sellerone
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domenica 14 aprile 2019
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le nuove favole per bambini
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Quando uno non sa cosa l’aspetta… succede quello che e’ successo a me in questo film. Bella storia, ben recitata e strutturata, e’ una favola horror? Si, ma di nuova generazione, Ne piu’ ne meno di biancaneve, dove c’è la “parte horror” ma vince la buona intenzione narrativa: con l’amore anche i diversi cattivi e senza sentimenti possono guadagnarsi un posto nel nostro cuore e cambiare, facendoci scoprire il potere dei buoni sentimenti.
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papfaino
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martedì 23 gennaio 2018
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spegnere dopo 20 minuti
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I primi 20 minuti sono esilaranti, poi diventa il solito teen movie. Bella l'idea del punto di vista dello zombie
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francismetal
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mercoledì 13 settembre 2017
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stupendo!
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Nella realizzazione si poteva fare di meglio ma l'idea alla base è ottima: degli zombie che prendono coscienza e recuperano la loro umanità fino a guarire e a ribellarsi e cambiare completamente le cose. Altrimenti il loro destino sarebbe stato quello di diventare degli scheletri neri.
E' un film che riprende le tematiche di film come Matrix, Essi vivono, e di filosofi come Marx e Platone.
Per coloro che non lo avessero capito la storia d'amore è il perno del film, il ragazzo non avrebbe preso coscienza e non si sarebbe generato processo di guarigione senza la ragazza.
Inoltre in questo film c'è una sfida ai pregiudizi, alla divisione e alla guerra.
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Nella realizzazione si poteva fare di meglio ma l'idea alla base è ottima: degli zombie che prendono coscienza e recuperano la loro umanità fino a guarire e a ribellarsi e cambiare completamente le cose. Altrimenti il loro destino sarebbe stato quello di diventare degli scheletri neri.
E' un film che riprende le tematiche di film come Matrix, Essi vivono, e di filosofi come Marx e Platone.
Per coloro che non lo avessero capito la storia d'amore è il perno del film, il ragazzo non avrebbe preso coscienza e non si sarebbe generato processo di guarigione senza la ragazza.
Inoltre in questo film c'è una sfida ai pregiudizi, alla divisione e alla guerra.
Insomma, molti di voi non hanno capito niente.
Ho amato tantissimo la scena in cui i due protagonisti ascoltano i Guns 'n Roses coi vinili. Quello zombie aveva più personalità e carattere di un umano.
E anche se fosse cosa ci sarebbe di male in una storia d'amore?
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contrammiraglio
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domenica 30 aprile 2017
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carino
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2,5 sarebbe il suo; pur con qualche lungaggine ha dei momenti di acuto sarcasmo e citazionismo che rallegrano l'animo.
Più che vedibile.
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inesperto
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giovedì 25 settembre 2014
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la guarigione degli zombie
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Grazioso e romantico; sicuramente adatto ad un pubblico adolescenziale. John Malkovich, in un simile film, c'entra come i cavoli a merenda. Originale l'idea di distinguere tra zombie buoni e cattivi. Hoult, nella sua veste di morto vivente, cammina e si muove molto bene. Bellissima Teresa Palmer.
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ilaria pasqua
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martedì 9 settembre 2014
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sorpresa
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Grande sorpresa questo film che non ho osato vedere al cinema, colpa di quel fuorviante trailer italiano e di qualche pregiudizio di troppo. Avessi letto prima il libro mi ci sarei fiondata.
Lo zombie R, interpretato da un convincente Nicholas Hoult, vive nei pressi di un aereoporto dopo che un’apocalisse ha spazzato via il mondo così come noi lo conosciamo. R non è solo, con lui orde di zombie, e il suo caro amico M con cui comunica ogni tanto a forza di grugniti.
R non ha più ricordi né identità, però non è completamente privo di coscienza come gli altri, dentro di lui sono sopravvissuti dei sentimenti, delle emozioni che sono l’ombra di ciò che erano ma che rappresentano sempre qualcosa.
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Grande sorpresa questo film che non ho osato vedere al cinema, colpa di quel fuorviante trailer italiano e di qualche pregiudizio di troppo. Avessi letto prima il libro mi ci sarei fiondata.
Lo zombie R, interpretato da un convincente Nicholas Hoult, vive nei pressi di un aereoporto dopo che un’apocalisse ha spazzato via il mondo così come noi lo conosciamo. R non è solo, con lui orde di zombie, e il suo caro amico M con cui comunica ogni tanto a forza di grugniti.
