Premessa: “Sarà che quando si guarda un film in cui recitano personaggi che segui ed ammiri da sempre, si guarda il film con occhi diversi...Probabilmente sarò stato influenzato troppo dalla simpatia che provo per Paolo Ruffini e Frank Matano, ma comunque scrivendo questa recensione proverò ad essere il più obiettivo possibile.”
La pellicola, remake del campione di incassi spagnolo Fuga de cerebros, racconta dell'avventura di cinque amici molto particolari: c'è Emilio (Luca Peracino), talmente timido da non esser mai riuscito a dichiarare a Nadia (Olga Kent) il suo amore per di lei; c'è Franco (Frank Matano), un mix di pazzia infantile mescolata ad una buona dose di autoironia; ci sono Alonso (Andrea Pisani) e Lebowski (Guglielmo Scilla), uno in sedia a rotelle e l'altro spacciatore; ed infine c'è Alfredo (Paolo Ruffini) che grazie ai suoi amici e alla sua voglia di vivere riesce a comportarsi come tutti nonostante sia cieco.
Sono tutti accomunati da due caratteristiche principali: hanno pessimi voti all’università e non ci sanno fare con le ragazze.
Dopo l’ennesimo fallimento di Emilio che anche stavolta non riesce a dire quello che vorrebbe, i suoi amici lo esortano a ritentare; ma quando egli arriverà da lei scoprirà un’amara verità: Nadia ha vinto una borsa di studio ed andrà a studiare ad Oxford.
Ormai Emilio è rassegnato ed è convinto di aver perso tutte le speranze, ma non si sa come Lebowski riesce a falsificare i documenti scolastici suoi e degli altri amici, iscrivendo tutti così alla rinomata università anglosassone…ma i nostri eroi non sono certo adatti ed educati alle ferree regole inglesi…ci sarà da divertirsi!
A mio parere il film ha parecchi difetti i quali riguardano soprattutto i tempi: i tempi dei dialoghi, delle musiche e dalla durata delle scene. Oltre a questo devo aggiungere che la scenografia è del tutto insufficiente perché non ci trasmette niente del tipico clima oltremanica, probabilmente anche a causa di un ridotto budget.
Oltre a questo penso che il film sia stato troppo ed ingiustamente criticato per motivi come: il film è un remake (io dico “che c’è di male?”), gli attori non sono attori ma è gente presa un po’ di qua e un po’ là (e io direi “Diamo loro un possibilità, penso se lo siano guadagnato”), c’è stata troppa pubblicità (è vero, ma anche vero che molte persone, soprattutto di una certa età, personaggi come I Panpers-Frank Matano-Willwosh non li avevano mai sentiti nominare prima, quindi ritengo giusta la tanta pubblicità, anche se, lo so, molte persone la vedono negativamente soltanto come questioni di danaro).
A me invece il film ha veramente colpito: in più di una scena fa veramente ridere (bravissimo Paolo Ruffini) (penso che alcune scene avrebbero potuto essere realizzate meglio) ed anche se la trama è piuttosto banale e il finale ovvio, il film riesce ad incuriosire e tenere attaccato lo spettatore.
I fatti però che mi spingono ad assegnare al film ben quattro stelle sono che è veramente bello guardare queste persone recitare, perché si legge noi loro occhi che si divertono e chi si vogliono realmente bene. Penso inoltre che il film è un inno alla vita e lancia tra le linee un bellissimo messaggio: NO alle discriminazioni, infatti chi è cieco, chi ha un handicap o chi è gay, vengono trattati normalmente e la discriminazione non passa neppure per la testa nemmeno scherzando.
Infine, prima di concludere, volevo aggiungere che merita un elogio pure la Colorado film, che lascia spazio ai giovani, non ha paura di sbagliare anche se si vede che ha il desiderio di crescere!
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