Il cinema cileno si riappropria del romanzo Il postino di Neruda, già all'origine del film con Massimo Troisi. C'è la fedeltà al testo, manca tutto il resto: oleografico, edulcorato, mediocre. Su Netflix
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Magari "riappropriazione" è un termine un po' forte, però, ecco, che si tratti di una "rivendicazione" ci sembra fuor di dubbio. D'altronde non deve essere stato simpatico, per il popolo cileno, vedere come un romanzo così identitario, con protagonista il suo poeta più amato e celebre nel mondo, sia diventato un racconto italiano baciato dal successo internazionale.
Parliamo de Il postino di Michael Radford e Massimo Troisi, che nel 1995 fu addirittura candidato a cinque Oscar (vincendone uno per la colonna sonora) e che l'attore napoletano, innamoratosi del libro, volle adattare retrodatando l'azione dal 1969 al 1952 e trasferendo l'azione da un'isola cilena a una italiana. [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (2843 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 7 dicembre 2022
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