Class Enemy

Una professoressa di tedesco amata dalla sua classe va in congedo per maternita' e viene sostituita da un professore severo e arcigno, che impone subito il rispetto per rituali scolastici ormai obsoleti (alzarsi in piedi, alzare la mano per chiedere la parola), attirandosi l'odio di tutta la classe. Quando poi rimprovera una studentessa sensibile e introversa di scarso rendimento, dandole della perdente, e questa poco dopo si uccide, tutta la classe incolpa il prof di metodi nazisti e gli scatena contro una guerra impietosa.
Un illustre precedente (ovviamente "L'attimo fuggente") aveva gia' coniugato insegnamento scolastico e suicidio, anche se in modo molto diverso. Qui l'intento e' lodevole, ma il film non e' completamente riuscito. Difetta di una componente ludica interna alla classe che, almeno prima della tragedia, ne avrebbe delineato un ritratto piu' verosimile. E pecca di un certo schematismo proprio nel ritrarre i singoli studenti, con la loro immaturita' e il loro ribellismo istintivo. Qualche ritratto fatto di luoghi comuni si trova anche fra gli altri docenti, come la preside o la professoressa di ginnastica. La figura maggiormente delineata e' invece quella del professore di tedesco, alla ricerca di un modo per i ragazzi (e forse anche per se stesso) di esorcizzare la morte ricorrendo alla lingua e alla letteratura che insegna. Senza pero' essere capito e fallendo completamente. Film comunque interessante, per il tentativo di approfondire uno scontro generazionale sul quale e' sempre opportuno riflettere.