Cos’è "Anon" un viaggio sinaptico? Un assaggino per chi non si è ancora addentrato in “Total Recall” e “Mirority Report”? O è solo il piacere appagante e soddisfacente di un misterioso omicidio fantascientifico?
Non ha certo paura Amanda Seyfried di addentrarsi in un vasto ventaglio di ruoli senza risparmio ed offrendo al pubblico performance efficaci. Eccola in thriller forti come “Jennifer's Body” e "Chloe"; in “Ted 2” e “A Million Ways to Die in the Wes” commedie; per poi passare ai musical “Mamma Mia!” e “Les Miserables”, un pezzo forte e cimentoso quale “Lovelace”. (Per non parlare delle serie TV “Big Love" e "Twin Peaks”.)Ora possiamo aggiungere un nuovo lavoro, la conosceremo come - la ragazza - in “Anon”. Ma cos’è Anon un viaggio sinaptico? Un assaggino per chi non si è ancora addentrato in “Total Recall” e “Mirority Report”? O è solo il piacere appagante e soddisfacente di un misterioso omicidio fantascientifico? O il regista Andrew Niccol, magari involontariamente vuole “costringerci” ad approfondire quelle che sono le due correnti sidereamente diverse tra loro quali il Transumanesimo o Postumanesimo.
Per il primo si parla di implementazione fino all’eccesso – rivoluzione totale – nell’uomo di artifici tecnici per evitare cosa? Malattie? Invecchiamento? Cattiverie e compagnia bella? E perché no, anche la morte, ovvero tutto ciò che fa’ soffrire. Nick Bostrom ne è uno dei suoi massimi teorici.
Per il secondo si parla di un nuovo approccio dell’uomo alle alle diversità? Al nuovo, al ciò che potrebbe essere?
Per quanto mi riguarda, francamente non mi va di essere immortale.
Scritto e diretto da Andrew Niccol (sceneggiatore di “Gattaca” e "The Truman Show"), “Anon" è un film sorprendentemente fotografato, con esterni presentati in fresche tonalità di blu e grigio, mentre le scene interne sono immerse in un'atmosfera calda e confortevole toni di marrone e beige. Che tu sia a casa, per strada, in treno, aereo insomma… tutta la tua vita è trasparente perché monitorata, l’occhio registra ogni momento - e tutti, dal tuo vicino alle autorità, possono accertare se stai dicendo la verità su dove sei stato e cosa hai fatto accedendo ai tuoi ricordi. (con possibilità di visione multipla). E’ facile immaginare che non essendoci anonimato, privacy e quant’altro… l’attività illegale è ridotta al minimo. Es: un incidente? Tutti i presenti sono in grado di testimoniare e di trasmettere le immagini dell’accaduto.
Chi è Sal Frieland interpretato da Clive Owen? E’ un detective che trova il suo lavoro per niente o poco affascinante, in quanto privo di eccitazione, mistero, intuizione. Prima ancora che inizino le indagini il caso è già risolto.
Immaginate…
Un uomo visita la stazione, chiedendo dove si trovi il figlio in difficoltà. "Sai cosa gli è successo," dice l'uomo. Sal ricorda riluttante un video di ciò che il figlio ha visto nei suoi ultimi momenti mentre camminava fino al bordo di un tetto e ha saltato. Ma, cosa succede se l’assassino, il delinquente incallito, sta hackerando l’occhio della vittima e quindi il punto di vista si sposta dalla parte del sicario? Succede che la vittima non è più in grado di trasmettere i suoi ultimi istanti. Le autorità vedono l’accaduto ma non tutto. Insomma un bel salto nel buio.
Quali strategie saranno poste in essere? E la ragazza sarà l’indagata principale? Ed ancora l’individuo hackerato vive una realtà vera o virtuale? Chi è la Call girl ingaggiata e perché? C’è un unico modo per lo spettatore di conoscere il proprio, personale punto di vista; come?
Mettersi comodi in poltrona ed attendere la fine del film, ne vale la pena.
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