The Raven

Era proprio necessario usare Edgar Allan Poe come protagonista di una storia alla E.A.Poe? Forse non c'è troppo da scandalizzarsi, in un'epoca, la nostra, in cui Biancaneve diventa una spadaccina e Lincoln un cacciatore di vampiri. Alla fin fine The Raven va giudicato per quello che è: una ottima prova, un thriller gotico, lineare e ben orchestrato, con degli attori di prim'ordine e una ambientazione impeccabile. La storia si svolge in una Baltimora di stile vittoriano, e il protagonista viene catturato, proprio malgrado, in uno degli incubi di cui è un maestro. L'assassino si ispira proprio ai racconti di Poe per inscenare in sequenza una serie di crimini orrendi, fino al crescendo finale e l'epilogo inevitabile in cui devono drammaticamente confrontarsi il narratore (Poe), con i suoi racconti, e la crudele realtà dell'omicida.
Non sarebbe giusto tuttavia banalizzare l'espediente di calare lo scrittore nella vicenda. John Cusack interpreta a meraviglia Poe, in quanto scrittore e uomo travolto dalla vicenda, non certo in veste di investigatore, ruolo ricoperto egregiamente da Luke Evans. Dobbiamo riconoscere a Cusack il merito di aver dato spessore ad un personaggio difficile, uno scrittore famoso e squattrinato, dotato di talento e intelligenza, tenuti faticosamente a bada per riuscire a vivere in società.
Complessivamente il film ha ritmo e si fa seguire, con scene anche forti che non concedono pero' licenze ad un inutile splatter. Tuttavia pero' manca di suspense, ed è difficile spiegare il perchè. Forse siamo troppo assuefatti agli effetti speciali e agli assalti improvvisi. Un film come The Raven, così classico nel dipanarsi dell'enigma, compone il suo puzzle disciplinatamente. Come uno degli orologi a cipolla indossati dai personaggi, basta caricare la molla e sappiamo bene in che direzione muoveranno le lancette. Ma in definitiva merita di essere visto, non fosse altro perchè ha il merito di rimettere ordine nel nostro ormai confuso catalogo di generi cinematografici e ricordarci cosa è un giallo.
Infine, per dare una risposta alla domanda iniziale:Sì, è utile che il protagonista sia lo scrittore, che fra l'altro è costretto a raccontare e pubblicare ogni giorno, come in un feuilleton, le gesta dell'assassino. Si puo' così apprezzare il gioco di specchi della storia di Poe, narratore e marionetta della propria narrazione, che accetta fino alla fine il destino da egli stesso predisposto.