pegg94
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lunedì 17 aprile 2017
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un buon pop-corn movie
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Cosa aspettarsi da questo film tratto dal fenomeno scult anni 90? Una pellicola trash direte voi, e invece no, non del tutto almeno. Questo "Power Rangers" si rivela essere un film fedele al materiale originale( americano) - mantenendone lo spirito trash e volutamente sopra le righe - ma riuscendo comunque nell'impresa di essere più profondo del previsto. I 5 rangers sono tutti ottimamente caratterizzati e umani, con i relativi problemi adolescenziali , la trasformazione avviene solo verso la fine - a differenze del telefilm dove avveniva istantaneamente, senza fatica, qui i protagonisti devono imparare a collaborare e a conoscersi prima di diventare i power rangers - gli effetti speciali, nonostante il basso budget, non sono da buttare, la regia è buona e la colonna sonora è ottima, incalzante e adatta a sottolineare ogni scena.
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Cosa aspettarsi da questo film tratto dal fenomeno scult anni 90? Una pellicola trash direte voi, e invece no, non del tutto almeno. Questo "Power Rangers" si rivela essere un film fedele al materiale originale( americano) - mantenendone lo spirito trash e volutamente sopra le righe - ma riuscendo comunque nell'impresa di essere più profondo del previsto. I 5 rangers sono tutti ottimamente caratterizzati e umani, con i relativi problemi adolescenziali , la trasformazione avviene solo verso la fine - a differenze del telefilm dove avveniva istantaneamente, senza fatica, qui i protagonisti devono imparare a collaborare e a conoscersi prima di diventare i power rangers - gli effetti speciali, nonostante il basso budget, non sono da buttare, la regia è buona e la colonna sonora è ottima, incalzante e adatta a sottolineare ogni scena. Anche gli attori - quasi tutti emergenti se escludiamo la Banks e Cranston - recitano ottimamente e si vede chiaramente che si sono divertiti molto nel ricoprire i rispettivi ruoli.
Le grosse pecche alla fine stanno tutte nel materiale di partenza (quindi il film va comunque contestualizzato prima di essere visto), nella scarsa originalità del plot( prendete una qualsiasi storia di orgini superioristiche) e nell'eccessiva durata. 20 minuti in meno avrebbero giovato.
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alberto
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giovedì 20 aprile 2017
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non solo nostalgico...
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Divertimento puro. Un blockbuster, o giocattolone, come amano definire i film di questo genere, che sa intrattenere alla grande da una parte per le spassose vicende di un gruppo di teenager ribelli ed emarginati, dall'altra per il grande spettacolo che offre nella seconda parte, in cui lottano a suon di pugni, calci e proiettili tra di loro mostri-dinosauro e creature rocciose. Questa volta la non più tanto rara usanza del rifacimento colpisce quelle leggende create da Haim Saban, che ha copiato/preso spunto dalla serie tv giapponese Super Sentai e ha fondato la Saban Entertainment, casa di produzione che negli anni novanta ci ha portato le storie di giovani, ognuno con una tutina di un colore diverso che gli dà il nome, capeggiati dal Red Ranger, col compito di difendere il nostro pianeta da varie creature.
