Il cliente

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Un film di Asghar Farhadi. Con Shahab Hosseini, Taraneh Alidoosti, Babak Karimi, Farid Sajadi Hosseini.
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Titolo originale Forushande. Drammatico, Ratings: Kids+13, durata 124 min. - Iran, Francia 2016. - Lucky Red uscita giovedì 5 gennaio 2017. MYMONETRO Il cliente * * * 1/2 - valutazione media: 3,53 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
writer58 martedì 14 febbraio 2017
teheran noir... Valutazione 3 stelle su cinque
77%
No
23%

Nelle ultime settimane, ho visto una pluralità di film che non mi hanno invogliato a recensire. Da "Allied" (un omaggio a "Casablanca" poco ispirato e poco trascinante, a eccezione della prima mezz'ora ambientata in un  Marocco "di maniera" ma, tutto sommato, avvincente) ad "American Pastoral" (un dramma famigliare in cui la psicologia dei personaggi appare artificiosa e sopra le righe, travisando l'impostazione del romanzo di Roth a cui si ispira), da "Cafè Society" (molto celebrato e  ambientato negli anni '30,  l'ennesimo esercizio di stile di Woody Allen, una proposta la cui perfezione formale procede di pari passo con la ripetizione dei moduli abituali del regista e la scarsa forza  della narrazione) a "Ma Loute" (un film interessante, ma interpretato in modo così grottesco e caricaturale da generare nello spettatore il sospetto che gli attori fossero colti durante una crisi isterica non simulata). [+]

[+] lo stile allusivo del regista (di gian carlo costadoni)
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vanessa zarastro venerdì 6 gennaio 2017
tra progresso e conservazione Valutazione 4 stelle su cinque
74%
No
26%

Il cliente è un film molto intenso, duro, ben interpretato e ben diretto. Attraverso la metafora della disgregazione della coppia il film narra la disgregazione urbana e sociale della realtà iraniana a cavallo tra modernità e retrogradi retaggi culturali.
Emad (il bravissimo Shahab Hosseini) e Rana (la dolcissima Taraneh Alidoosti) sono due attori di teatro, affiatati sulla scena come nella vita, che devono lasciare improvvisamente il loro appartamento perché pericolante. Le vibrazioni della ruspa, nei lavori edili del lotto adiacente, hanno causato il crollo del loro edificio. Nel film è mostrata una Teheran attuale, laica, costruita fuori ogni regola con materiali scadenti e senza controlli. [+]

[+] impressioni... (di writer58)
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maurizio d venerdì 11 novembre 2016
film, di straordinaria profondità Valutazione 5 stelle su cinque
69%
No
31%

La lezione dei grandi tragici greci sta sicuramente alla base di questo film, di straordinaria profondità nello scavo dei caratteri e di intenso spessore umano. I fattori che legano il regista ai caratteri della tragedia greca sono a moi avviso tre: il ritmo , la fatalità , la catarsi. La vicenda parte da una situazione di quasi normalità e via via si fa sempre più incalzante , assumendo toni sempre più drammatici in un crescendo che inchioda lo spettatore alla poltrona nell'ansia di conoscere l'esito dei fatti cosi come avveniva nella tragedia greca. La fatalità , il fato è un'altra presenza costante in tutto il film; I protagonisti ne subiscono le conseguenze accettandolo come una forza ineluttabile che dirige i destini dell'uomo. [+]

[+] l’ultima interessante pellicola di farhadi (di antonio montefalcone)
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angelo umana giovedì 12 gennaio 2017
le complicanze umane Valutazione 4 stelle su cinque
77%
No
23%

 Se la vendetta vada consumata fredda o calda non è ben chiaro, ma sicuramente chi si vendica non trova soddisfazione. Potrebbe anche uscirne annullato, senza più forze, svuotato quando invece prima di compierla pensava di placare la rabbia e l’umiliazione. Così succede ad uno dei protagonisti di questo film (Shahab Hosseini): giovane professore nel lontano Iran, un liberale che sa sorridere coi suoi allievi di liceo, moderno e impegnato attore teatrale la sera. Provano e riprovano con la moglie e gli amici attori “Morte di un commesso viaggiatore” di Arthur Miller, sulle responsabilità morali dell’individuo e sui fallimenti personali. [+]

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filippo catani martedì 10 gennaio 2017
ottima storia e belle riflessioni Valutazione 4 stelle su cinque
57%
No
43%

Una giovane coppia trasloca in un nuovo appartamento che era abitato da una donna la cui reputazione non era esattamente impeccabile. Una sera la moglie lascia socchiusa la porta di casa pensando che il marito stia rientrando ma in realtà viene aggredita da uno sconosciuto.
Farhadi confeziona un altro ottimo film che gioca sulla vicenda dei due protagonisti ma che offre come sempre spunti interessanti di riflessione. Innanzitutto troviamo il parallelismo con la messa in scena di Morte di un commesso viaggiatore in quanto in entrambi i casi abbiamo una coppia inizialmente felice che poi dovrà fare i conti con l'amara realtà. Quindi abbiamo una serie di riflessioni sulla società iraniana dove è ancora alto lo scoglio della censura (nel film si fa esplicito riferimento a tre critiche avanzate alla messa in scena) ma anche una certa rigidità nei confronti delle donne e di come vengono viste (eloquente il momento in cui il vicino dice alla donna aggredita che ha fatto bene a non sporgere denuncia perchè se no chissà magari durante il processo avrebbe dovuto rendere conto del perchè avesse lasciato la porta di casa aperta). [+]

