con enormi buchi di trama,
E'' il tuo finale, "qualcuno si è rivisto troppo in ken", è altrettanto sessista. Probabilmente per questo ti è piaciuto.
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alberto de rosa
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domenica 6 agosto 2023
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barbie; non è tutto quel che sembra
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Che dire di questo film. Non è un capavolavoro mal 'ho trovato molto interessante, oltre che riuscitissimo e ben fatto (dal cast ,alla scenografia, ai costumi, alle musiche tutto funziona). Ci sono molti richiami ad altri film (ne cito alcuni; Odissea 2021 all'inizio quando si vedono delle bambine giocare con dei bambolotti, Matrix di "pillola rossa o pillola blu" quando la protagonista deve scegliere se tornare nella vita reale, Blade Runner nel desiderio della bambola di diventare umana: donna e madre, ma anche Ponyo del maestro Myazaki) ed anche questo è un buon segno. Inoltre, affronta temi importanti sul rapporto uomo-donna e sulla necessità che esso si fondi sull'equilibrio e non su preconcetti o condizionamenti imposti dalla società patriarcale.
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Che dire di questo film. Non è un capavolavoro mal 'ho trovato molto interessante, oltre che riuscitissimo e ben fatto (dal cast ,alla scenografia, ai costumi, alle musiche tutto funziona). Ci sono molti richiami ad altri film (ne cito alcuni; Odissea 2021 all'inizio quando si vedono delle bambine giocare con dei bambolotti, Matrix di "pillola rossa o pillola blu" quando la protagonista deve scegliere se tornare nella vita reale, Blade Runner nel desiderio della bambola di diventare umana: donna e madre, ma anche Ponyo del maestro Myazaki) ed anche questo è un buon segno. Inoltre, affronta temi importanti sul rapporto uomo-donna e sulla necessità che esso si fondi sull'equilibrio e non su preconcetti o condizionamenti imposti dalla società patriarcale. Il film parla anche della necessità di cambiare, di vincere le proprie paure e sull'importanza di conoscere se stessi ed accettare di dovere soffrire per potere crescere. Insomma argomenti, che se il film lo vedete, come ho fatto io, con delle figlie adolescenti, non sempre è agevole introdurre con le nuove generazioni. Il fatto che stia avendo un tale successo non va affatto sottovalutato. Certamento ciò è dipeso da una grande attività promozionale e di marketing ma oggi andare al cinema è un lusso e soprattutto costa (60-70 € per una famiglia, compreso bibite, patatine, parcheggio) molto più che in passato. Se si riempiono le sale (come mai dopo il Covid) vuol dire che il film merita. Voto tre (in realtà tre e mezzo).
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alberto de rosa
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domenica 6 agosto 2023
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barbie; non è tutto quel che sembra
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Che dire di questo film. Non è un capavolavoro mal 'ho trovato molto interessante, oltre che riuscitissimo e ben fatto (dal cast ,alla scenografia, ai costumi, alle musiche tutto funziona). Ci sono molti richiami ad altri film (ne cito alcuni; Odissea 2021 all'inizio quando si vedono delle bambine giocare con dei bambolotti, Matrix di "pillola rossa o pillola blu" quando la protagonista deve scegliere se tornare nella vita reale, Blade Runner nel desiderio della bambola di diventare umana: donna e madre, ma anche Ponyo del maestro Myazaki) ed anche questo è un buon segno. Inoltre, affronta temi importanti sul rapporto uomo-donna e sulla necessità che esso si fondi sull'equilibrio e non su preconcetti o condizionamenti imposti dalla società patriarcale.