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Divertimento puro. Un blockbuster, o giocattolone, come amano definire i film di questo genere, che sa intrattenere alla grande da una parte per le spassose vicende di un gruppo di teenager ribelli ed emarginati, dall'altra per il grande spettacolo che offre nella seconda parte, in cui lottano a suon di pugni, calci e proiettili tra di loro mostri-dinosauro e creature rocciose. Questa volta la non più tanto rara usanza del rifacimento colpisce quelle leggende create da Haim Saban, che ha copiato/preso spunto dalla serie tv giapponese Super Sentai e ha fondato la Saban Entertainment, casa di produzione che negli anni novanta ci ha portato le storie di giovani, ognuno con una tutina di un colore diverso che gli dà il nome, capeggiati dal Red Ranger, col compito di difendere il nostro pianeta da varie creature. Da piccino vedevo spesso la serie tv e mi ricordo che ogni episodio nell'intreccio era praticamente sempre uguale: corpo a corpo, guida dei dinosauri e progressivo potenziamento delle creature, con conseguente assemblamento dei dinosauri, o zord, formando un gigante e creando anche un pò di confusione tra i nomi: Megazord e Ultrazord. L'unica cosa diversa tra un episodio e l'altro erano i nemici. Un franchise continuato poi con altri due film, apparte l'ultimo: "Power rangers-il film" e il televisivo "Turbo Power Rangers-il film" e che ha sempre regalato allo spettatore grandi battaglie, nonché un grande messaggio rivolto al monstrum, al diverso, che grazie a questa alleanza, oltretutto multietnica, ritrova in sé stesso tante cose: sicurezza, confidenza, ma soprattutto amicizia. Sicuramente a quelli che come me sono cresciuti con loro arriverà un brivido quando in una scena, mentre corrono i zord, sentiranno la sigla della serie "Go go Power Rangers", e torneranno bambini. Dunque un'altra semplice e misera operazione nostalgia? Non del tutto: chi non ha mai sentito parlare di questi supereroi grazie a questo film li amerà, soprattutto grazie ai ragazzi protagonisti, simpatici e stravaganti, interpretati da attori poco conosciuti: Dacre Montgomery (Red), carismatico leader; Naomi Scott (Pink); Becky G (Yellow); Ludi Lin (Black) e RJ Cyler (Blue), timido e strano, è il personaggio che rimane più impresso. Ma nel cast ci sono anche nomi altisonanti: Bryan Cranston nel ruolo del mentore Zordon ed Elizabeth Banks in quello dell'inquietante cattiva Rita Repulsa, a caccia del cristallo che assicura la vita sulla terra. Il regista sudafricano Dean Israelite si avvale di belle inquadrature e movimenti di macchina, azzeccate le musiche di Brian Tyler e lo sceneggiatore John Gatins fa la scelta di non far trasformare subito i protagonisti, ma, saggiamente, di dedicare la prima parte alla vita non convenzionale dei personaggi, approfondendo inoltre le loro reazioni molto realistiche e la sincera amicizia che si instaura col tempo tra di loro, mentre la seconda agli effetti speciali e a scene d'azione ben fatte. Si vocifera che la storia possa andare avanti per ben cinque seguiti (dipende dagli incassi), anticipati dalla scena a metà titoli di coda. Una pellicola dunque leggera ma allo stesso tempo movimentata che fa passare due orette senza pensieri.
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jackiechan90
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domenica 9 aprile 2017
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ragazzi come noi, in gamba come noi...
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I Power Rangers sono stati IL telefilm per molti della mia generazione (anni 90) per il miscuglio tra serie supereroistica action "all'americana" e l'uso di stilemi chiaramente nipponici (arti marziali e robottoni giganti); un vero e proprio melting pot di influenze artistiche. Questo remake è chiaramente adattato all'immaginario moderno, dove ormai questo tipo di influenze sono state assorbite da tempo, chiaramente non poteva essere uguale alla serie originale degli anni 90. Si nota un'adultizzazione maggiore nella forma e nei contenuti (come ormai è diventato tipico di questo tipo di prodotti). Il che non è un male, anzi. La serie originale degli anni 90 difettava, per certi versi, proprio di un 'introspezione maggiore dei personaggi che erano molto piatti e superficiali.
