Un fantastico via vai

Stessa volgarità gratuita di tanti cinepanettoni alla Christian De Sica, con la differenza che il cinepanettone è dichiaratamente trash e non finge di essere un film garbato per famiglie.

Turpiloquio come se piovesse (vedi alla voce "zio cardinale sboccato"), scene grottesche e imbarazzanti (il cane di Panariello che per un minuto abbondante viene inquadrato mentre sfoga i suoi istinti sessuali su un peluche, sedere scoperto di Chiara Mastalli giusto nel momento in cui arrivano i genitori siculi "vecchio stampo" di Marianna Di Martino) che possono far ridere solo gli spettatori di poche pretese.
Colonna sonora dimenticabile, persino la canzone che Pieraccioni dedica alla figlia è quasi fuori contesto e assolutamente poco toccante.
Il modo di raccontare la trama (cinquantenne borghese che prende pausa di riflessione dalla moglie per vivere in un appartamento di studenti universitari) è stucchevole e banale.

La presenza di personaggi minori (Ceccherini genitore detective, Alessandro Benvenuti uomo solitario che cerca compagnia nei viaggiatori degli autobus) dà tanto l'impressione di una scelta forzata, quasi una volontà di Pieraccioni di far lavorare gli amici di sempre garantendo loro una particina (inutile) nel suo ultimo film.

Giudizio finale: delusione autentica, film più brutto del suo repertorio.