tonysamperi
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martedì 2 ottobre 2012
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una campagna senza ritegno
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A confronto due personaggi agli antipodi.
Questa commedia mette a nudo una tipica campagna elettorale americana,
La pellicola ci offre infatti uno spaccato della politica odierna, corrotta e piena di dietrologie, suggerendo che in un'elezione non contano solo il popolo e i candidati, ma è importante l'influenza delle persone di potere (I fratelli Motch - di cui uno e il grande Dan Aykroyd) ed è importante il ruolo della direzione della Campagna.
Infatti sono messe a confronto le personalità di Cam Brady (Will Ferrell - "2 single a nozze", "Zoolander", "Stursky & Hutch") e Marty Huggins (Zach Galifianakis - "Una notte da leoni", "Una notte da leoni 2"): da un lato il politico esperto ed irresponsabile, pronto a vendersi; dall'altra il cittadinotto maldestro, inesperto, con degli ideali e con la voglia di servire il popolo.
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A confronto due personaggi agli antipodi.
Questa commedia mette a nudo una tipica campagna elettorale americana,
La pellicola ci offre infatti uno spaccato della politica odierna, corrotta e piena di dietrologie, suggerendo che in un'elezione non contano solo il popolo e i candidati, ma è importante l'influenza delle persone di potere (I fratelli Motch - di cui uno e il grande Dan Aykroyd) ed è importante il ruolo della direzione della Campagna.
Infatti sono messe a confronto le personalità di Cam Brady (Will Ferrell - "2 single a nozze", "Zoolander", "Stursky & Hutch") e Marty Huggins (Zach Galifianakis - "Una notte da leoni", "Una notte da leoni 2"): da un lato il politico esperto ed irresponsabile, pronto a vendersi; dall'altra il cittadinotto maldestro, inesperto, con degli ideali e con la voglia di servire il popolo. Dietro di loro però osserviamo i due curatori delle campagne: da un lato Mitch (Jason Sudeikis - "Come ammazzare il capo e vivere felici", "Libera uscita") più pacato e corretto, dall'altro Tim (Dylan McDermott), deciso e spietato.
Anche sopra una realtà non proprio felice, risulta facile farsi una risata quando una lotta sempre più sporca porta alle situazioni surreali più disparate.
Insomma le risate non mancano per tutta la durata del film. Nel finale una situazione irreale che vede il vincente Cam convertirsi e cedere la poltrona all'avversario.
In definitiva sicuramente un film che vale la pena di vedere, non eccelso, ma una parodia ben fatta, perfetta per farsi due risate.
Sul CAST
I protagonisti non sono certamente nuovi al genere e si vede. Perfetti anche i due collaboratori: Jason Sudeikis fa il suo e ho apprezzato questo Dylan McDermott, con una personalità talmente seria da sembrare quasi nel film sbagliato, un'iperbole che invece trova una collocazione perfetta nel suo ruolo. Carina la scelta dei fratelli Motch, specialmente Dan Aykroyd ("Una poltrona per due", "Ghostbusters", "Pearl Harbor").
Non mi ha convinto invece Brian Cox ("X-Men 2", "Red", "The Bourne supremacy"), anche se accennato, forse si poteva trovare qualcuno di più adatto.
Da segnalare
Senza dubbio in questa pellicola Pino Insegno si merita l'oscar al doppiaggio. Credo che solo lui potesse presentarci un Cam Brady così alla grande, rendendolo ancora più spassoso. Difficilmente si può fare meglio di questa performance. 10 e lode!
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(di tonysamperi)
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regi1991
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giovedì 27 settembre 2012
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galifianakis vs ferrell! risate assicurate
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Il deputato Cam Brady sta per vincere le elezioni al congresso per l'ennesima volta senza nessun avversario, ma contro di lui si schierano 2 miliardari, determinati a farlo cadere sponsorizzando l'impacciato Marty Huggins come avversario di Brady. Huggins, non molto sveglio, capirà che la battaglia non sarà civile come credeva e, aiutato dallo spietato Tim Wattley, cambierà la sua immagine e comincerà una guerra senza esclusione di colpi bassi con Cam. Il tema politico americano è affrontato, tra una risata e l'altra, in modo ammirevole, vengono messe a nudo diverse realtà che si sviluppano sotto le vesti politiche mostrate al popolo ogni giorno, e le manovre che si celano dietro la maschera dei candidati hanno sempre lo scopo di arricchire i ricchi e i politici senza guardare al bene della popolazione o del paese.