R non ha più ricordi né identità, però non è completamente privo di coscienza come gli altri, dentro di lui sono sopravvissuti dei sentimenti, delle emozioni che sono l’ombra di ciò che erano ma che rappresentano sempre qualcosa. Attraverso questo improbabile narratore osserviamo come vede il mondo, ciò che pensa.
Un giorno divora il cervello di un ragazzo e così rivive tutti i suoi ricordi, è ciò che R ama più fare, mangiare cervelli per sentirsi ancora un po’ umano, vivere sentimenti che non ricorda più così chiaramente. Quel giorno però incontra anche una ragazza, Julie (Teresa Palmer) e da lì cambierà ogni cosa. Il rapporto che stringono sarà in grado di far battere il cuore a chi ne ha dimenticato l’esistenza, che siano umani o zombie, e a risvegliare sentimenti sopiti, avviando una nuova era in cui è ancora possibile sperare.
Sono rimasta piacevolmente stupita da questo film, sia da come viene affrontata la tematica, sia dai personaggi. R è adorabile e il rapporto che instaura con Julia sincero, pulito e, anche se incredibile da credere, realistico. Non fa mai storcere il naso, si è avvinti completamente in questo mondo di cui riusciamo a riconoscere alcuni punti fissi, di film di zombie, ma allo stesso tempo tante belle idee, un'originalità che non mi aspettavo. Soprattutto da un film che è stato spacciato più volte come: l’erede di Twilight. Stufa delle etichette, degli ipotetici cloni, l’ho saltato a piè pari.
E invece Warm Bodies è in grado di stupire per alcuni tratti originali senza rinnegare comunque i punti di riferimento del genere zombie. Equilibrato nelle sue componenti, scorrevole e divertente, con un approccio completamente nuovo, un punto di vista apparentemente assurdo e che eppure funziona, senza scadere, né annoiare. Fila liscio senza intoppi, aiutato da una sceneggiatura di sicuro ben scritta, con un buon ritmo e attori che se la cavano piuttosto bene.
Il film parla di zombie, ma soprattutto dell’amore come cura, come capacità di guardare oltre le apparenze.
Intelligente, elegante e carico di un irresistibile senso dell’umorismo, sicuri punti di forza del film, piacerà anche a chi inizialmente aveva storto il naso. Alla fine della visione lascia una sensazione di benessere, una serenità completa e un pizzico di commozione.
Bizzarro, coraggioso, riuscito.
Recensione uscita originariamente su: www.ilariapasqua.net
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guiznuk
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venerdì 25 aprile 2014
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storia d'amore tra prevedibilità e non-senso
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A causa dell'espansione di un virus, la popolazione mondiale è stata decimata, e sono rimasti pochi uomini che si sono riuniti sotto la protezione di un muro al cui esterno vi sono zombie. Julie è mandata, insieme al suo ragazzo e ad altri amici, in una struttura esterna al muro per recuperare dei farmaci. Qui subiscono un attacco zombie, in cui il ragazzo viene ucciso dalla voce narrante, cioé quella di una zombie. Da notare il fatto che nell'introduzione lo stesso zombie protagonista afferma che essi 'non sono capaci di pensare', eppure parla per tutto il tempo. Tralasciando questo fatto, egli si innamora di Julie. Da qui la trama inizia a mostrare incogruenze, oltre a quella appena riferita.
