Incentrato sulle 20.000 monache buddiste, che vivono in un monastero isolato dal resto del mondo. è una rappresentazione visivamente potente della realtà vissuta sotto il regime totalitario.
di Matteo Di Maria Sentieri Selvaggi
In una valle isolata nella provincia occidentale di Sichuan, molte monache tibetane fanno parte di una comunità di circa diecimila persone, che, sotto la guida di alcuni maestri, intraprendono un intenso percorso di studi e preghiera presso il vicino Monastero di Yarchen. Jin Huajing, racconta questa storia ne Il respiro della foresta, premiato per il Miglior Documentario al Golden Horse Film Festival e ricevuto il Premio Speciale della Giuria al Seattle International Film Festival, verifica con spiccata curiosità e acuta osservazione, il distacco di queste donne rispetto ad ogni espressione sociale, ad ogni realtà urbana, ad un contesto mondiale che, nel tempo muta e progredisce. [...]
di Matteo Di Maria, articolo completo (3493 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 24 maggio 2023