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Il deputato Cam Brady sta per vincere le elezioni al congresso per l'ennesima volta senza nessun avversario, ma contro di lui si schierano 2 miliardari, determinati a farlo cadere sponsorizzando l'impacciato Marty Huggins come avversario di Brady. Huggins, non molto sveglio, capirà che la battaglia non sarà civile come credeva e, aiutato dallo spietato Tim Wattley, cambierà la sua immagine e comincerà una guerra senza esclusione di colpi bassi con Cam. Il tema politico americano è affrontato, tra una risata e l'altra, in modo ammirevole, vengono messe a nudo diverse realtà che si sviluppano sotto le vesti politiche mostrate al popolo ogni giorno, e le manovre che si celano dietro la maschera dei candidati hanno sempre lo scopo di arricchire i ricchi e i politici senza guardare al bene della popolazione o del paese. Il film oltre a divertire vuole essere un messaggio, l’ennesimo, che grida vergogna verso una politica sempre più corrotta. Centrato il bersaglio risate e divertimento grazie a battute e situazioni ironiche e demenziali che fanno ridere davvero, grande merito va agli attori Zach Galifianakis (Una notte da leoni e Parto col folle), che interpreta sempre ottimamente personaggi ingenui come Marty Huggins, e Will Ferrell (2 single a nozze e Fratellastri a 40 anni) sempre molto folle e demenziale nelle vesti di Cam Brady. Il finale è scontato e non poteva essere diverso trattandosi di una commedia. Pellicola che non eccelle nel suo genere ma che sicuramente diverte ed intrattiene. Consigliato buon film.
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donni romani
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lunedì 8 ottobre 2012
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guerra totale... fino all'ultimo voto
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La guerra dei Roses versione politica, questa la lotta senza quartiere che ingaggiano Cam Brady, deputato repubblicano di lunga nomina e Marty Huggins, ingenuo, idealista, manovrato a sua insaputa da imprenditori corrotti. Il tono farsesco non deve trarre in inganno però, perchè dietro le innumerevoli gag cui danno vita Ferrell e Galifianakis, perfetti nei rispettivi caricaturali ruoli, c'è la vera natura delle campagne elettorali statunitensi, crudeli, spietate, capaci di distruggere vite e famiglie pur di accaparrarsi un voto in più e incurante di ogni benchè minimo scrupolo morale. L'estremizzazione dei caratteri è un perfetto esempio di come si possa - e si debba - calcare la mano per smascherare un malcostume purtroppo estremamente reale e gli spot elettorali via via sempre più surreali per violenza e cattiveria sono una metafora intelligente e canzonatoria di una galassia politica sempre più spettacolarizzata ad uso e consumo del pubblico televisivo.
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La guerra dei Roses versione politica, questa la lotta senza quartiere che ingaggiano Cam Brady, deputato repubblicano di lunga nomina e Marty Huggins, ingenuo, idealista, manovrato a sua insaputa da imprenditori corrotti. Il tono farsesco non deve trarre in inganno però, perchè dietro le innumerevoli gag cui danno vita Ferrell e Galifianakis, perfetti nei rispettivi caricaturali ruoli, c'è la vera natura delle campagne elettorali statunitensi, crudeli, spietate, capaci di distruggere vite e famiglie pur di accaparrarsi un voto in più e incurante di ogni benchè minimo scrupolo morale. L'estremizzazione dei caratteri è un perfetto esempio di come si possa - e si debba - calcare la mano per smascherare un malcostume purtroppo estremamente reale e gli spot elettorali via via sempre più surreali per violenza e cattiveria sono una metafora intelligente e canzonatoria di una galassia politica sempre più spettacolarizzata ad uso e consumo del pubblico televisivo. Non conta più il messaggio, il programma o l'impegno, conta chi sa picchiare più forte, e non solo metaforicamente. Si ride apertamente nel film di Roach perchè la satira, seppur feroce, non è mai bacchettona o predicatoria, ma certi atteggiamenti, certi loschi individui - su tutti il deus ex machina della campagna prima di uno poi dell'altro candidato - un godibilissimo Dylan McDermott - sono uno schiaffo diretto a ciò cui la politica è ridotta, un palcoscenico su cui far esibire candidati manovrati da chi ha permesso la loro elezione con lauti finanziamenti, salvo poi esigere un pesante tributo una volta insediati là dove potranno favorire i loro corrotti mentori. Il finale apparentemente consolatorio e buonista è invece una piccola impennata d'orgoglio che ci ricorda, fra uno sberleffo e una battuta, che c'è ancora qualcuno che può fare la differenza. Basta trovarlo...
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purplerain
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domenica 24 febbraio 2013
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politica e messaggi!!
