Che giri fanno due vite. Jan Gassmann cerca lo scandalo dell'osceno (non per tutti i palati) e trova la disperazione del melodramma. Che resta il più politico dei generi
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Pochi generi sono politici come il melodramma, edificato com'è sulla centralità del desiderio e sulle conseguenze dell'amore, ma 99 lune ci ricorda anche che la sessualità può ancora configurarsi quale spazio d'azione in cui opporsi alle convenzioni borghesi, mettere in discussione se stessi, ripensarsi in modo diverso rispetto a ciò che impone il sistema.
Ora, che il film dello svizzero Jan Gassmann (presentato al 75° Festival di Cannes nella sezione ACID, dedicati a giovani e indipendenti) abbia programmaticamente una propensione pruriginosa è pacifico, con il suo dirompente incipit provocatorio che sovverte le convinzioni e pone lo spettatore al bivio tra gusto e disgusto. [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (3315 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 26 giugno 2023