Tokyo Love Hotel |
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Un film di Ryuichi Hiroki.
Con Sometani Shôta, Atsuko Maeda, Lee Eun-woo, Son Il-kwon, Kaho Minami.
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Titolo originale Sayonara kabukichô.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 135 min.
- Giappone 2014.
- Tucker Film
uscita giovedì 30 giugno 2016.
- VM 14 -
MYMONETRO
Tokyo Love Hotel
valutazione media:
3,08
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La Tokyo di Ryuichi tra sesso e ironiadi Marco ModaFeedback: 100 |
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domenica 26 giugno 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In Giappone si fa sesso solo nei “love hotel”. È noto a chi studia la cultura nipponica, che la maggior parte dei rapporti sessuali dei giapponesi vengono consumati proprio nei “Love hotel” a cui fa riferimento il titolo del film. Hotel studiati ad hoc per consumare rapporti sessuali, e quindi luogo adatto per spalmarci sopra una storia corale fatta sopratutto di sesso, prostituzione e tradimento. Abbiamo le storie di Saya e Toru. Lei chitarrista in cerca di successo, lui gestore del love hotel, che sogna un albergo a 5 stelle, quindi a suo modo anche lui inseguitore di un successo. Questa è la storia principale, che si ramifica e crea una commedia corale fatta di personaggi che sembrano tutti arrivati al punto più basso delle loro vite cercando di inseguire il punto più alto. Lo sguardo di Hiroki Ryuichi è di quelli che possono davvero mettere d'accordo tutti. Uno sguardo che sembra giudicare continuamente le scelte fatte da tutti i personaggi. C'è chi fa porno, chi si prostituisce, chi fa un onesto lavoro pare, e chi fa le pulizie ma è ricercato dalla polizia. Non un personaggio che si possa definire positivo o negativo in senso totale, ma una serie di ritratti umani veritieri seppur grotteschi. Ryuchi crea quasi un'allegoria sulla prostituzione, e su cosa significa vendersi. Vendere il proprio corpo è peggio di vendere la propria dignità? E vendere il proprio tempo e sudore? E più nobile che vendere il proprio corpo? Quello che sembra comunicare Ryuichi è che siamo tutti dei venduti, e quindi tutti legati dallo scarso valore che ci diamo. Per equilibrare ulteriormente lo sguardo, e creare empatia, Ryuichi fa un grande uso dell'ironia, presente lungo tutto il film, sopratutto nelle sequenze più intense, e in quelle inerenti all'atto sessuale. Kabukicho love hotel ha quindi il pregio dello sguardo, ricercato e amicone verso il pubblico, pur trattando di sentimenti carnali e intensi,ma anche riflessivo. Un pregio del film e del cinema asiatico in generale. L'opera di Ryūichi Hiroki ha anche dei difetti. Forse soffre un po la coralità, che aggiunge dove interessa meno e toglie a chi poteva dare di più. Alcune storie e personaggi infatti rimangono fino alla fine accennati. Cosa comunque comprensibile, vista la durata già corposa del film. In definitiva l'opera di Hiroki Ryichi è di quelle compagnone ma non banali. Un modo di raccontare tra il mainstream e il cinema d'autore che può mettere d'accordo davvero molte persone.
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