“Il primo impatto è di una forte espressività della Perrone nei diversi tentativi di liberarsi dei vari grovigli sociali ed esistenziali.
Indimenticabili i primi piani della sua disperazione mentre mangia e beve da sola e quelli della sua rinascita mentre guarda, tocca e respira l'aria fra gli alberi, le rocce e l'acqua. Veramente cinema dei sensi. Bravissimi soprattutto per la regia e l’interpretazione della protagonista”
Franco Piavoli
"L’opera approfondisce un complesso di conflitti interiori con specifico riferimento alle relazioni interpersonali e familiari; e si sviluppa attraverso una dialettica comunicazione / incomunicabilità che magnetizza la significatività delle componenti simboliche principali."
Marco Scarnera
PROGETTO IRENEA CINEMA E ARTE PER LA PACE
"Un lavoro sottile e onirico, che non stucca, che confonde e al quale è un piacere assistere.. Un uso delle musiche che diventa un personaggio vero e proprio.. Riesce ad essere evocativo e reale al tempo stesso che è cosa alquanto delicata, sarebbe un attimo cadere nella banalità e invece finisce per stupire.."
Daniel De Rossi
"Un caos malinconico riorganizzato ad arte"
Claudio Losavio
"Poetico e visionario. Un cinema del sentire"
Federico Baldini
"Una soundtrack magistrale, un uso dei drones e delle frequenze quasi didattico."
Rosa Tosto
"Uno spaccato emozionale della vita di tutti noi.. Astrid siamo tutti noi, coi nostri tormenti, i nostri dubbi, le nostre insicurezze.. Film che sa condurre a profonde riflessioni"
Natascia Stella
"Non è necessario razionalizzare il tutto, meglio lasciarsi trasportare dal flusso. Ti arriva come un senso di quiete agitata. Decisamente un'esperienza sensoriale."
Marina Picardi
“Bellissimo film, psicologicamente intrigante. Un’atmosfera sospesa e incantata che ti mozza il fiato”
Assunta Federico
“Ha la capacità di lasciarti come in una trance creativa”
Valentina Faraoni
"Astrid è una profetessa di un nuovo mondo, ancella di un culto in divenire. Federico Mattioni ha cercato di fare un film senza parole, o quantomeno poche. In alcuni momenti il film diviene “lirico” e poetico e l'uso delle parole sarebbe stato solo superfluo. La fotografia è immensa, bellissima, vivida, tanto da sembrare di prendere forma aldilà dell'immagine.”
Orazio Ciancone
"Solo chi si rivede in lei, in Astrid, ed ha superato i propri tormenti adolescenziali, può capire il suo viaggio.
Chi invece non c'e' riuscito la osserva con violenta repulsione, la critica, la osteggia.
E' come non accettare se stessi.
Astrid e' bellissima nella sua fragilità, semplice, pura nella sua imperfezione."
Leonardo Ceccarelli
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