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Il film di Roach oltre ad essere divertente in alcune gag ci offre uno spaccato di vita politica non solo a stelle e strisce ma mondiale!! La battaglia politica fra i due candidati che procede senza esclusione di colpi ci ricorda un po' i comizi politici a cui assistiamo anche in Italia!! La lotta al potere, senza il quale è impossibile vivere, costringe le persone a cambiare il prorpio ego ma soprattutto a cambiare talmente tanto lo stile di vita da dover patire dolorose rinunce e tradimenti!! Difatti se da un lato troviamo un candidato leggermente più preparato ma pessimo padre, poco presente e poco incline a dare consigli e sostegno al figlio, dall'altro lato troviamo un candidato più debole politicamente, ma più presente in famiglia, costretto a dive
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Il film di Roach oltre ad essere divertente in alcune gag ci offre uno spaccato di vita politica non solo a stelle e strisce ma mondiale!! La battaglia politica fra i due candidati che procede senza esclusione di colpi ci ricorda un po' i comizi politici a cui assistiamo anche in Italia!! La lotta al potere, senza il quale è impossibile vivere, costringe le persone a cambiare il prorpio ego ma soprattutto a cambiare talmente tanto lo stile di vita da dover patire dolorose rinunce e tradimenti!! Difatti se da un lato troviamo un candidato leggermente più preparato ma pessimo padre, poco presente e poco incline a dare consigli e sostegno al figlio, dall'altro lato troviamo un candidato più debole politicamente, ma più presente in famiglia, costretto a diventare burattino e a farsi tirare i fili da chi lo comanda fino a diventare un pessimo marito!! In definitiva il film non fa solo ridere, ma anche riflettere: la corsa al potere procede e l'uomo per vincere fa di tutto fino al momento in cui rinsavisce e capisce che forse sta rinunciando a troppo: vale la pena avere il potere se poi non lo si può condividere con persone che ci stimano e ci amano, ma solo con persone che ci sfruttano? Nel regno dorato dei potenti anche le persone che sembrano amarci sono pronte ad abbandonarci se perdono il potere!! Carina la sceneggiatura, con qualche esagerazione, tipo il pugno al bambino o al cane, ma ci rende l'idea di dove si può spingere una persona per raggiungere il suo scopo!! Resta un' unica pecca: un finale un po' tropoo scontato oltre che buonista, che si allontana un po' troppo da ciò che è la politica in realtà: un mondo dove la verità è nascosta e dove non si trova gente pronta a farsi da parte perchè un altro faccia il bene del paese!! Ma Hollywood è anche questo e va bene così!! Fino alle prossime elezioni!!
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ultimoboyscout
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venerdì 14 febbraio 2014
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a testa alta verso il congresso.
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Quanto può scendere in basso un politico per farsi eleggere? Potete giudicare voi stessi, vedendo questa commedia satirica sull'arte del governo e sulla sua rappresentazione mediatica che ultimamente ha offerto il peggio (non solo da noi, vedasi il confronto alle primarie Romney-Santorum, non si capisce se più feroce o squallido...). Il regista Jay Roach riesce ad immortalare il presente attraverso i toni grotteschi della commedia, scegliendo, non a caso, due dei maggiori comici in circolazione, perfetti nell'interpretare le differenze radicali tra i due candidati e i loro stili di vita agli antipodi. La pellicola non risparmia graffianti frecciate al malcostume politico statunitense non rinunciando a far comunque ridere tra dibattiti fuori di testa e acrobazie surreali atti ad acchiappare voti per mettere in scena il lato più arrivista della politica.
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Quanto può scendere in basso un politico per farsi eleggere? Potete giudicare voi stessi, vedendo questa commedia satirica sull'arte del governo e sulla sua rappresentazione mediatica che ultimamente ha offerto il peggio (non solo da noi, vedasi il confronto alle primarie Romney-Santorum, non si capisce se più feroce o squallido...). Il regista Jay Roach riesce ad immortalare il presente attraverso i toni grotteschi della commedia, scegliendo, non a caso, due dei maggiori comici in circolazione, perfetti nell'interpretare le differenze radicali tra i due candidati e i loro stili di vita agli antipodi. La pellicola non risparmia graffianti frecciate al malcostume politico statunitense non rinunciando a far comunque ridere tra dibattiti fuori di testa e acrobazie surreali atti ad acchiappare voti per mettere in scena il lato più arrivista della politica. Il film non è bellissimo ma ha il merito indiscusso di non indorare mai la pillola sulla situazione che mostra mettendo in risalto come la politica sia diventata mero showbusiness. Commedia senza esclusione di colpi bassi, in cui si abusa di parole come America, Gesù e libertà senza conoscerne minimamente il significato (da parte dei protagonisti ovviamente), irriverente a tratti esilarante, attualee di un'attualità di certo non casuale (specie appena uscito negli States), offre tutto ciò che già si sa ma che non si osa mai dire abbastanza, sulle contraddizioni americane. Una campagna elettorale insensata e demenziale che dimostra che della politica si può anche ridere, anzi che si deve riderne per un'escalation comica surreale alla quale aggiungere anche Jason Sudeikis a Ferrell e Galifianakis. Più comico e grottesco di così sarebbe stato davvero difficile da concepire.