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Che dire di questo film. Non è un capavolavoro mal 'ho trovato molto interessante, oltre che riuscitissimo e ben fatto (dal cast ,alla scenografia, ai costumi, alle musiche tutto funziona). Ci sono molti richiami ad altri film (ne cito alcuni; Odissea 2021 all'inizio quando si vedono delle bambine giocare con dei bambolotti, Matrix di "pillola rossa o pillola blu" quando la protagonista deve scegliere se tornare nella vita reale, Blade Runner nel desiderio della bambola di diventare umana: donna e madre, ma anche Ponyo del maestro Myazaki) ed anche questo è un buon segno. Inoltre, affronta temi importanti sul rapporto uomo-donna e sulla necessità che esso si fondi sull'equilibrio e non su preconcetti o condizionamenti imposti dalla società patriarcale. Il film parla anche della necessità di cambiare, di vincere le proprie paure e sull'importanza di conoscere se stessi ed accettare di dovere soffrire per potere crescere. Insomma argomenti, che se il film lo vedete, come ho fatto io, con delle figlie adolescenti, non sempre è agevole introdurre con le nuove generazioni. Il fatto che stia avendo un tale successo non va affatto sottovalutato. Certamento ciò è dipeso da una grande attività promozionale e di marketing ma oggi andare al cinema è un lusso e soprattutto costa (60-70 € per una famiglia, compreso bibite, patatine, parcheggio) molto più che in passato. Se si riempiono le sale (come mai dopo il Covid) vuol dire che il film merita. Voto tre (in realtà tre e mezzo).
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becat
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domenica 6 agosto 2023
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barbie
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Barbie è un film assolutamente kitsch, e a me piace il kitsch estremo perchè diventa surreale.
Nel film ci sono alcune scene e battute davvero interessanti, ma diluite in una narrazione molto noiosa e banale. Diciamo che se il film fosse durato un'ora piuttosto che due considerandone solo le parti salienti... sarebbe stato super.
nelle ridondanze ritrovo anche il ricorsivo pippone moralistico che spesso porta alla conclusione dei film americani (anche quelli molto belli, devono metterci il pippone moralistico e da predicatori) e anche in barbie non manca....mi è piaciuta molto la fine dopo il pippone... che però non sono sicura che tutti coloro che hanno visto il film abbiano compreso .
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Barbie è un film assolutamente kitsch, e a me piace il kitsch estremo perchè diventa surreale.
Nel film ci sono alcune scene e battute davvero interessanti, ma diluite in una narrazione molto noiosa e banale. Diciamo che se il film fosse durato un'ora piuttosto che due considerandone solo le parti salienti... sarebbe stato super.
nelle ridondanze ritrovo anche il ricorsivo pippone moralistico che spesso porta alla conclusione dei film americani (anche quelli molto belli, devono metterci il pippone moralistico e da predicatori) e anche in barbie non manca....mi è piaciuta molto la fine dopo il pippone... che però non sono sicura che tutti coloro che hanno visto il film abbiano compreso ... Barbie emozionata perchè.... va a fare la sua prima visita dalla ginecologa... finalmente ha una vagina :-)
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becat
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domenica 6 agosto 2023
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barbie
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Barbie è un film assolutamente kitsch, e a me piace il kitsch estremo perchè diventa surreale.
Nel film ci sono alcune scene e battute davvero interessanti, ma diluite in una narrazione molto noiosa e banale. Diciamo che se il film fosse durato un'ora piuttosto che due considerandone solo le parti salienti... sarebbe stato super.
nelle ridondanze ritrovo anche il ricorsivo pippone moralistico che spesso porta alla conclusione dei film americani (anche quelli molto belli, devono metterci il pippone moralistico e da predicatori) e anche in barbie non manca....mi è piaciuta molto la fine dopo il pippone... che però non sono sicura che tutti coloro che hanno visto il film abbiano compreso .
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Barbie è un film assolutamente kitsch, e a me piace il kitsch estremo perchè diventa surreale.
Nel film ci sono alcune scene e battute davvero interessanti, ma diluite in una narrazione molto noiosa e banale. Diciamo che se il film fosse durato un'ora piuttosto che due considerandone solo le parti salienti... sarebbe stato super.
nelle ridondanze ritrovo anche il ricorsivo pippone moralistico che spesso porta alla conclusione dei film americani (anche quelli molto belli, devono metterci il pippone moralistico e da predicatori) e anche in barbie non manca....mi è piaciuta molto la fine dopo il pippone... che però non sono sicura che tutti coloro che hanno visto il film abbiano compreso ... Barbie emozionata perchè.... va a fare la sua prima visita dalla ginecologa... finalmente ha una vagina :-)
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