Elisa Battistini
Quinlan
Nel 1967 il poeta Paul Celan, ebreo rumeno, incontra uno dei massimi filosofi del Novecento, Martin Heidegger, che fu rettore dell'Università di Friburgo durante l'ascesa di Adolf Hitler: lo scrittore, che utilizzò il tedesco nelle sue opere e i cui genitori morirono in campi di lavoro e concentramento, attende da quell'incontro una parola, un'illuminazione, un gesto che lo aiuti a comprendere. Quella parola non arriverà. Il tragico aneddoto (Celan si suiciderà pochi anni dopo) contenuto in Anselm di Wim Wenders, dedicato alle opere dello scultore e pittore Anselm Kiefer, è il momento più struggente e inconsolabile del film in 3D realizzato dal cineasta Palma d'Oro per Paris, Texas e presentato tra le proiezioni speciali di Cannes 76. [...]
di Elisa Battistini, articolo completo (7475 caratteri spazi inclusi) su Quinlan 18 maggio 2023