Innanzitutto devo dire che non ho visto altro di questo regista. L'opera mi sembra comunque ben girata soprattutto per l'utilizzo della macchina da presa che, con il grande utilizzo di grandangoli, riesce a riprendere i grandi spazi con maestria. Una fotografia molto colorata e belle musiche (anche se poche originali...) che trasmettono la voglia di viaggiare.
Il film parla di un giovane (Antony) che decide di compiere un lungo viaggio alla scoperta delle proprie origini; ha infatti perso i genitori all'età di un anno e di loro non sa nulla (tranne il fatto che erano giovanissimi). Mille avventure ed altrettanti incontri seguiranno il viaggio di Antony che sarà anche un percorso interiore tra incubi e discussioni con il proprio subconscio.
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Innanzitutto devo dire che non ho visto altro di questo regista. L'opera mi sembra comunque ben girata soprattutto per l'utilizzo della macchina da presa che, con il grande utilizzo di grandangoli, riesce a riprendere i grandi spazi con maestria. Una fotografia molto colorata e belle musiche (anche se poche originali...) che trasmettono la voglia di viaggiare.
Il film parla di un giovane (Antony) che decide di compiere un lungo viaggio alla scoperta delle proprie origini; ha infatti perso i genitori all'età di un anno e di loro non sa nulla (tranne il fatto che erano giovanissimi). Mille avventure ed altrettanti incontri seguiranno il viaggio di Antony che sarà anche un percorso interiore tra incubi e discussioni con il proprio subconscio. Quest'ultimo, rappresnetato da un ragazzino che sarà anche mentore del giovane e lo aiuterà nel cambiare la propria sorte.
Molto buona l'interpretazione del protagonista (credo alla prima esperienza).
Una cosa che risulta strana (per noi europei) è il viaggio all'incontrario...dalla California all'Europa quando siamo abituati a vedere road movie in cui viaggiamo verso il continente americano.
Il finale poteva essere molto scivoloso invece stupisce con una scena a sorpresa...
Un film che merita d'essere visto.
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