La piccola boss

Che punizione tornare bambini

Dopo i titoli di testa vediamo, in flashback, come Jordan sia stata vittima di bullismo ai tempi delle medie. Ora, arrivata a 38 anni, la ex ragazzina bullizzata è a capo di una fiorente azienda tecnologica e bullizza lei stessa il prossimo. A cominciare dai suoi dipendenti e, soprattutto, dalla sua assistente personale April alla quale fa sfuriate se solo le lascia le pantofole troppo distanti dal letto e che tratta come una schiava. Jordan adulta ricorda la Meryl Streep de Il diavolo veste Prada  però il film cui La piccola boss rimanda in via diretta è Big, la commedia dove un bambino, che ha desiderato diventare grande, si risveglia nel corpo adulto di Tom Hanks. Qui, a un certo punto, la bacchetta di una maga dilettante trasforma la protagonista, riportandola all'età di tredici anni e costringendola a tornare alle medie (una vicina di casa ha chiamato i servizi sociali). La piccola Jordan è di nuovo bullizzata ma fa anche amicizia con altri tre emarginati, che aiuterà a esibirsi in un talent show della scuola. Frattanto April deve controllare la situazione sul lavoro, mentre il miglior cliente dell'azienda minaccia di passare a un'altra il che urtica la mania di controllo della boss, che la sente come una rivale. S'intende che Jordan e April subiranno, nel corso del film, due evoluzioni inverse: diventando, la prima, un capo positivo e amichevole con i dipendenti acquistando, l'altra, una maggiore fiducia in se stessa. La parte di Jordan bambina è interpretata da Marsai Martin, giovanissima star della popolare serie televisiva Black-ish nonché produttrice esecutiva (la più giovane della storia del cinema) de La piccola boss. Pare sia venuta a lei l'idea, guardando Big, di vedere come avrebbe funzionato lo stesso soggetto con un cambiamento di razza e di genere, nonché con un ribaltamento di età. Non era la prima, in effetti, a riprendere la fortunata commedia parafrasata, anzi, spesso, da 30 anni in un secondo a 17 again - Ritorno al liceo. Poco male: il cinema è fatto di corsi e ricorsi tutto sta a vedere come il tema viene riproposto. In questa versione non si va molto in là. La commedia degli equivoci prende la forma di una compilation di scenette non memorabili: come quella in cui Jordan, che ha pulsioni da donna in un corpo da bambina, mette in imbarazzo il suo prestante professore facendo la seduttiva con lui o la scena in cui la capa prepotente è sculacciata dall'assistente, che non ne può più.
Da La Repubblica, 25 luglio 2019


di Roberto Nepoti, 25 luglio 2019