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I Power Rangers sono stati IL telefilm per molti della mia generazione (anni 90) per il miscuglio tra serie supereroistica action "all'americana" e l'uso di stilemi chiaramente nipponici (arti marziali e robottoni giganti); un vero e proprio melting pot di influenze artistiche. Questo remake è chiaramente adattato all'immaginario moderno, dove ormai questo tipo di influenze sono state assorbite da tempo, chiaramente non poteva essere uguale alla serie originale degli anni 90. Si nota un'adultizzazione maggiore nella forma e nei contenuti (come ormai è diventato tipico di questo tipo di prodotti). Il che non è un male, anzi. La serie originale degli anni 90 difettava, per certi versi, proprio di un 'introspezione maggiore dei personaggi che erano molto piatti e superficiali. Qui la storia riparte da zero come se fosse un lungo pilot di due ore della serie tv. Ogni personaggio è caratterizzato e sviscerato e l'arrivo dei robottoni (e di MEGAZORD soprattutto) viene sapientemente ritardato per il finale. Buona, inoltre, l'intuizione di non far comparire subito le armature ma di creare l'elemento dell'Arena e della preparazione per diventare degni di essere Power Rangers (quello che avremmo voluto essere tutti noi!). Ciò giustifica e toglie molti dei buchi di sceneggiatura che la serie tv aveva, pur mantenendone alcuni che forse verranno colmati con i prossimi capitoli del franchise (già annunciati). In generale l'operazione è riuscita e piacerà sicuramente sia ai "nostalgici" (che ritrovano i loro personaggi in una veste inedita) sia alle nuove generazioni che hanno un ulteriore franchise con una storia ben costruita ed edificante alle spalle. Non sono i Power Rangers che conoscevamo ma lo spirito è quello così come i valori che traspaiono da esso (l'unione e l'amicizia fanno la forza) qui rafforzati dal fatto che i protagonisti sono effettivamente dei ragazzi normali con i loro problemi e le angosce della contemporaneità ("ragazzi come noi, in gamba come noi...") quindi più umani e a tutto tondo.
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samanta
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mercoledì 12 aprile 2017
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poteva essere migliore
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Ben 75 milioni di anni fa si svolge sulla Terra una lotta tra un gruppo di power ranges dello spazio e i cattivi capitanati dalla strega RitaRepulsa per salvaguardare il cristallo della vita senza il quale la vita non potrebbe sopravvivere sulla terra, il il ranger Zordon (intrpetato da Brian Cranston) invoca un meteorite che distrugga tutto, il che avviene. Ai nostri giorni 5 ragazzi della cittadina americana di Angel Grove che si conoscono appena e sono tutti ragazzi difficili con diversi problemi o scolastici o familiari o caratteriali o tutti e tre. s'incontrano per caso e sprofondano in un'immensa caverna dove è rimasta intatta l'astronave di 75 milioni di anni prima, è rimasto anche un robot mentre Zordon è praticamente fuso nell'astronave e si sente solo la sua voce e il volto.
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Ben 75 milioni di anni fa si svolge sulla Terra una lotta tra un gruppo di power ranges dello spazio e i cattivi capitanati dalla strega RitaRepulsa per salvaguardare il cristallo della vita senza il quale la vita non potrebbe sopravvivere sulla terra, il il ranger Zordon (intrpetato da Brian Cranston) invoca un meteorite che distrugga tutto, il che avviene. Ai nostri giorni 5 ragazzi della cittadina americana di Angel Grove che si conoscono appena e sono tutti ragazzi difficili con diversi problemi o scolastici o familiari o caratteriali o tutti e tre. s'incontrano per caso e sprofondano in un'immensa caverna dove è rimasta intatta l'astronave di 75 milioni di anni prima, è rimasto anche un robot mentre Zordon è praticamente fuso nell'astronave e si sente solo la sua voce e il volto. I 5 ragazzi (tre maschi e due femmine) vengono addestrati ad affrontare la Strega Rita che sta per ritornare per prendere il cristallo della vita e far scomparire la vita dalla Terra. Dopo varie vicissitudini c'é lo scontro finale e sebbene danneggata Angel Crove è salva e con lei anche la Terra una scenetta infilata nei titoli di coda fa prevedere un sequel. Anzi il regista prevede che se sarà un successo verrano realizzati 6 film della serie (aimè ...).