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A causa dell'espansione di un virus, la popolazione mondiale è stata decimata, e sono rimasti pochi uomini che si sono riuniti sotto la protezione di un muro al cui esterno vi sono zombie. Julie è mandata, insieme al suo ragazzo e ad altri amici, in una struttura esterna al muro per recuperare dei farmaci. Qui subiscono un attacco zombie, in cui il ragazzo viene ucciso dalla voce narrante, cioé quella di una zombie. Da notare il fatto che nell'introduzione lo stesso zombie protagonista afferma che essi 'non sono capaci di pensare', eppure parla per tutto il tempo. Tralasciando questo fatto, egli si innamora di Julie. Da qui la trama inizia a mostrare incogruenze, oltre a quella appena riferita. Lo zombie salva la sua amata dalle grinfie dei suoi simili, ospitandola nell'aereo in cui alloggia. Questi esseri, come sempre pronunciato da lui, non hanno capacità di emettere una serie di parole, ma solamente grugniti. Però alterna momenti di versi di animali notturni, con discorsi, che iperbolicamente, richiamavano la retorica di Cicerone. La ragazza ha fame, e cercando provviste, entrano in un garage dove vi è una Ferrari. Iniziano i momenti di vita quotidiana tra cui la guida: Julie si trova così bene in quell'ambiente, circondata da mostri che si vogliono nutrire del suo cervello, che non le passa in mente di scappare con un'automobile veloce e, fortunatamente, col pieno di benzina. Una dimenticanza capibile in quella situazione. Erre, lo zombie protagonista, inizia a sentire una sensazione strana, simile alla vitalità. Sarà l'amore la vera chiave, imprevedibile, originale e rivoluzionaria che smuoverà il tutto? Per avere la risposta non si deve aspettare il finale, Levine, per non sforzare eccessivamente il cervello, fa già capire agli spettatori che è così. Infatti anche gli altri zombie percepiscono un nuovo calore all'interno di essi. Però, all'improvviso, Julie, dopo aver visto Erre che alternava, per l'andatura, momenti alla Bolt e momenti di sbronza del sabato sera e, per il parlato, balbettii e lunghi discorsi, si rende conto che è un essere umano ed è il momento di andare a casa e ci riesce. Le storie più mielose insegnano che l'amore si può fare tutto, ed Erre riesce a superare il muro protettivo e a raggiungere la sua Giulietta. Il film termina con la sconfitta degli 'ossuti', cioè lo stadio post-zombie più violento, e con il recupero di quelli normali che grazie al loro amore puntano a ritornare umani. Per catturare l'attenzione, Levine ha deciso di rendere comiche molte scene del film che ha creato, ma ci si deve ricordare che si sta narrando una vicenda che avviene su uno sfondo catastrofico, dove gli esseri umani sono continuamente minacciati. Se una battuta breve per strappare un sorriso si può sempre inserire, non si può invece tentare di rendere comiche parecchie scene della pellicola. Di conseguenza chi la guarda non sa se ridere per la scena in sè, o perché questa è inadatta in un particolare momento del film. Inoltre il completo affidamento di Julie ad Erre è troppo veloce, ricordiamoci sempre che è di fronte ad uno che potrebbe ucciderla! Il personaggio di lei per di più non ragiona in un modo chiaro: in certi attimi sembra considerare lo zombie il suo salvatore, in altri desiderare solo di scappare. Sarebbe stato necessario un maggiore controllo sulla caratterizzazione dei personaggi e un'attenzione per i particolari discordanti detti prima.
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onufrio
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lunedì 7 ottobre 2013
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anche gli zombie hanno un'anima
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Il primo zomblove movie, se mi passate il termine. R, questa è l'iniziale del nostro protagonista, uno zombie che ancora rammenta segni di umanità, vive in un aereoporto in compagnia di tutti gli altri zombie, la fame ogni tanto lo spinge ad andare oltre, alla ricerca di carne fresca, ma l'incontro con la bellissima Julie farà scattare in lui vecchie sensazioni, lui la protegge dai suoi simili e se ne innamora, sentimento che verrà ricambiato dalla ragazza, dando così vita alla prima storia d'amore cinematografica fra uno zombie ed un umana. Definirlo Horror questo film è un tantino esagerato,anche se la presenza dei cosìddetti ossuti non passa di certo inosservata.
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Il primo zomblove movie, se mi passate il termine. R, questa è l'iniziale del nostro protagonista, uno zombie che ancora rammenta segni di umanità, vive in un aereoporto in compagnia di tutti gli altri zombie, la fame ogni tanto lo spinge ad andare oltre, alla ricerca di carne fresca, ma l'incontro con la bellissima Julie farà scattare in lui vecchie sensazioni, lui la protegge dai suoi simili e se ne innamora, sentimento che verrà ricambiato dalla ragazza, dando così vita alla prima storia d'amore cinematografica fra uno zombie ed un umana. Definirlo Horror questo film è un tantino esagerato,anche se la presenza dei cosìddetti ossuti non passa di certo inosservata. Innovativa senz'altro è la voce fuori campo dello zombia che commenta nella sua mente qualsiasi cosa egli faccia e ci descrive cosa accade intorno a lui; penate cosa fossero stati i primi 20 minuti di film senza questa voce fuori campo.. un mortorio, nel vero senso della parola.
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kyotrix
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martedì 23 luglio 2013
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per adolescenti
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Si lascia guardare, ma trama, scene, dialoghi, tutto di basso livello e indirizzato ai giovani. Sembra di vedere un film serale su MTV
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paolo salvaro
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sabato 6 luglio 2013
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critica sociale in un film sugli zombie
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"Mi sto limonando il tizio che si è appena pappato il cervello del mio ragazzo, yummm"!
