ziosam
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venerdì 29 settembre 2017
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oltre le aspettative
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Piccola chicca "made in Marche" ma con una forte professionalità. Onestamente non credevo, ma guardare un film ben fatto, curato, con una buona sceneggiatura, una fotografia brillante, musiche interessanti, dialoghi scorrevoli con una pervasiva ironia ed una ottima sintonia fra gli attori - il tutto nella familiare ambientazione delle Marche, terra dove vivo e che risulta valorizzata al meglio quasi fosse (ma questo lo sospettavamo già) una enorme Cinecittà a cielo aperto - è stata una piacevole sorpresa.
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Piccola chicca "made in Marche" ma con una forte professionalità. Onestamente non credevo, ma guardare un film ben fatto, curato, con una buona sceneggiatura, una fotografia brillante, musiche interessanti, dialoghi scorrevoli con una pervasiva ironia ed una ottima sintonia fra gli attori - il tutto nella familiare ambientazione delle Marche, terra dove vivo e che risulta valorizzata al meglio quasi fosse (ma questo lo sospettavamo già) una enorme Cinecittà a cielo aperto - è stata una piacevole sorpresa. Tanto più che qualche critica aveva ingiustamente stroncato l'opera, che invece richiama delicatamente Pieraccioni, Don Camillo, Bisio (Si può fare) e - perchè no - Francesco Nuti. Certo un film "leggero", all'italiana, ma con una tematica interessante ed il mai invadente sfondo del basket, che gli autori sono riusciti a rendere in modo simpatico ed affatto stucchevole. A fianco di nomi di spicco del panorama italiano (fra cui Nancy Brilli, Antonio Catania, Biagio Izzo e Paolo Conticini), brillano di luce propria i giovani Simone Riccioni e Maria Chiara Centorami, oltre al piccolo Michele di 13 anni che sulla sua sedia a rotelle non ha in effetti recitato ma si è divertito ad essere sè stesso, e si vede. Interessante la possibilità di incontrare di persona il regista Alessandro Valori, Simone Riccioni ed il piccolo Michele, presenti alla proiezione in sala. Il coproduttore Iginio Straffi (Rainbow animation studios, quelli delle Winx) anche stavolta ci ha visto lungo.
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lakshmi81
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lunedì 25 settembre 2017
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una storia timida ma troneggiante...
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Un film che più di essere un lungometraggio sarebbe meglio definire una sinfonia armoniosa di emozioni. Una trama lisergica sin dalle prime battute dove ogni attore sa trasmettere le sensazioni del proprio personaggio tanto da non riuscire più a distinguere quale sia l'uno e quale sia l'altro. Apparentemente una vicissitudine di eventi come spesso capitano ma che in realtà di normale non hanno nulla perché sanno arrivare al cuore dello spettatore inaspettatamente. Un'elegia contemporanea della vita vera ma che si distingue per l'eleganza della narrazione. Un copione che racchiude una storia d'amore. Amore per gli altri, per se stessi, amore per il proprio battito cardiaco quotidiano che erroneamente viene dato per scontato.
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Un film che più di essere un lungometraggio sarebbe meglio definire una sinfonia armoniosa di emozioni. Una trama lisergica sin dalle prime battute dove ogni attore sa trasmettere le sensazioni del proprio personaggio tanto da non riuscire più a distinguere quale sia l'uno e quale sia l'altro. Apparentemente una vicissitudine di eventi come spesso capitano ma che in realtà di normale non hanno nulla perché sanno arrivare al cuore dello spettatore inaspettatamente. Un'elegia contemporanea della vita vera ma che si distingue per l'eleganza della narrazione. Un copione che racchiude una storia d'amore. Amore per gli altri, per se stessi, amore per il proprio battito cardiaco quotidiano che erroneamente viene dato per scontato. Una storia timida ma troneggiante come una luna riflessa sullo specchio del mare in una sera estiva.
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