In ordine di sparizione |
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Un film di Hans Petter Moland.
Con Stellan Skarsgård, Bruno Ganz, Pål Sverre Hagen, Jakob Oftebro.
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Titolo originale Kraftidioten.
Azione,
durata 118 min.
- Norvegia, Svezia 2014.
- Teodora Film
uscita giovedì 29 maggio 2014.
MYMONETRO
In ordine di sparizione
valutazione media:
3,30
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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un western pulp nordicodi kondor17Feedback: 19029 | altri commenti e recensioni di kondor17 |
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lunedì 17 agosto 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gradita sorpresa questo film svedese di Moland, con ottimi attori e un ritmo lento e suadente, scandito dagli epitaffi bianco su nero, capitoli di una faida tanto grottesca quanto efferata. Nils, il nostro Stellar Skargard, si vede morire il figlio per una tragica fatalità. Al riconoscimento del cadavere il poliziotto dice che la causa è overdose ma lui sa che non è così, anche se è difficile dimostrarlo. La moglie Gudrun sbrocca, svalvola e non gli rivolge più la parola guardandolo fisso negli occhi con quel tono accusatorio che spesso avviene tra partner quando la famiglia è scossa da drammi continui e inspiegabili. Disperato, Nils si reca quindi all'hangar, tira fuori il fucile e sta per spararsi in bocca, quando da dietro un tavolo spunta fuori la sagoma tumefatta di un collega del figlio, che aveva rubato una borsa di coca al conte, chiedendo al ragazzo, responsabile dei bagagli dell'aeroporto, di tenerla un paio di giorni. Questa scena è la chiave di volta. Nils si alza e non usa più il fucile, ne per sé né per l'amico idiota ma sinceramente pentito. Inizierà invece una lucida caccia all'uomo, priva di emozioni, atta soprattutto a dare un senso alla vita di Gudrun. Dopo la morte di Jesse, il primo della lista, Nils le chiede, curioso e soddisfatto, "sai tesoro dove sono stato, stanotte?" ma lei lo gela con un "ma tu, chi sei?" Poco dopo Gudrun se ne andrà, lasciando un biglietto bianco piegato in quattro sopra il comò della camera. Ciò nonostante Nils prosegue l'opera, includendo, oltre al conte - bravissimo Hagen, anche la banda serbo - albanese che col conte si spartisce in pace il mercato. In pace fino a quel momento. Uno accusa l'altro, ci sono le scuse, ma occhio per occhio, figlio per figlio. Inizia una faida tra le due bande, ma Nils anticipa i serbi, rapendo il figlio del conte spacciandosi per amico di mamma e dipendente del papà. Ma non per chiedere il riscatto, bensì per proteggere il ragazzino dai serbi e forse dal padre, che non stava mai con lui, facendogli la morale per ogni virgole, per poi spacciare e uccidere senza ripensamento alcuno.
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