In un futuro distopico i "marchi" controllano le persone nel loro agire e anche nel pensare. Misha, agente pubblicitario anch'egli responsabile della situazione, dopo una fase di purgatorio cerca una riabilitazione, soprattutto personale, combattendo la situazione dall'interno e distruggendo il potere dei "brands" con la loro stessa arma.
Non essendo il classico filmone di fantascienza nè tantomeno un blockbuster, questa pellicola può permettersi di sviluppare su piani non classici la sua storia. Ma è proprio la storia ad avere numerose lacune: Per esempio interviene spesso una voce fuori campo per spiegare ciò che le immagini non riescono, ma solo nella prima ora.
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In un futuro distopico i "marchi" controllano le persone nel loro agire e anche nel pensare. Misha, agente pubblicitario anch'egli responsabile della situazione, dopo una fase di purgatorio cerca una riabilitazione, soprattutto personale, combattendo la situazione dall'interno e distruggendo il potere dei "brands" con la loro stessa arma.
Non essendo il classico filmone di fantascienza nè tantomeno un blockbuster, questa pellicola può permettersi di sviluppare su piani non classici la sua storia. Ma è proprio la storia ad avere numerose lacune: Per esempio interviene spesso una voce fuori campo per spiegare ciò che le immagini non riescono, ma solo nella prima ora. Dopo 60 minuti si vede quella che forse è stata l'unica vera idea alla base del progetto, Un'idea forte, anche coraggiosa, una -battaglia contro il logo- che sarebbe stata molto più "di moda" una decina di anno fa. Gli effeti speciali, riportati quasi in toto nel trailer, non aggiungono peso. Anzi tolgono quel poco di futur-realismo che manteneva credibile una trama già molto dilatata.
Produzione Russo-Americana. Crossover non riuscito.
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(di shagrath)
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