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marco chiappetta
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domenica 23 settembre 2012
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candidato a sorpresa...con finale scontato!
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Il non molto sveglio Marty Huggins, sponsorizzato da due spietati miliardari, è la spina nel fianco del veterano al congresso Cam Brady, stereotipo del politico di professione, approfittatore ed egocentrico. Tra i due parte una sfida a colpi di scorrettezze reciproche che ci ricordano, una volta di più, quanto poco importi alla politica del popolo e quanto invece conti apparire. La parodia della politica americana colpisce nel segno svelandoci, tra una risata e l'altra, il contorto meccanismo delle campagne elettorari guidate da oscuri architetti senza scrupoli pronti a tutto per la vittoria finale. Il film risulta quindi divertente, seppur con qualche volgarità di troppo, con un Will Farrell perfetto nel suo ruolo, mentre Galifianakis meno brillante del solito, sotto la guida dell'ormai esperto regista di commedie "made in USA" Jay Roach.
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Il non molto sveglio Marty Huggins, sponsorizzato da due spietati miliardari, è la spina nel fianco del veterano al congresso Cam Brady, stereotipo del politico di professione, approfittatore ed egocentrico. Tra i due parte una sfida a colpi di scorrettezze reciproche che ci ricordano, una volta di più, quanto poco importi alla politica del popolo e quanto invece conti apparire. La parodia della politica americana colpisce nel segno svelandoci, tra una risata e l'altra, il contorto meccanismo delle campagne elettorari guidate da oscuri architetti senza scrupoli pronti a tutto per la vittoria finale. Il film risulta quindi divertente, seppur con qualche volgarità di troppo, con un Will Farrell perfetto nel suo ruolo, mentre Galifianakis meno brillante del solito, sotto la guida dell'ormai esperto regista di commedie "made in USA" Jay Roach. Forse il vero limite della pellicola sta proprio nell'essere così Americana, nel cercare sposmodicamente le gag, che a volte non funzionano proprio, e soprattutto nel finire in un buonismo che risulta inverosimile e stucchevole, oltre che scontatissimo.
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renato volpone
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domenica 23 settembre 2012
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vincere a ogni costo
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Geniale Jay Roach che denuncia con questa divertente commedia la corruzione della politica americana, toccando tutti gli argomenti più delicati. Il film si concentra sulla campagna elettorale per un seggio al Congresso di un onorevole uscente Cam Brady che deve affrontare un outsider ingenuo e innocente come Marty Huggins. Marty affronta la campagna elettorale ricordando che in un discorso non devi mai parlare male degli Ebrei e devi raccontare una storia interessante, ma la sua storia sarà la lotta insana che si scatena tra lui e l'altro candidato, saranno i colossi che finanziano la sua campagna elettorale per ottenere voti di scambio e vendere la contea alla Cina per i cosiddetti insourcing, saranno i brogli elettorali, le scorrettezze, l'ingiustizia.
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Geniale Jay Roach che denuncia con questa divertente commedia la corruzione della politica americana, toccando tutti gli argomenti più delicati. Il film si concentra sulla campagna elettorale per un seggio al Congresso di un onorevole uscente Cam Brady che deve affrontare un outsider ingenuo e innocente come Marty Huggins. Marty affronta la campagna elettorale ricordando che in un discorso non devi mai parlare male degli Ebrei e devi raccontare una storia interessante, ma la sua storia sarà la lotta insana che si scatena tra lui e l'altro candidato, saranno i colossi che finanziano la sua campagna elettorale per ottenere voti di scambio e vendere la contea alla Cina per i cosiddetti insourcing, saranno i brogli elettorali, le scorrettezze, l'ingiustizia. Il suo cavallo di battaglia, invece, sarà la "verità". Purtroppo ridendo il regista ha dipinto un'attualità scomoda di lassismo e corruzione, molto diffusa di questi tempi. La carta della satira da sempre è sfidante e vincente. Da non sottovalutare.
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