Non so se sia più surreale uno zombie a cui il cuore ricomincia a battere, uno zombie che come definizione è un "morto vivente", o il tentativo di inserire della critica sociale all'interno di uno scenario postapocalittico ed in una storia horrorifica. E' vero, siamo tutti quanti degli zombie, soprattutto appena alzati la mattina. Parliamo poco con gli altri, ancora meno dopo l'impressionante evoluzione tecnologica degli ultimi vent'anni. Siamo schiavi di un sistema al quale non ci si può sotrarre e che avvelena e corrompe la mente e l'anima delle persone, con decine e decine di pellicole che hanno già affrontato questa questione (alcune con risultati decisamente migliori, vedi V per vendetta).
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"Mi sto limonando il tizio che si è appena pappato il cervello del mio ragazzo, yummm"!
Non so se sia più surreale uno zombie a cui il cuore ricomincia a battere, uno zombie che come definizione è un "morto vivente", o il tentativo di inserire della critica sociale all'interno di uno scenario postapocalittico ed in una storia horrorifica. E' vero, siamo tutti quanti degli zombie, soprattutto appena alzati la mattina. Parliamo poco con gli altri, ancora meno dopo l'impressionante evoluzione tecnologica degli ultimi vent'anni. Siamo schiavi di un sistema al quale non ci si può sotrarre e che avvelena e corrompe la mente e l'anima delle persone, con decine e decine di pellicole che hanno già affrontato questa questione (alcune con risultati decisamente migliori, vedi V per vendetta). Perciò ci si può chiedere: essendoci già film e generi appositi che trattano questi argomenti, "Warm Bodies" serve a qualcosa? è la risposta è : NO.
Scontatissimo il finale, uno zombie ed una ragazza che si conoscono, si innamorano e finiscono con il vivere insieme felici e contenti (non chiamatelo spoiler perchè basta vedere la locandina del film per capire come andrà a finire), il film conosce un innalzamento di livello e tensione sono nella seconda metà della pellicola, in contemporanea con l'entrata in scena di John Malkovich. Sul suo curriculum d'ora in avanti terrò a mente che vi è anche la frase: "ho salvato da solo l'intero film Warm Bodies che stava lentamente affondando in un lago di sterco". E' semplicemente ridicolo mettere una storia d'amore che va a finire bene dentro ad un film horror ed allo stesso tempo fare delle riflessioni più o meno velate riguardo la condizione umana contemporanea e la necessità di abbandonare i pregiudizi nei confronti del diverso. Caro regista Levine, da come hai diretto ed articolato le scene mi sembra di capire che tu ci sappia fare nel tuo lavoro, perciò perchè hai deciso di dedicarti ad un progetto del genere?
Poi mi devo vedere cinque-sei ragazzi sui vent'anni gettati completamente da soli allo sbaraglio, senza elmetti ne armature anche solo basilari, in una zona di guerra o presunta tale a .... a .... a non si sa bene a fare cosa visto che solo un paio si danno da fare per raccattare dei farmaci per la cittadinanza sempre più decimata, mentre uno trova addirittura il tempo per mettersi a giocare ad uno sparatutto. Non sarebbe stato meglio mandarci una truppa di soldati bene addestrati come quelli che il saggio Grigio teneva a guardia di una sottospecie di muro di Berlino? No. Mandiamoci una squadriglia di principianti. Poi ti vedi degli zombie che un secondo prima "mamma mia quanto siamo lenti" (come esclama il protagonista) ed un attimo dopo saltano a destra e a manca con l'agilità di un ghepardo dopo un tiro di cocaina. Poi sei costretto ad assistere alla metamorfosi della protagonista che non solo riesce a dimenticare il fatto che il ragazzo zombie si è mangiato il cervello del fidanzato che tanto diceva di amare, ma addirittura afferma di sentirne la mancanza. E grosse lacrime di commozione iniziarono a sgorgare dagli occhi delle sedicenni in sala (non fraintendetemi, anche io alla vostra età sarei diventato matto per un film del genere, ma non di certo ora. Anzi, mi sono fatto delle grosse risate.)
Un film quindi che incarna tutto il peggio di quello che il cinema può offrire, salvato solo in parte da una buona regia e dalla prestazione individuale di Malkovich. Non mi sento comunque di consigliarlo a nessuno.
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