L'arte della memoria secondo Anselm Kiefer Wim Wenders esplora il mondo dell'artista tedesco
di Silvio Danese Quotidiano Nazionale
Tra i maggiori dell'arte contemporanea, Anselm Kiefer (1945) è cresciuto tra le macerie dei bombardamenti. Figlio di un nazista, condivide con Paul Celan, il poeta dell'Olocausto, la certezza che sia indispensabile un avvicinarsi all'orrore, cercare un dicibile anziché un lutto smemorato, o anziché la fine della poesia, secondo Adorno.
Come Celan, mentore risonante di cui riprende ciclicamente i versi nei suoi lavori (la "Fuga di Morte" per prima), crede anche che l'unica verità possibile sia una costruzione di memoria nell'indipendenza del linguaggio artistico. [...]
di Silvio Danese, articolo completo (1371 caratteri spazi inclusi) su Quotidiano Nazionale 3 maggio 2024