Una premessa: non ho visto le serie televise degli anni 90' ma ritengo che sia inutile fare raffronti e occorre giudicare il film in sè. Innanzitutto trovo che sia un film soprattutto per giovani o adolescenti, la storia è talmente inverosimile e stramba che fa solo ridere, peraltro c'é azione un buon ritmo, dei bei colori, una colonna sonora adeguata, certamente non ci sono pause tra una scena e l'altra. A prescindere da Brian Cranston che è soprattutto una voce l'interpretazione è senza infamia e senza lode sia dei ragazzi che degli intepreti adulti devo fare però due segnalazioni<. tra i ragazzi emerge chi interpreta Kimberly (Naomi Scottt) che ha i numeri per emergere, invece è una delusione l'interprete della strega Rita e cioé Elisabeth Banks attrice di buona fama che calca troppo la mano su un personaggio che è già grottesco di per sé senza bisogno di esagerare, ovviamente vi anche colpa del regista che non ha saputo a tenere a freno l'attrice. In conclusione un film modesto che però può attirare l'interesse dei giovani almeno per quasi due ore anche se poi non rimane niente nel ricordo.
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tmpsvita
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giovedì 4 gennaio 2018
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power rangers: una piacevole sorpresa
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I Power Rangers, personaggi che hanno giocato un ruolo importante nella mia infanzia, tornano sul grande schermo in una nuova, moderna e costosa, addirittura 100 mln di budget, versione che li trasforma in un vero e proprio blockbuster hollywoodiano.
Come è intuibile, visto l'enorme budget, la Lionsgate aveva delle idee e dei veri progetti molto ambiziosi tanto da dichiarare, prima della sua uscita, di avere intenzione di proseguire il percorso iniziato con questa pellicola fino ad arrivare ad un totale di ben 6 sequel.
Ma dopo il risultato non proprio esaltante al box-office, "solo" 140 mln world-wide, i loro piano penso siano cambiati, a tal punto che non è più sicura al cento per cento la realizzazione un seguito.
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I Power Rangers, personaggi che hanno giocato un ruolo importante nella mia infanzia, tornano sul grande schermo in una nuova, moderna e costosa, addirittura 100 mln di budget, versione che li trasforma in un vero e proprio blockbuster hollywoodiano.
Come è intuibile, visto l'enorme budget, la Lionsgate aveva delle idee e dei veri progetti molto ambiziosi tanto da dichiarare, prima della sua uscita, di avere intenzione di proseguire il percorso iniziato con questa pellicola fino ad arrivare ad un totale di ben 6 sequel.
Ma dopo il risultato non proprio esaltante al box-office, "solo" 140 mln world-wide, i loro piano penso siano cambiati, a tal punto che non è più sicura al cento per cento la realizzazione un seguito.
Probabilmente il motivo di questo piccolo insuccesso è da riscontrare all'interno della pellicola; infatti le varie idee ambiziose che avevano inizialmente si tramutato in una trama banale, una sceneggiatura un po' confusa e dei dialoghi non di altissimo livello, ma più consoni ad un film di serie B, anche se da essi ogni tanto qualche battuta funziona soprattutto grazie a dei tempi comici azzeccati.
Però, nonostante i vari difetti presenti nell'ambito narrativo, il film mi è, inaspettatamente, piaciuto, il motivo è piuttosto semplice: il film offre tutto il divertimento e l'intrattenimento che ogni blockbuster e film sui Power Rangers deve offrire, soprattutto per quelli come me che hanno un legame affettivo, nono irrilevante, con i personaggi principali; naturalmente i creatori non si sono dimenticati di noi e ci hanno accontentato, soprattutto verso la fine, con vari easter egg, omaggi e citazioni relativi alla serie televisiva.
