Hotel Transylvania

Spesso, anche opportunamente, si loda un film"d'animazione"per la raffinatezza tecnica e va benissimo; del resto, pur nella differenza delle drammaturgie, ciò vale parimenti(con tutte le differenze) per il teatro di figura; così  apprezziamo i grandi artisti del teatro di figura(britannici, catalani, statunitensi, italiani, di ogni parte del mondo); limitarsi, però, al fatto tecnico pare limitativo, in quanto "Hotel Transylvania"di Genndy Tartakovsky(2012)va ben oltre i limti in gnere riservati al cinema"di figura"(animazione, is better)in quanto tratta, invertendolo, un tema consueto: gli umani hanno paura dei mostri o meglio di quelli che considerano tali perché hanno paura dei propri fantasmi(dove il lemma, ovviamente, vale in senso psicoanalitico), ossia di ciò che, pur essendo insito nella loro psiche, non conoscono e quindi rimuovono, come le"streghe"(cosiddette streghe, meglio), degli"altri"etc.Così, nel film, di un buonissimo Dracula(che ambirebbe a fare come tutti i vampiri/le vampiresse ma non lo fa), diventato buono in particolare dopo che un gruppo di umani fanatici ha ucciso sua moglie, lasciandolo da solo ad allevare-educare la figlia neonata, che arrivata a 118 anni, ossia alla"maggiore età"per una vampiressa, gode(con molte riserve)di una certa maggiore libertà, di un lupo mannaro invero per nulla aggressivo etc.In altri terminI, "mostri"contro umani  ma a parti rovesciate... Con sottolineature anche veramente poetiche, "Hotel..."è film di ampio respiro, dove l'intento pedagogico-culturale non diventa limitatamente"didattico", aprendosi invece a riflessioni più ampie e importanti, con tante tematiche(sotto-tematiche, volendo)importanti quanto significative, da approfondire-forse un "number two", che sembra essere di prossima realizzazione e poi programmazione sarà più"comico"ma meno significativo, dipende da chi lo realizzerà- ancora da approfondire. Già questo film, comunque, se rettamente inteso e non proposto solo a  bambini molto piccoli, non in grado di"metabolizzare"la produzione di senso del film; dovrebbe essere un contributo importante alla lotta contro l'intolleranza... Da vedere, apprezzare, diffondere, viene da dire... Ottimo il lavoro, per il doppiaggio made in Italy di Claudio Bisio, che dà la voce al conte Dracula, ottimo il lavoro delle altre/degli altri impegnate/i al doppiaggio, dove anche le voci originali sono naturalmente eccelse.   El  Gato