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flyanto giovedì 12 gennaio 2017
un avvenimento cheinfluenzerà profondamente una co Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

Ritorna felicemente nelle sale cinematografiche Asghar Farhadi con la sua ultima pellicola intitolata "Il Cliente". Si narra la storia di una giovane coppia che è costretta a cambiare appartamento in quanto quello in cui hanno vissuto sino al momento presente sta per crollare. Grazie ad un collega-amico che lavora con loro come attore in teatro, essi ne trovano uno in cui si stabiliscono in breve tempo, ma cominciano a sorgere dei problemi riguardo il fatto che l'inquilina precedente, benchè sollecitata più volte a farlo presto, non intende affatto portare via ciò che ancora le appartiene nella casa. Tra varie discussioni si arriva al giorno in cui la donna della coppia, avendo incautamente aperto la porta di casa nella certezza che fosse il marito, viene aggredita da uno sconosciuto mentre è sotto la doccia. [+]

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catcarlo venerdì 13 gennaio 2017
il cliente (ovvero 'il venditore') Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

Dopo la trasferta francese de ‘Il passato’, Farhadi torna nelle caotiche strade di Teheran ambientandovi un complesso meccanismo narrativo che viene messo in immagini con la consueta maestria: a causa di qualche minuto di troppo, ‘Una separazione’ si fa ancora preferire, ma l’accurato studio dell’animo umano raccontato senza generare un attimo di noia testimonia una volta di più che siamo di fronte a un autore (il regista firma anche la sceneggiatura premiata con la Palma d’Oro) in un momento alto della sua parabola creativa. Il legame con il pluripremiato predecessore si esplica soprattutto nelle tematiche: ci sono due giovani sposi, Emad e Rana, borghesi e progressisti – entrambi attori di teatro, lui pure professore empatico apprezzato dagli alunni – che si schiantano quando la vita colpisce a tradimento, causando un’involuzione che nel caso dell’uomo raggiunge abissi non spiegabili razionalmente. [+]

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maurizio meres domenica 15 gennaio 2017
superbo Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

Film coinvolgente che non lascia un attimo di pausa allo spettatore,con una sceneggiatura forte,che può sembrare illogica, l'aggressione è una stupro si domanda il publico,assolutamente no,volutamente secondo il mio punto di vista diventa solo una condizione della religione mussulmana di offendere la donna vedendola nuda,con ripercussione sociale e l'imbarazzo del marito,il quale vuole e deve sapere la verità,il dubbio lui sa che non lo cancellerà mai con il tempo,la scena finale dove i due coniugi riflettono separatamente con lo sguardo nel vuoto sapendo che nulla potrà essere come prima,diventa una dichiarazione reciproca,bisogna vedere il film nella loro ottica religiosa. Teatralmente perfetto in simbiosi con ciò che loro recitavano in teatro"morte di un commesso viaggiatore" la loro vita in una Teheran mentalmente più aperta,ma fragile nei preconcetti dettati dalla loro religione nel confronto di un occidentalismo libero,forse troppo. [+]

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enrico danelli lunedì 6 febbraio 2017
autodafè Valutazione 4 stelle su cinque
60%
No
40%

Trasuda denuncie politiche questo film iraniano ricorrendo ovviamente alle allegorie per i noti problemi di censura presenti in quel paese. Allegorie che noi occidentali possiamo cogliere solo in parte per la distanza culturale che ancora ci separa. La principale allegoria è però talmente evidente da dare senso a tutto il film. La prolungata "cerimonia" che si svolge nella parte finale del film (motivatamente nel vecchio instabile appartamento di Emad che rappresenta l'Iran, scosso alle fondamenta, e da cui i protagonisti, la elite culturale, sono dovuti scappare) è la tragica parodia di un processo penale: indagine, accusa, difesa, carcerazione, sentenza, richiesta di clemenza, esecuzione della condanna, morte del condannato, il tutto condito dal sadismo dell'accusatore che agisce sua sponte anche contro la volontà della vittima propensa al perdono. [+]

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lbavassano venerdì 6 gennaio 2017
delude Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
50%

Delude, chi di Farhadi ha amato la capacità di raccontare con forza, ma senza forzature, il quotidiano ("Una separazione", "Il passato"), delude "Il cliente", per le troppe inverosimiglianze della trama, che si infittiscono nel finale, e comunque per il non aver saputo, o voluto, scioglierne le contraddizioni. Delude ancor più per l'inutile dilatarsi ripetitivo del finale medesimo, proprio ciò che invece del "Passato" costituiva uno dei maggiori pregi, con il moltiplicarsi dei punti di vista che qui resta in embrione. Anche l'utilizzo del modello cinematografico alto, o altissimo, dell'intreccio fra realtà e finzione teatrale mi pare non colga nel segno ma resti piuttosto fine a se stesso, ad un virtuosismo puramente formale. [+]

[+] una delusione (di effepi57)
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