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Ho seguito attentamente le venti puntate delle due stagioni di FROM. Avendo visto centinaia di film e serie, a mio giudizio merita un tiepido 5/10.
L'idea è interessante ma non originale, gettando sin da subito le basi per un horror soprannaturale permeato di soap-opera. Questa premessa ne fa anche il punto debole, provocando proprio quello che fa disamorare gli spettatori logorati da indizi insoluti che si moltiplicano ad ogni episodio della durata di 45 minuti, che si potrebbero tranquillamente condensare in 4 o 5 di situazioni interessanti ai fini della trama, con rari colpi di scena, quasi subito smorzati dall'ossessiva presenza di dialoghi prevedibili e inconclusivi.
La serie si trascina tiepidamente, quasi obbligando gli spettatori a subirla, più che seguirla. Gli sceneggiatori, di conseguenza i personaggi, compiono i medesimi errori ai quali siamo stati abituati da serie ben più famose, come Lost e Walking Dead, In pratica si comportano, reagiscono e rispondono, quasi sempre nel modo sbagliato, tanto che probabilmente, un gruppetto di adolescenti appassionati di giochi di ruolo, avrebbero saputo fare di meglio e in minor tempo.
Un punto particolarmente dolente riguarda proprio la citata serie Lost. Balzano subito all'occhio le analogie, fin troppe. Decisamente troppe, anche a chi avesse visto solo una parte di quella memorabile serie. E non mi riferisco alla presenza dell'attore protagonista.
Non volendo asfaltare completamente FROM resto comunque curioso di vedere la terza stagione, tenendo a mente che dei circa 900 minuti delle precedenti stagioni, ne avrei salvati appena 100. Auspico una sceneggiatura più concreta e dinamica, per evitare l'ennesimo flop e la conseguente sospensione.