Ciò che più mi ha colpito è che lo spirito trash, tipico serie originale, viene mantenuto in questo film, anche se in dosi nettamente ridotte. Inoltre mi ha stupito come siano riusciti a renderli più moderni, e quindi più "appetibili" è apprezzabili alle nuove generazioni, senza snaturalizzandoli troppo.
Purtroppo però la loro caratterizzazione è superficiale e canonica, ma vengono salvato dalle varie interpretazioni dei giovani attori che, tutto sommato, mi hanno convinto abbastanza.
Forse è quindi merito degli effetti speciali intenzionalmente (?) poco realistici e credibili, ma sicuramente estremamente funzionali e godibili.
Ma tutta la componente tecnica, di questo film, è veramente notevole.
Come la regia che, grazie ad un buon lavoro svolto dal regista Dean Israelite, risulta essere molto dinamica e fluida; Israelite ha lavorato precedentemente a Project Almanac nel 2015 e devo dire che molti aspetti di quel film, dal punto di vista registico, li ho ritrovati in questo.
Regia che poi rende il ritmo del film molto veloce
e coinvolgente, nonostante i problemi nella narrazione non aiutino in ciò.
Ottima anche la fotografia che, attraverso colori molto scuri e saturi, crea un’atmosfera che in alcuni momenti vira verso il dark mentre per tutto il film cambia tra toni più seri ed altri più infantili.
Ultima nota per le splendide e geniali frecciatine contro la saga dei Transformers e altri Blockbuster che, in passato, hanno preso parecchio spunto dai Power Rangers. (solo queste alzano l'asticella per quanto riguarda la qualità del film)
Voto: 7-/10
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elgatoloco
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domenica 19 agosto 2018
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teen-ager-movie
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Questo"Power Ranger"(2017, di Dean Israelite), mutuato da una serie giapponese, trasposta quale"made(si fa per dire, ovviamente)in the USA"unisce due generi: il film di derivazione cartoon(assolutamente chiara, peraltro)e il teen-ager-movie, dato che i cinque"eletti"sono 5 afolescenti"inquieti", non a caso "confinati"in una scuola speciale e sottoposti al braccialetto elettronico, in alcuni casi, comunque sottoposti a una sorveglianza continua, che manifestano, in quanto"scelti", supepoteri che ne fanno dei"Power-rangers", appunto, attraverso prove di iniziazione-sofferenze/prove non certo da poco, di tipo fisico ma non solo.
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Questo"Power Ranger"(2017, di Dean Israelite), mutuato da una serie giapponese, trasposta quale"made(si fa per dire, ovviamente)in the USA"unisce due generi: il film di derivazione cartoon(assolutamente chiara, peraltro)e il teen-ager-movie, dato che i cinque"eletti"sono 5 afolescenti"inquieti", non a caso "confinati"in una scuola speciale e sottoposti al braccialetto elettronico, in alcuni casi, comunque sottoposti a una sorveglianza continua, che manifestano, in quanto"scelti", supepoteri che ne fanno dei"Power-rangers", appunto, attraverso prove di iniziazione-sofferenze/prove non certo da poco, di tipo fisico ma non solo. Un tema, volendo, anche"adleriano"(iper-comprensazione), insieme a quello della sfida continua, della possibilità di riscatto offerto sempre a tutti/e(com'è generosa, "Mother America"!...), quanto ripartita in termini uguali o meglio proporzionali(3 ragazzi, 2 girls, peraltro molto belle, un afro-americano, un asiatico...)con uno happy end inevitabile, che fa superare persino la morte(il giovane afro a un certo punto muore, poi, per il coraggio congiunto di tutti/e, "risorge"...). Tutto oltremdo naif, a voler essere molto generosi, quanto evidentemente gradito al pubbico, sempre più abituato sia al divertimento sia alle fughe in avanti di realizzazione iper-individualistica...Interpreti a loro modo bravi/e. El Gao
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