Honey Boy

Domenico Barone

Fragilità affettive, pulsioni schizofreniche autodistruttive, scatti d'ira e l'inadeguatezza a svolgere il ruolo di genitore in Honey boy, film-autoterapia alla ricerca di un difficile equilibrio nei rapporti tra padre e figlio che guarda all'immaginario cinematografico, allo spirito anarchico dei ribelli senza causa degli anni Settanta, in particolare ai personaggi di Cassavetes. Opera intima e sincera con ricordi rielaborati dal passato dell'attore, qui anche sceneggiatore Shia LaBeouf, il film è il ripensamento lucido di rimorsi, assenze e rivendicazioni, narrato dalla regista israeliana con uno stile che rimanda alla sperimentazione della videoarte. [...]

di Domenico Barone, articolo completo (2184 caratteri spazi inclusi) su VivilCinema N. 1 2020