Dracula 3D

Un Dracula che si trasforma in gufo ci può anche stare, ma il resto è un delirio di citazioni fuori luogo da western spaghetti e fumetti manga. Che dire della scena splatter ambientata in quella che potrebbe essere una posada mexicana con il Conte-Flash che fulmineo si muove con un effetto già visto su decine di film. E la gigantesca mantide religiosa che c'azzecca? Forse perchè non hanno potuto usare il copyright di Godzilla... Mitica la battuta nel duello finale quando Dracula esorta a sparargli "Al cuore!", rubata al primo Clint Eastwood quando nel ruolo di Joe incitava il cattivo Ramon a svuotargli il caricatore sul petto protetto dalla piastra metallica. E tra uno sbadiglio e l'altro mi capita di scambiare il principe delle tenebre con l'Aldo del trio (Giovanni & Giacomo) quando si presenta alla bella di turno con "Io sono il Conte Dracula!" e quì il "Miiiinchia!" ce lo aggiungo io. Totalmente inutile il 3D che anzi rende il tutto una specie di teatrino con luci improbabili e impossibili, e non che ravviva - o meglio rassoda - nemmeno i tristi seni di Asia e Miriam snudate per il piacere di chi? Non parliamo degli effetti speciali talmente primitivi da pensare abbiamo passato il lavoro a qualche studente del Cepu. Si potrebbe dire che regia e fotografia hanno fatto di tutto il peggio ma almeno gli attori... Perchè, c'erano degli attori sul set? Asia Argento è una statuina di coccio dipinta male che parla come una menomata; il tono della voce - un doppiaggio infelice? - tra il piagnucolante e quello da scolaretta. Kretschmann che ha solo due espressioni: quella a bocca chiusa e quella a canini spalancati (...già che siamo in tema di citazioni, e che Sergio Leone mi perdoni). Miriam Giovanelli impacciata in una monta davvero poco focosa ma che in compenso piange lacrime così false quanto il sangue che invero scorre, ma non abbastanza da sommergere tutti e scaricarli nell'oblio. Ecco il giusto posto di questa vergogna di serie B, ma anche C e giù giù fino alle ultime lettere della classifica. Hauer ci prova a dare un verso al disastro ma tant'è. I due sposini non contano e non hanno colpe: loro "attori" non lo sono proprio, al massimo comparse da soap opera. Che dire oltre? Voi non andate a buttare via i soldi in questa baggianata, e te Dario smettila di demolire il mito che eri. Ultima chicca: lo Stato Italiano ha finanziato questo film "culturale" con 300.000 miei/tuoi/nostri euri.